SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. Quella scorsa è stata una settimana strana, mentre quella che stiamo vivendo adesso e che ci condurrà alla gara di sabato contro la Frattese, è già stata scossa dall’addio di un elemento esperto come La Rosa.

Ma facciamo brevemente il punto di quello che abbiamo vissuto la settimana scorsa prima della disfatta di Mugnano. All’inizio c’era ancora la soddisfazione per la bellissima vittoria ottenuta in casa contro il Roccella, una gara che sembrava persa ma che ha visto il Sorrento risorgere nel momento più difficile. Il clima era goliardico tra i giocatori e addirittura, dopo la consueta cena del giovedì sera, si sono spostati in una pasticceria per omaggiare il tecnico Sosa con una torta. Il gruppo si stava cementando ulteriormente, ce l’avevano confermato ai nostri microfoni sia D’Ambrosio che Vitale, i due tesserati che potevano rilasciare dichiarazioni agli organi di informazione. Il giovane centrocampista era molto soddisfatto della buonissima prestazione offerta contro il Roccella e voleva continuare così, il capitano era rammaricato di non poter prendere parte alla gara del “Vallefuoco” e aveva allontanato le voci che lo vedevano vicino al Sant’Agnello, pur confermando il contatto.

Per il nostro portale, è stata anche una settimana speciale quella appena trascorsa perché ha avuto l’onore di aprire le proprie porte alla memoria vivente di un pezzo di storia del glorioso passato. Padre Fernando Sorrentino, nonostante i suoi 92 anni, conserva una impressionante lucidità e ci ha raccontato aneddoti interessantissimi del suo Flos Carmeli, quella squadra composta da tutti i sorrentini che, negli anni ’50, faceva sognare tutta la costiera. Ma, dopo un gradito tuffo in un passato di successi, bisogna immediatamente ritornare alla realtà e, ahinoi, è stato più duro che mai. Perché, in quel di Mugnano, abbiamo visto un Sorrento davvero desolante, avvilente, irritante. Una squadra che è stata processata dal proprio allenatore, che ha ravvisato l’azzeramento della personalità e l’aumento esponenziale della paura. E chi ha paura non può giocare a calcio, ha ammesso il Pampa che, dall’alto della sua carriera, può permettersi di dire alcune cose. In questi giorni si sta lavorando su alcuni aspetti che hanno determinato l’onta di domenica scorsa, anche se mister Sosa ha detto che la personalità non si compra al supermercato. Sta ai giocatori fargli cambiare idea mettendo una pietra sopra al tracollo di Mugnano riscattandosi in casa in un altro derby che vede i rossoneri ospitare la Frattese.

I nerostellati hanno conquistato tredici punti nelle ultime sei partite (quelli che il Sorrento ne ha conquistati in dodici) e sono reduci da una netta vittoria ottenuta contro la Leonfortese. Per batterli serve un grande carattere, quello che di tanto in tanto si palesa al “Campo Italia” ma sparisce in trasferta. I rossoneri potrebbero metterci qualcosa in più consapevoli che avrebbe tutto un altro sapore una bella passeggiata di sabato sera per le luminarie di Sorrento con i tre punti in tasca.

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