Un punto strappato con le unghie e con i denti al cospetto di un avversario blasonato e partito con ben altri obiettivi. Del resto erano queste le uniche armi che la Picciola poteva ostentare contro il Sorrento per uscire indenne da una gara sulla carta proibitiva. Legittima, quindi, la soddisfazione del tecnico biancorosso, Alfonso Villecco, a fine partita.

PICCIOLA ALL’ARMA BIANCA – “Oggi devo complimentarmi con la mia squadra che ha fatto una grande partita. Non hanno sbagliato niente a differenza di qualche altra gara nelle quale era stato fatto qualche errorino che ci aveva penalizzato. Siamo alla settima giornata ma, fossimo stati più avanti, avremmo visto una Picciola ancora migliore. Non abbiamo schierato i due attaccanti dall’inizio perché non stavano al 100%. Ma la squadra ha disputato una gara favolosa, sapendo di incontrare un Sorrento partito per vincere il campionato. Ma non sarà facile per nessuno vincere questo torneo: ci sono tantissime squadre ben organizzate e su tutti i campi si incontreranno notevoli difficoltà. Noi non abbiamo subìto quasi niente pur giocando contro un Sorrento forte in tutti i reparti. E, dietro, i nostri centrali hanno fatto un’ottima partita”.

L’ALLONTANAMENTO DALLA PANCHINA – “Ho protestato per un fallo laterale che l’assistente ci aveva assegnato mentre l’arbitro ha deciso l’opposto. Poi mi ero anche innervosito con uno dei miei che aveva perso una palla concedendo loro un contropiede che ci poteva essere fatale”.

RIGORE RECLAMATO SUL GONG – “Non ho visto nulla ma tutti mi dicono che ci fosse. Saranno eventualmente le riprese televisive a parlare. Peccato per l’espulsione per proteste di Caldarelli e, più in genere, per questi ultimi episodi che hanno un po’ macchiato la direzione arbitrale di una partita che poteva finire diversamente”.

OBIETTIVI – “Oggi non sarebbe giusto parlare ancora di salvezza. Non dobbiamo nasconderci, bensì lottare partita dopo partita per fare quanti più punti possibile. A lungo andare, la società saprà intervenire qualora ci fosse bisogno di qualcosa. Ma adesso stiamo bene e dobbiamo solo recuperare tutti i ragazzi al 100% perché dovremo affrontare tantissime battaglie. Cibele lo abbiamo portato in panchina per poterlo avere lucido in caso di necessità. Infatti è entrato con grande cattiveria e poteva fare gol”.

SUL SORRENTO – “E’ presto per parlare di vittoria del campionato, e questo vale per tutti. Il Sorrento ha ottimi giocatori ma, per vincere le partite, c’è bisogno di cattiveria e di umiltà. Senza queste, puoi vincere qualche gara ma alla lunga perdi per strada tanti punti che possono anche risultare decisivi alla fine. Il Sorrento, però, ha incontrato anche un avversario che ha dato il massimo e che ha dimostrato di saper combattere su tutti i fronti”.

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