(FOTO DI CARMINE GALANO) – E’ buona la prima di Mario Turi sulla panchina del Fc Sorrento dopo tre mesi di assenza. Tra croci e delizie, i rossoneri stendono il San Vito Positano in extremis e potranno così giocarsi ogni chance promozione domenica prossima al San Francesco contro il Città di Nocera. Un impegno che, per essere affrontato al meglio, dovrà vedere i costieri concentrati ed agguerriti come nel primo tempo coi giallorossi.

 

BICCHIERE MEZZO PIENO – “Fosse finita al 45′, sarei rimasto sicuramente soddisfatto, ma le partite durano 90 minuti. Il bicchiere lo vedo comunque mezzo pieno per la grande mole di gioco sviluppata nel primo tempo, quando a tratti siamo stati davvero belli. Tuttavia pecchiamo in presunzione e in cali di concentrazione che non dobbiamo nè possiamo avere se, da qua alla fine, vogliamo tentare di fare qualcosa di importante. Per me è solo una questione mentale. Ma dobbiamo ripartire dal primo tempo fatto. Poi è chiaro che non si può avere la bacchetta magica e risolvere tutto in una sola settimana. Dal punto di vista del gioco, un passo avanti è stato fatto. E bisogna ricominciare dal tentare di proporre un gioco spumeggiante per tutta una partita. Ai ragazzi l’ho detto: se giocate come nei primi 45 minuti, vi divertite di più perché, tutti voi, siete coinvolti maggiormente nella manovra. Però per farlo ci vuole sempre la stessa concentrazione e la stessa intensità per tutta la partita. Non è una questione di reparto, ma di mentalità collettiva. Io voglio che tutti siano attivi e partecipino all’azione: se qualcuno si nasconde, nella fase di possesso e di non possesso, diventiamo una squadra vulnerabile. Non si può restare fermi pensando che le castagne dal fuoco le tolgano sempre gli altri”.

ONORE AL POSITANO – “Gli va fatto un plauso per essere sceso in campo nel secondo tempo con la voglia e col piglio giusti. Volevano riaprire la partita e, seppure con l’aiuto dell’arbitro, ci sono riusciti. Se però siamo capaci di non abbassare ritmi e qualità del palleggio, e possiamo farlo, riusciamo a tenere gli avversari lontani dalla nostra area. E certe situazioni non potrebbero capitare neanche se l’arbitro sbagliasse, come è accaduto”.

DECISIONI ARBITRALI – “Sui rigori non posso essere sicuro al 100%. Ma tutti mi hanno detto che il secondo penalty era proprio inesistente per via di una simulazione, mentre il primo non l’hanno visto. Maury però mi ha confermato di aver preso il pallone sul fianco e non col braccio. Tuttavia non discuto le decisioni arbitrali anche se Cecchin, per non farsi sfuggire la partita di mano, ha tirato fuori qualche cartellino che non c’era, non avendo poi il coraggio di prendere qualche altra decisione disciplinare quando ci sono stati dei falli a palla lontana dei giocatori del Positano. Scorrettezze che andavano punite per calmare la partita. De Gregorio è stato ingenuo sull’espulsione e l’arbitro ha colto l’occasione per tranquillizzare la gara nonostante se la fosse fatta scappare di mano molto prima. In definitiva, è la gestione dell’intera partita da parte dell’arbitro che non mi è piaciuta più che gli episodi singoli”.

PRESUNTI PROBLEMI ATLETICI – “Lo escludo totalmente altrimenti, in inferiorità numerica, non avremmo mai cercato di fare la partita e vincerla. Ripeto, è solo una questione mentale e su questo dobbiamo lavorare senza fare troppe chiacchiere inutili. Possiamo migliorare attraverso l’allenamento e sviluppando una concentrazione solida per tutta la seduta quotidiana, senza rilassarci mai”.

IL NERVOSISMO FINALE DI SCARPA – “Qua dovremmo parlare di fattori ambientali che forse fanno male a qualche calciatore: fare un primo tempo come quello col Positano, e non ricevere applausi dalla tribuna, danneggia i giocatori. Non voglio dare loro alibi o creare un caso, ma una squadra che è stata prima in classifica fino alla scorsa settimana, meriterebbe un maggiore sostegno dall’esterno. Sia chiaro, il pubblico ci serve anche quando deve criticarci, è un suo diritto. Ma vogliamo sentire i tifosi più vicini, e vorremmo una maggiore partecipazione della penisola per non sentirci abbandonati a noi stessi. Franco Giglio, per esempio, lo sentiamo veramente vicino, infatti dico da tempo che, per me, vale come 1000 tifosi al seguito. Bando all’ipocrisia: il Positano aveva più tifosi di noi sugli spalti. Ma la squadra che si sta giocando il campionato è il Sorrento, non il Positano. Va bene anche quando ci contestano, l’importante è che i nostri tifosi siano sempre presenti e sensibili alle sorti della squadra”.

A NOCERA SENZA MAURY E DE GREGORIO – “Le alternative in rosa ci sono. De Gregorio ha dato tanto finora senza offrire mai una prova al di sotto della sufficienza. E’ un under interessante anche se ha commesso un errore di nervosismo. Ho delle soluzioni da provare in settimana, poi farò la scelta che mi darà maggiore affidamento. Arpino sta in forma e non avrà alcun tipo di problema a rientrare in campo già dal primo minuto. Dispiace per Maury che è un elemento molto importante per la nostra retroguardia e che aveva ritrovato una condizione ottimale. Lui poi ci consente anche di ripartire palla al piede”.

 

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