E’ doppiamente contento Mario Turi, tecnico del Sorrento, dopo il 2-0 rifilato al Castel San Giorgio. Al di là del risultato, comunque importante, per il trainer rossonero si sono intravisti progressi dal punto di vista dell’applicazione tattica e della voglia di reagire, indispensabile dopo il ko di Palma Campania.

PRONTA RISCOSSA – “Nel primo tempo abbiamo interpretato bene quanto provato in settimana. L’avevamo preparata nel migliore dei modi e, infatti, abbiamo impedito al Castel San Giorgio di iniziare a giocare palla da dietro andandoci a prendere anche i rischi del caso quando si pressa alto. Potevamo solo gestire meglio la palla ed avere meno frenesia nella ricerca del gol. Ma abbiamo creato almeno 4 palle-gol limpide, quindi la rete era nell’aria. Bisognava solo avere pazienza, come l’abbiamo avuta. Sembra che stavolta abbiamo imparato la lezione: siamo partiti forte, pur non trovando il gol, ma non abbiamo concesso loro nulla. Io sono il primo a bastonare i ragazzi quando non fanno bene, ma devo essere anche il primo ad elogiarli quando fanno una buona prova”.

ASPETTO PSICOLOGICO – “Dopo una trasferta come quella di Palma Campania, ci può stare che si scenda in campo un po’ nervosi. Non sono d’accordo sul fatto che il ritmo debba essere sempre alto: in alcuni momenti bisogna abbassarlo per ragionare di più. Andando sempre a mille all’ora, ragioni poco. Dalla squadra ho avuto la risposta che volevo. A volte siamo stati un po’ disordinati ma la reazione di carattere c’è stata. Qualche imprecisione c’è stata solo per la troppa voglia di fare. Da questa partita colgo segnali positivi. Il Castel San Giorgio non è venuto a fare le barricate perché fa la sua partita ovunque. Se nel primo tempo sono rimasti bassi, è perché siamo stati bravi noi”.

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