Nonostante la prima sconfitta stagionale, che toglie al Fc Sorrento la vetta della classifica a beneficio del Città di Nocera (ora a +3 e con lo scontro diretto in casa tra 15 giorni), per il tecnico rossonero Giovanni Ferraro sono tanti gli spunti positivi da cui ripartire in vista di un pronto riscatto. Bicchiere, quindi, mezzo pieno per l’allenatore di Vico Equense, il quale si mostra sereno e per nulla allarmato.

L’ANALISI – “Abbiamo preso un calcio di rigore balordo. Ci siamo adattati al campo solo dopo un quarto d’ora e penso che, da quel momento, si sia fatta una buona prestazione. Non era facile giocare contro un avversario che aveva grande agonismo e cattiveria sportiva. Potevamo andare sul 2-1, poi si è preso gol su una deviazione nel recupero. Non ho visto un Sorrento poco determinato: i miei ragazzi ci hanno messo la voglia giusta anche se il campo ci ha penalizzati. Bisogna guardare avanti con ottimismo. Saremo obbligati a vincere lo scontro diretto a Nocera, anche se bisogna pensare prima al Positano. Una partita importante che dobbiamo far nostra”.

RIPRESA INSUFFICIENTE – “Ammetto che c’è stata una involuzione dopo l’intervallo. Il campo era sterrato e loro si chiudevano molto facendo ostruzionismo grazie anche ai raccattapalle che non restituivano la palla. Col passare dei minuti, ci si innervosisce alla ricerca del gol. Però, ripeto, non mi sento di condannare la mia squadra. Avevamo di fronte un Montesarchio con grande voglia e che voleva batterci. Abbiamo fatto bene e i due gol subìti arrivano da due episodi. Tiri in porta non ne abbiamo mai avuti se non nel primo tempo quando Befi si è presentato davanti a Santaniello su una palla rinviata. Con un pizzico di fortuna in più, e un campo migliore, staremmo parlando di una partita diversa”.

APPROCCIO TIMOROSO – “Non ho visto una squadra paurosa. Inizialmente ci siamo dovuti solo adattare al campo per qualche minuto. Poi abbiamo costruito 3-4 palle-gol stando sempre nella loro area e sfiorando il vantaggio. Nella ripresa abbiamo trovato un Montesarchio che non aveva nulla da perdere. Questa è una squadra che ha giocatori importanti e che aveva evidentemente grandi motivazioni contro di noi, anche perché questa, per loro, era forse l’ultima partita prestigiosa del campionato”.

RIGORE NEGATO A GARGIULO – “Non mi piace mai parlare dell’arbitro, evidentemente ha visto così. Piuttosto l’unica cosa che posso rimproverargli è che, nel primo tempo, ha invertito tanti falli che erano a nostro favore”.

STRADA IN SALITA – “La sconfitta mi rammarica, come l’abbandono della testa della classifica. E mi avrebbe rammaricato anche il pari che comunque ci avrebbe fatto perdere la vetta. Ma non dobbiamo mollare e non possiamo abbatterci. A Nocera ci giocheremo il campionato: con i tre punti, ci riprenderemmo ciò che ci siamo guadagnati finora col sudore. Sono deluso ma pronto a ripartire: in D dobbiamo arrivarci a tutti i costi. Abbiamo le qualità tecniche e fisiche per raggiungere questo obiettivo”.

POLVERI BAGNATE DEL TRIO D’ATTACCO – “Non voglio trovare la solita scusa, ma su questo campo, prima che a giocare la palla, bisogna pensare a controllarla. I nostri giocatori di qualità davanti, specialmente Gargiulo e Scarpa, possono avere difficoltà su un campo così che inibisce loro la giocata. Il Montesarchio poi si è abbassato molto chiudendosi bene, anche se Serrapica ha smistato con efficacia parecchi palloni. Magari potevamo trovare gol su palla inattiva. Siamo calati nella ripresa ma, prima del gol preso, Del Sorbo ha avuto un’occasione ravvicinata e, col 2-1 a nostro favore, staremmo parlando di un altro Sorrento. Però il risultato ci dice che abbiamo perso e lo accettiamo”.

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