Esordio in scioltezza per Giovanni Ferraro sulla panchina del FC Sorrento. Vittoria rotonda, mai in discussione, e sguardo già proiettato al futuro, nonostante il break sul Città di Nocera che renderà questa settimana più serena dopo il pareggio di sette giorni fa a Palma Campania.

L’ANALISI – “E’ stato un esordio importante. Abbiamo fatto una grossa prestazione ma bisogna andare avanti così perché il campionato è lungo e difficile. Ci saranno partite insidiose e incontreremo avversari organizzati. Ma siamo sulla buona strada, anche se non bisogna abbassare la guardia. Il mio vantaggio è stato quello di arrivare in un ambiente che conosco. Per un allenatore è importante. E parlo del presidente, dei tifosi, di voi della stampa. Conosco un po’ tutti gli equilibri. Questo mi rende più agevole concentrarmi sulla squadra. Ripartire da Sorrento è stata una emozione importante. Essendo costiero, si tenta di dare qualcosa in più e hai gli stimoli che ti derivano dalle tante persone che hai vicine”.

IL MODULO – “Il 4-3-3 in questo momento è il modulo giusto. Questa squadra ha lavorato così fino all’ultima partita e un nuovo allenatore non deve mai cambiare quanto di buono fatto. Se il Sorrento è primo in classifica, significa che l’allenatore che c’era prima ha lavorato bene”.

PRIMO TEMPO SOTTORITMO – “Psicologicamente, i giocatori hanno un po’ subìto questa settimana seguita al cambio tecnico. Ci vuole un po’ di tempo prima di conoscersi bene. Ma questa è una squadra di professionisti, che ha voglia di lavorare e che ha una condizione ottimale. A volte bisogna giocare più in ampiezza, cercando giocate meno complicate in alcune zone di campo. Avevamo tutto da perdere approcciandoci ad una gara sulla carta scontata”.

CAPITOLO UNDER – “Finora ho trovato ragazzi positivi con grande voglia di arrivare. Se poi sul mercato riusciremo a prendere qualche giovane che ci dia un buon contributo, ben venga. Vorrei un doppione in tutti i ruoli, in attacco, a centrocampo e sui terzini. Potrebbero esserci squalifiche ed infortuni e qualcuno dovrà respirare. Noi comunque abbiamo una rosa importante, anche se ne eravamo 18 contati. Ma più giocatori abbiamo, meglio è. Chi sposa Sorrento non deve pensare alle 30 presenze ma all’obiettivo collettivo. E io vengo pagato per pensare e scegliere. In una rosa così, è scontato che qualcuno valido possa andare in panchina. E’ normale tutto questo quando parliamo di professionismo”.

GLI INFORTUNATI – “Vanin in settimana inizierà a fare un lavoro a parte. Per Maury ci vorrà più tempo, ma abbiamo uno staff medico importante col dottor D’Arrigo e Giancarlo Colonna, che sono delle autentiche garanzie, un lusso per l’Eccellenza”.

L’ALLUNGO SUI MOLOSSI – “Guai a pensare al +4 sulla Nocerina, noi dobbiamo guardare solo a noi stessi. Bisogna lavorare settimana dopo settimana e guardare sempre avanti. Già domenica avremo una partita difficile. Questo è un girone molto equilibrato e, più squadre lottano per i play-off, meglio è. L’unica insidia possiamo essere noi stessi. Un presidente come Giglio, e un marchio come Msc che portiamo addosso, ci deve far capire l’importanza del contesto nel quale stiamo. Tutto questo ha un peso ma bisogna sopportarlo per raggiungere un obiettivo finale”.

L’APPELLO FINALE – “Spero che i tifosi del Sorrento tornino tutti insieme. Da allenatore di questa squadra, auspico questo”.

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