Torna con un solo punto a casa il Sorrento dopo il derby delle due costiere col San Vito Positano. Amicizia e intimità tra le due tifoserie sugli spalti, ma poca propensione alla solidarietà in campo. Un aspetto su cui il tecnico rossonero Maurizio Coppola recrimina parzialmente.

L’ANALISI – “Abbiamo prodotto diverse palle-gol, soprattutto nel secondo tempo. Loro hanno avuto qualche occasione non frutto di vere azioni di gioco bensì di palle laterali. Abbiamo preso gol dopo aver sbagliato una rimessa laterale 60 metri più avanti. E’ stata una grossa ingenuità. Poi è chiaro che, quando non sfrutti 5-6 chance pulite, ti innervosisci e finisci per fare il gioco degli avversari. Loro spezzettavano molto la partita e ci facevano perdere la calma. Io credo che nella ripresa il tempo effettivo di gioco si sarà fermato a 15-20 minuti. Non di più. Hanno usato un mezzo per loro importante e lo hanno fatto bene”.

NERVOSISMO IN CAMPO E DOPPIO ALLONTANAMENTO – “C’è stato un normale scontro di gioco che succede in ogni partita. Non mi pare una cosa giusta che un loro dirigente venga verso di me pensando di insegnare l’educazione. Lui ha un effetto mediatico più rilevante rispetto al nostro, ma non ci sto quando si parla di maleducazione. E’ stato molto scortese nei confronti miei e del club, istigando peraltro l’assistente a farmi buttare fuori insieme ad Ottobre. Non era successo nulla: io gli avevo solo detto che i miei giocatori sono già abbastanza educati per poter accettare le sue lezioni. Ma per me è finita lì”.

DAL 3-5-2 AL 4-2-3-1 – “In realtà, dopo un quarto d’ora, Terracciano ha iniziato a fare il terzino con Scarpa che si abbassava a sinistra solo sulle rimesse lunghe del loro portiere. In sostanza, già nel primo tempo abbiamo giocato con quattro uomini a centrocampo, con Favetta e Marcucci in avanti. In una partita si possono cambiare tanti moduli in base alle esigenze. Nella ripresa abbiamo gestito il gioco per almeno 40 minuti, per quanto il campo non ce lo permettesse molto. Abbiamo provato a far girare la palla per allargarli, imbeccando Marcucci proprio per cercare una svolta negli ultimi 20 metri. Ci siamo riusciti abbastanza bene e il campo ci dice che così si sono create 3-4 palle-gol nitidissime. Poi se non finalizzi situazioni simili, nel calcio i tre punti non li raccogli mai”.

SITUAZIONE VITALE – “Valutaremo martedì le sue condizioni. Ha avvertito una fitta al ginocchio dopo una botta ricevuta ma ci auguriamo che sia solo una contusione. Vitale per noi è importante”.

EBOLITANA A +10 E ASPETTO PSICOLOGICO – “La mia è una squadra fatta di professionisti. Anzi, al di là della classifica i ragazzi ci metteranno qualcosa in più. Io non posso rimproverare nulla a questo gruppo sotto l’aspetto dell’impegno e della serietà professionale. Tutti si allenano sempre a mille e danno il massimo in campo. Sono fiducioso per il futuro”.

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