Dopo due sconfitte consecutive, il Nola ritorna a far punti agguantando il Sorrento solo ad un quarto d’ora dal termine ma grazie ad una buona intensità mantenuta nel corso di una ripresa tutta orgoglio e carattere. Logica, a fine gara, la soddisfazione del trainer bruniano Mauro Agovino, che plaude alla cattiveria agonistica dei suoi e alla loro voglia di non arrendersi mai.

PARI D’ORGOGLIO – “Mi è piaciuta tantissimo la reazione al doppio svantaggio. Ho ritrovato lo spirito delle ultime settimane. Si sa che, dove non arriva la tecnica, ci deve arrivare il cuore. La mia è una squadra costruita con queste caratteristiche, siamo operai. Si è vista l’unione del gruppo e le sostituzioni hanno dato la svolta decisiva dal momento che Pisano e Russo non hanno mollato di un centimetro. La nostra intensità è stata premiata. Questo anche perché abbiamo alzato i ritmi e, in questo senso, devo fare i complimenti al nostro preparatore. Sapevamo che col tempo il Sorrento poteva calare a livello fisico, e così è stato. E sulle seconde palle arrivavamo sempre per primi”.

INIZIO TIMOROSO – “Vero. Nonostante la superiorità numerica a centrocampo, eravamo fermi sulle gambe. Fortunatamente l’intervallo ci è servito per ricaricarci e alla fine si è visto un secondo tempo nettamente alla pari di un grande Sorrento nonostante la loro maggiore qualità. I rossoneri mi hanno sorpreso per l’autorità del fraseggio palla a terra che hanno proposto”.

MERCATO – “Siamo partiti con l’obiettivo della salvezza e stiamo percorrendo fedelmente questa strada. Se, oltre ad Esposito ed Albertini, il club aggiungerà anche Ciro Ianniello, avremo con noi un elemento di grosso spessore. Ci darà professionalità, esperienza ed una mano nello spogliatoio. Alla società ho chiesto di lasciare inalterata l’identità di questo gruppo. E’ difficile trovare dei giocatori in grado di subentrare nel mercato invernale in un contesto del genere dove ho una squadra operaia che comunque non manca di un certo spessore tecnico e qualitativo. In questi casi, bisogna pescare elementi che sposino la causa. Esposito, Albertini e Ianniello lo hanno fatto. Poi è chiaro che, se mi portano un quarto giocatore, lo accolgo a braccia aperte”.

INVERSIONE TRA PUNTE ED ESTERNI – “E’ una prerogativa di cui ci serviamo spesso. Dispiace che Russo non sia ancora al top. Lui è un brevilineo che, quando salta l’uomo, deve avere la gamba libera. E ora non ce l’ha perché sta recuperando dall’infortunio”.

SULLA PERFORMANCE DEL NEO ARRIVO ESPOSITO – “Sono soddisfatto della sua partita, sebbene abbia giocato da terzino. Peraltro Valerio aveva fatto appena due allenamenti con noi ed inserirlo poteva essere rischioso. Ma avevano Pellini squalificato, come Catalano a centrocampo. Per noi sono entrambi importanti. Ecco perché devo dare merito a chi li ha sostituiti. Ma Valerio lo impiegherò in futuro come centrale di difesa”.

L’EMOZIONE DELL’EX – “Ricordo una partita vinta con un mio gol al 90′ con una punizione. Ma sono tanti i ricordi belli della mia avventura a Sorrento. Alle 14.30, il mio unico pensiero era per il Nola. Alle 16.30 la mia speranza era già rivolta ad una vittoria del campionato da parte del Sorrento. Questa è una città che porto nel cuore, dove ho avuto due esperienze non consecutive in C e in D. Sorrento è casa mia e mi auguro, magari, di essere invitato a maggio in costiera per festeggiare la promozione in D con tutti loro. Per me riabbracciare tutti lì sarebbe il massimo”.

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