SERVIZIO DI STEFANO SICA (FOTO DI CARMINE GALANO)

Finisce senza vincitori il derby della grande bellezza tra San Vito Positano e Sorrento (1-1) di scena al De Sica. Un pari tutto sommato giusto, che rispecchia equilibrio e intensità emersi durante un match che non ha lesinato momenti di tensione e nervosismo. I rossoneri hanno rischiato anche di perderla questa partita, producendo però il massimo sforzo per riprendersela dopo lo svantaggio di inizio ripresa. E mettendo sul piatto diverse palle-gol non sfruttate per mera imprecisione. E’ un punticino che può sembrare un brodino caldo che ma che in realtà assesta i rossoneri al secondo posto con un benefit di tre lunghezze sul Faiano, a cui è mancato il blitz nel fortino dell’Audax Cervinara (1-1). Impossibile pensare ad altro, dopo il tris del Dirceu rifilato dall’Ebolitana al Solofra (3-0), che porta gli eburini a +10 sui costieri.

3-5-2 A SORPRESA – E’ una fase di sperimentazione per Maurizio Coppola. La performance di Scarpa come terzino sinistro non è dispiaciuta l’altra domenica ed è partendo da questa analisi che il tecnico rossonero lo ripropone come quinto a sinistra nel 3-5-2, mentre sulla corsia opposta si posiziona Paradisone (squalificato Ammendola). Il trio di difesa è composto, davanti a Pezzella, da Arpino, Cioffi e Terracciano. Centrocampo invariato con Vitiello che comanda le operazioni al fianco di Esposito Lauri e Fontanarosa. In attacco ci sono Marcucci e Favetta, mentre Vitale e Savarese partono tra le seconde linee. Fuori Bolzan (infortunato) e Temponi (non convocato e sempre ai margini del gruppo). Solito 4-3-3 per il San Vito Positano, con Pagano che agisce in fase offensiva tra Maione e Fiorentino. Solo panchina per Tonino Di Leva.

POSITANO DA URLO – L’inizio giallorosso è furioso. E si concretizza in due chance nitide che intontiscono a stretto giro il Sorrento, che aveva tagliato il nastro con un bolide di Esposito Lauri di poco a lato. Fiorentino pennella dalla destra per Maione che, in solitudine davanti a Pezzella, spara clamorosamente alto. Poi il numero uno rossonero è reattivo quando respinge d’istinto il colpo di testa ravvicinato di Vallefuoco, che aveva ricevuto palla da un calcio franco di Cappiello spizzato da Pagano. Sono venti minuti difficili per il Sorrento, che poi inizia ad uscire dal guscio. Troppo largo il diagonale di Favetta, peraltro non sfruttato da Marcucci (al quale Vallefuoco riserva un trattamento tutt’altro che conciliante), ed è in questa fase che i rossoneri iniziano a crescere proponendosi con maggiore autorità. Cappiello ha il piede caldissimo e sul suo missile da buona posizione si immola Marcucci che spazza in angolo.

RINASCE IL SORRENTO – La prima svolta per il Sorrento arriva solo dopo la mezz’ora ma ha l’oro in bocca: Scarpa calcia una punizione che si infrange sulla barriera, il pallone finisce tra i piedi di Esposito Lauri che lo gira di prima intenzione a Favetta, il quale sbaglia incredibilmente a tu per tu con Munao appena fuori l’area piccola (tocco che sfila a lato). Nessun’altra emozione fino al doppio fischio del bergamasco Curti: le conclusioni senza pretese di Marcucci e Maione vengono arpionate rispettivamente da Munao e Pezzella. Insomma, si va al riposo ed è un pareggio sacrosanto per l’ottimo inizio giallorosso e la reazione frontale dei ragazzi di Coppola.

L'immagine può contenere: 7 persone, persone in piedi e spazio all'aperto

DOCCIA GELATA – Durante l’intervallo, Coppola lascia negli spogliatoi Arpino e allerta Vitale. Si passa al 4-3-3 per provare la sterzata (Scarpa continua ad agire da terzino puro). Nel frattempo, alle spalle di Pezzella, è spettacolo di fumogeni col gemellaggio tra le due tifoserie che si rinnova ancora in un sodalizio inossidabile. E proprio il bomber tascabile innesca a sinistra Favetta, che in una prateria spreca ancora spedendo il proprio diagonale tra i piedi di Munao (palla che poi schizza sulla parte alta della traversa). Un errore fatale che punisce i rossoneri secondo un copione ben rodato: Scarpa è troppo stretto nelle retrovie e perde il duello aereo con Pagano sugli sviluppi di un lancio lungo, per Fiorentino è facile piazzare un pallone morbido al centro con Cioffi che si perde D’Alesio e Paradisone che non arriva a chiudere su Maione il quale, nell’area piccola, fulmina sottomisura Pezzella (3′). Sviste a catena che mandano sotto i rossoneri.

SPIRITI BOLLENTI, POI IL SORRENTO RUGGISCE – Gli animi si iniziano a surriscaldare, con i giocatori del San Vito che non risparmiano qualche fallo di troppo e la buttano talvolta nella sceneggiata. Terracciano, nel girarsi durante un contrasto, sfiora appena Pagano che resta qualche secondo a terra. Attimi di nervosismo collettivo che sfociano nel giallo a Scarpa, che aveva invitato l’attaccante giallorosso (anch’egli ammonito) a rialzarsi. Anche le due panchine non se le mandano a dire e Curti indirizza in tribuna Coppola ed Ottobre, risparmiando però qualche tesserato del San Vito che aveva battibeccato con loro. Comportamenti che per certi versi fungono da eccitante per il Sorrento, che inizia a frustare gli avversari chiudendoli nella loro area. Il traversone sul secondo palo di Paradisone trova Scarpa che favorisce l’inserimento di Favetta: tap-in al volo ancora fuori da posizione gustosa. Debole la conclusione di Vitiello dai 30 metri (Munao c’è), poi Vitale, toccato duro in precedenza da Cascone, fa spazio a Savarese e chiude la sua mattinata con soli 25′ di gioco. Coppola dà allora indicazioni per un ennesimo cambio di modulo: si passa al 4-2-3-1 con l’arretramento di Esposito Lauri (che va a fare il terzino mancino) e l’avanzamento di Scarpa a sinistra alle spalle di Marcucci insieme a Favetta e Savarese. In campo c’è solo il Sorrento: il cross morbido di Esposito Lauri è agganciato da Marcucci, la cui incornata a palombella termina alta. Preziosa la verticalizzazione di Savarese per Favetta che conclude senza indugi verso Munao, respinta che finisce tra i piedi di Marcucci la cui semirovesciata si spegne sopra la traversa. Il pari è nell’aria e arriva al 33′: la posizione più offensiva consente a Scarpa di sfornare dalla sinistra un cross delizioso su cui Vallefuoco va a vuoto e per Marcucci è facile appoggiare corto a Savarese, freddo nel piazzare il pallone nell’angolino basso alle spalle di Munao. Ci sarebbero almeno altri 15 minuti (overtime compreso) da giocare e il Sorrento tenta un forcing disperato. Il San Vito, esattamente come nella prima frazione, ha già ridimensionato la propria intensità dopo un inizio bollente. E pratica un po’ di ostruzionismo con Curti che tradisce poca personalità nel limitarlo. A tanta generosità non corrispondono però occasioni concrete ed alla fine è proprio il San Vito ad andare ad un soffio dalla vittoria quando il traversone di Cascone è incornato alla perfezione da Vanacore, con Esposito Lauri che non riesce a chiudere, ma il pallone sorvola la traversale di pochi centimetri a Pezzella battuto. Per il Sorrento è un sospiro di sollievo ma sarebbe stata una beffa troppo atroce. Ed immeritata. In definitiva è un punto che, pur non facendo felici tutti, può tornare utile in funzione dei nuovi obiettivi della squadra. Anche perché, a dirla tutta, il Sorrento il suo campionato non l’ha perso di certo a Positano.

SAN VITO POSITANO (4-3-3) Munao; Mozzillo, Schiavone, Vallefuoco, Cascone; Biondi, Cappiello, D’Alesio; Fiorentino (67′ Vanacore), Pagano (90′ Balestrieri), Maione (80′ Donnarumma).
A disp: Palumbo, Gargiulo, Ruocco, Di Leva.
All: Guarracino

SORRENTO (3-5-2) Pezzella; Arpino (46′ Vitale, 70′ Savarese) Cioffi, Terracciano; Paradisone, Esposito Lauri, Vitiello, Fontanarosa, Scarpa; Marcucci, Favetta.
A disp: Santaniello, Esposito, La Mura, Raimondi, Serrapica.
All: Coppola

Arbitro: Luca Calvi di Bergamo (Pizzoni/Manfredini)

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