SERVIZIO DI STEFANO SICA

Lombardo 6.5. Rientra tra i pali dopo l’assenza di Frattamaggiore e lo fa in grande stile. Pronto su Diego Zerillo, prima della conclusione vincente di Iadaresta, compie un altro intervento esteticamente molto bello e si distingue per smalto e lucidità.

Gabbiano 6.5. Conferma la buona performance di Fratta. Sempre preciso e attento nella marcatura, nella ripresa si produce persino in un anticipo da urlo all’altezza della mediana prima che l’arbitro lo sanzioni con un fallo apparso alquanto dubbio. Unico neo? Il colpo di testa in retromarcia che favorisce Zerillo nell’azione del pari beneventano.

Raimondo 7. Non ci mette solo corsa fine a se stessa. Ma anche tanta qualità e velocità di esecuzione. La fascia sinistra è la dimensione territoriale dove comandare e fare la voce grossa a piacimento. Rispetta entrambe le fasi in maniera encomiabile.

Della Ventura 6.5. Ancora positiva la sua prestazione. Conferisce le geometrie giuste ai rossoneri e non tira mai indietro la gamba. Nella ripresa sfiora anche la rete con una sassata su punizione.

Noto 6.5. L’attacco del Torrecuso non lo chiama granché in causa e la sua partita ne esce pulita e dignitosa. Promosso anche stavolta.

Ferrara 6.5. Gara positiva e senza errori. La difesa vive un pomeriggio abbastanza tranquillo, al netto del gol del pari e della trama avvolgente rossoblù che porta Galizia a divorarsi un gol già fatto dopo una manciata di minuti. In quel caso non riesce a stringere tempestivamente sul fantasista napoletano.

Dal 50′ Ciampi 6,5. Tenta senza paura il tackle su Iadaresta quando l’ariete beneventano impatta per il momentaneo 1-1. Poi prova l’inserimento di testa in area avversaria non inquadrando la porta. Non perde la lucidità col passare dei minuti. Pollice alto anche per lui.

Polichetti 6. Si distingue per generosità e vivacità. E’ suo il traversone che Pignatta incoccia consentendo a Ferraro, sulla respinta di Minichiello, di battere a rete per il vantaggio rossonero. Nel secondo tempo cincischia sulla linea di fondo dopo essersi guadagnato una superiorità numerica ed è egoista sugli sviluppi di un contropiede che andrebbe finalizzato in ben altra maniera.

Lettieri 6.5. Non sbaglia un appoggio e mostra con costanza il suo innato senso tattico in mediana. Il jolly multiuso del Sorrento, dopo la partita gagliarda di Fratta interpretata come esterno d’attacco, non fallisce neanche questa volta.

Bruno 6. Ci mette tanta buona volontà e non demerita alla sua seconda gara da titolare dopo quella di Roccella. Ha tanti margini di crescita.

Dal 65′ Elefante 6. Il suo impatto sulla gara è quello giusto e si guadagna anche lui la pagnotta nel pomeriggio trionfale rossonero.

Pignatta 8. Top player di giornata. Il suo gioiellino ricorda grosso modo la sciabolata rifilata dallo juventino Tevez alla Lazio sabato scorso. Entrambi argentini e punti di riferimento indispensabili delle rispettive squadre. Con la differenza che l’attaccante rossonero riesce a disegnare il proprio sigillo dopo essersi girato in un fazzoletto di campo con una velocità di esecuzione impressionante. Sa di essere l’unica vera punta di cui può godere oggi il Sorrento e questo lo responsabilizza facendolo rendere al massimo. E poi, come al solito, lotta, suda, sgomita, corre, non si ferma mai e si procura pure un rigore che il direttore di gara, l’avellinese Festa, non vede. Ennesimo pomeriggio da gladiatore condito, finalmente, dal primo acuto in maglia rossonera.

Ferraro 7. Il Sorrento ha molti giocatori adatti a recitare più copioni in campo. E Nello è uno di quelli. Lo abbiamo visto in passato lavorare in tante zone del campo e ieri, per la prima volta, si è disimpegnato come esterno offensivo mancino nel 4-4-2 di Pirone. Apprezzabile la freschezza atletica, commoventi le motivazioni, sontuoso il dialogo con Pignatta. E poi la prima rete in campionato, da avvoltoio dell’area di rigore. Il Napoli ne monitora le prestazioni, lui intanto si gode la soddisfazione della convocazione nella nazionale Under 18 di serie D. Il futuro è suo se resta umile.

Dal 55′ Schiavone 6.5. 35 minuti per chiudere il match dopo una bella cavalcata verso la porta di Minichiello e per mostrare corsa e carattere sulla corsia sinistra.

All. Pirone 6,5. Il suo Sorrento inizia a piacere dopo i segnali incoraggianti di Frattamaggiore. Stavolta, a differenza di otto giorni prima, i rossoneri mantengono costanza di rendimento e nervi saldi per tutti i 90 minuti, consapevoli evidentemente che quella col Torrecuso è una gara da non fallire. Al di là del modulo tattico scelto per l’avventura in costiera, il trainer avellinese ha pungolato orgoglio e voglia di stupire dei calciatori. Va anche aggiunto che, nel suo staff tecnico, da qualche giorno è presente anche Antonio Mastrocinque, preparatore atletico che col Montesarchio ha conseguito la promozione in Eccellenza. Entrambi stanno studiando un programma scrupoloso che dovrebbe portare i rossoneri in una condizione fisica ottimale all’appuntamento con la finalissima play-out. Ad maiora.

Arbitro: Festa della sezione di Avellino 5. Sbaglia molto nelle valutazioni strettamente tecniche e lo fa quasi sempre a danno dei rossoneri. Sull’1-0 non vede un rigore solare per atterramento di Pignatta ad opera di Colarusso e riesce persino ad ammonire l’attaccante argentino per proteste quando un calciatore rossoblù si produce nei suoi confronti in un intervento da provetto lottatore di kung fu. Tra falli fischiati al contrario ed indecisioni di vario tipo, la direzione di gara dell’arbitro irpino ne esce palesemente negativa.

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