SERVIZIO DI STEFANO SICA

Il Sorrento rompe l’astenia da trasferta, dopo tre sconfitte di fila, e agguanta il pari al Gallucci contro il Solofra (1-1) mantendendo il secondo posto alle spalle dell’Ebolitana grazie al passo falso della Battipagliese (0-0) contro il Faiano a Pontecagnano. In verità è stata l’ennesima gara incolore dei rossoneri fuori dalle mura amiche, figlia di un atteggiamento morbido e della scarsa forma di alcuni singoli. Raramente i rossoneri si sono resi pericolosi dalle parti di Giliberti, non tirando praticamente mai in porta nel primo tempo e trovando il pari nell’unico guizzo della ripresa.

OUT CIOFFI E AMMENDOLA, CI SONO ARPINO E PARADISONE – Nello scacchiere titolare non c’è Simone Cioffi, acciaccato e relegato in panchina. Lo sostituisce Arpino che va a fare coppia con Terracciano al centro della difesa. Anche Ammendola ha qualche problemino fisico e si accomoda addirittura in tribuna lasciando spazio a Paradisone a destra, con Bolzan che prende posto a sinistra. Nel 4-3-3 di Coppola, con Pezzella in porta, il centrocampo resta immutato con Vitiello in regia e Fontanarosa ed Esposito Lauri ai lati. Ancora panchina per Scarpa, rimpiazzato da Minicone, con Favetta terminale offensivo e Vitale a destra. Il tecnico del Solofra, Francesco Messina, si affida al 4-4-2 con il russo Shvets e il ’99 Solazzo in attacco. Rapolo fa l’esterno offensivo a sinistra, panchina per Del Grande.

SOLOFRA SPRINT, CI PENSA RAPOLO – L’approccio del Sorrento è titubante e il Solofra, dopo una brevissima fase di studio, passa (7′): il corner di Liguori è incornato alla perfezione da Rapolo che, sul vertice dell’area piccola, può staccare quasi indisturbato e fare secco Pezzella. A punire i rossoneri è ancora l’ala nocerina che, nel match d’andata, aveva stravolto totalmente gli equilibri col suo ingresso in campo timbrando anche il gol del 2-2 definitivo su punizione.

SORRENTO SENZA NERBO – Chi si aspetta una reazione del Sorrento resta però deluso: i costieri faticano a manovrare, difficilmente raggiungono gli ultimi 30 metri gialloblù e tentano di proporsi perlopiù con fraseggi aerei che non trovano alcuno sbocco apprezzabile. A tutto ciò si aggiunge una lentezza esasperante nella costruzione del gioco che rende ogni minima idea inefficace. Per vedere la squadra di Coppola affacciarsi nell’area solofrana, bisogna attendere il 24′: Vitale dialoga bene con Favetta e la palla schizza verso Minicone, molto defilato, ma l’anticipo di un difensore in angolo è provvidenziale. Piuttosto è il Solofra ad andare ad un passo dal raddoppio quando Shvets è anticipato in extremis da Arpino a due metri dalla porta rossonera dopo un bel traversone di Rapolo. La risposta sorrentina è affidata solo ad una punizione senza pretese di Terracciano (Giliberti raccoglie agevolmente). Il Sorrento, nonostante le misure dignitose del terreno del Gallucci, non gioca mai in ampiezza e, soprattutto, si assenta completamente dalla catena di destra. Vitiello è molto impreciso e la cerniera Fontanarosa-Esposito Lauri è appannata. I costieri non pungono mai, sono amorfi e hanno poca voglia di lottare, esponendosi ai blitz gialloblù: in uno di questi, Polichetti svirgola clamorosamente la conclusione ad una decina di metri dalla porta, con la visuale sgombra da ogni ostacolo. Il cross era stato del solito Rapolo e il liscio successivo di Bolzan che aveva lasciato campo libero all’ex Sorrento. Solofra ancora pericoloso quando Liguori sperimenta il pezzo migliore del suo repertorio lasciando partire un rasoterra da 30 metri che, però, si mostra debole spegnendosi a lato. Il Sorrento si fa vedere soltanto in chiusura nell’unica vera palla-gol del primo tempo: il corner di Bolzan, conseguente ad una deviazione della barriera su calcio franco di Vitale, è agganciato di testa da Favetta che, tutto solo, manda il pallone a sfilare fuori di pochi centimetri alla destra di Giliberti.

ECCO SCARPA – La ripresa si apre con l’ingresso del fantasista torrese per Minicone. Tatticamente non cambia nulla così come in campo perché il Sorrento si ripresenta con la fiacchezza e la superficialità del primo tempo. Al 12′ Coppola getta nella mischia Marcucci per Favetta e, dopo appena tre minuti, arriva il pari nella prima sortita rossonera: Paradisone allunga a destra per Vitiello la cui pennellata al volo è “rapinata” da Vitale che, nell’area piccola, si avventa come un falco tra Izzo e Troisi e deposita in rete di testa. Messina non ci sta e cambia assetto: dentro Di Zenzo e Cuomo per Avallone e Solazzo e sistema di gioco che passa al 4-3-3 con l’avanzamento di Rapolo sulla linea degli attaccanti.

A DIFESA DEL PARI – Il Sorrento “chiude” le ostilità con una sassata alta di Esposito Lauri (traversone di Scarpa respinto male da Rapolo) e poi si stringe a difesa del pari. Tuttavia l’asse Rapolo-Liguori può fare ancora danni: l’esterno conciaro sfugge in scioltezza a Paradisone e serve il compagno che mette un brivido a Pezzella chiudendo di un soffio fuori il proprio fendente. Lo stesso Liguori prova a beffare il numero uno rossonero con una sassata da 35 metri che sfiora la traversa. Sarebbe stato un gol da cineteca. Il Solofra, insomma, chiude bene pur senza premere sull’acceleratore, mentre il Sorrento gioca gli ultimi minuti praticamente in dieci per l’infortunio alla caviglia di Scarpa che, invece di lasciare il campo, decide stoicamente di supportare i compagni nel finale (cambi esauriti con l’avvicendamento Cioffi-Arpino). Ma non c’è aria di sorprese perché le due squadre si accontentano del punto e non vogliono farsi male.

BUONE NOTIZIE DA PONTECAGNANO – Finisce così e il Sorrento porta a casa un punticino col minimo sforzo, ma le belle notizie arrivano dal XXIII Giugno dove la Battipagliese non va oltre il pari col Faiano, lasciando ancora ai rossoneri il secondo posto con un punto di vantaggio. Fatto sta che, per consolidarlo definitivamente, occorrerà battere il Faiano nell’ultimo test della stagione regolare al campo Italia. L’antipasto di una semifinale play-off che, vincendo al Gallucci, si sarebbe potuta evitare visto che, nella migliore delle ipotesi, il Sorrento porterà a nove le lunghezze di margine sulla quinta (il Faiano stesso). Ma per ora occorre accontentarsi: poteva andare decisamente peggio. 

 

Reti: 7′ pt Rapolo  (SOL), 15′ st Vitale  (SOR)

SOLOFRA (4-4-2) Giliberti; Bruno, Troisi, Arzeo, Izzo; Polichetti, Liguori, Avallone (18′ st Di Zenzo), Rapolo; Solazzo (18′ st Cuomo), Shvets (28′ st Del Grande).

A disp: Gallone, Tornatore, Sgaglione, Spina.

All: Messina

SORRENTO  (4-3-3) Pezzella; Paradisone, Arpino (34′ st Cioffi), Terracciano, Bolzan; Fontanarosa, Vitiello, Esposito Lauri; Favetta (13′ st Marcucci), Vitale, Minicone (1′ st Scarpa).

A disp: Santaniello, Raimondi, Gargiulo, Serrapica.

All: Coppola

Arbitro: Giuseppe Maria Manzo di Torre Annunziata  (Marchese/Conte)

Note: Ammoniti: Minicone  (SOR), Arzeo  (SOL). Corner: 5-2. Recupero: 2′ pt, 5′ st.

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