SERVIZIO DI STEFANO SICA. “Auguro alla squadra di salvarsi nello spareggio play-out di domenica. Le faccio un grande in bocca al lupo come lo feci già quando andai via. A Sorrento sono stato benissimo, è stata un’esperienza bella e formativa. Sono stato orgoglioso di aver allenato un gruppo di ragazzi validi”. Mister Pampa Sosa interviene ai microfoni di TuttoSorrento per salutare la città e il pubblico rossonero concedendo qualche riflessione circa il suo interregno in costiera. “Ho totalizzato gli stessi punti fatti nel girone di ritorno con altri tre tecnici – ricorda -. Significa che ho fatto bene e che il mio lavoro ha lasciato un’impronta. Sono i numeri a dirlo. Evidentemente non ero io il problema. Le lacrime post Frattese? Ogni giorno che lavoravo con questa squadra, avvertivo di riuscire a toccare le corde dei miei ragazzi. Un gruppo che si è dedicato anima e cuore al Sorrento pur tra mille difficoltà. Tutto ciò, in quel contesto, mi faceva emozionare. Sentivo che i ragazzi davano tutto e mi seguivano. Anche per questo avrei voluto continuare. Dopo il mio addio al Sorrento, è subentrato un pizzico di delusione. Pochi giorni e mi sono rimesso subito in moto andando a vedere gli allenamenti di Paganese, Juve Stabia, Casertana e Savoia. Mi sono confrontato con Sottil, Campilongo, Pancaro e Papagni oltre che con tanti dirigenti. Insomma, ho continuato ad aggiornarmi. Sono stato per un periodo a Sassuolo per vedere da vicino il lavoro di Di Francesco e ho assistito anche agli allenamenti del Napoli parlando a lungo con Benitez. Mi piace il suo 4-2-3-1”.

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