DI STEFANO SICA (FOTO DI CARMINE GALANO)

PEZZELLA 7 – Non si contano le volte in cui tiene in piedi il Sorrento, sia prima sia dopo lo svantaggio. Sta dimostrando di essere il pipelet adatto per i rossoneri ma quella di Cervinara è stata indubbiamente la sua migliore gara stagionale.

CIOFFI 5 – Un passo indietro netto rispetto alla bella partita disputata con l’Ebolitana. Nel primo tempo sbaglia molto e soffre oltremisura la confusione dell’ex, tanto che l’arbitro lo grazia risparmiandogli un doppio giallo sacrosanto. Provoca anche il rigore decisivo trasformato da Pepe ma forse il fallo non c’è.

BOLZAN 5 – Non in una giornata esaltante. Il suo contributo in fase offensiva è inesistente e non sempre riesce ad arginare Russolillo quando capita dalle sue parti. Dopo lo 0-1 agisce da centrale e fa ancora più fatica perché non è quella la sua posizione.

VITIELLO 5,5 – Fa fatica sull’erba pesante del Canada anche se cerca un adattamento quanto più veloce possibile. L’impegno c’è, meno le geometrie e la precisione.

AMMENDOLA 5 – Prestazione da dimenticare. Perde inizialmente un contrasto con Liguoro che poi metterà in condizione Cioffi di fermare Russolillo e prendersi l’ammonizione. Dopo pochi minuti Majella già gli sfugge alle spalle e può metterla dentro: un duello che l’attaccante vincerà agevolmente anche in altre situazioni (a parte un buon anticipo del terzino nella ripresa).

TERRACCIANO 6 – Fa ciò che può per tenere in piedi la difesa, almeno fino allo svantaggio. Ma, quando saltano gli schemi, si perde nell’aria anche l’equilibrio generale di un reparto già rivoluzionato con l’utilizzo inedito di Bolzan al centro e la smistamento dell’esordiente Banco a sinistra.

ESPOSITO LAURI 6 – Gagliardo e lucido in fase di interdizione e in evidente progresso rispetto al match di sabato con l’Ebolitana. Buono l’assist che Fontanarosa spreca con una conclusione debole. Poi lascia a beneficio di Banco quando si capisce che non può fare molto di più. DAL 9′ st BANCO 6 – Esordio assoluto in maglia rossonera per l’ex Marcianise. Svolge entrambi i ruoli che è abituato ad interpretare (mezz’ala e terzino sinistro) e tutto sommato non sfigura. Dalla sua discesa parte la trama finale che manda il Sorrento ad un soffio dal pari col tiro a giro di Minicone.

FONTANAROSA 5 – Sbaglia una infinità di appoggi anche semplici e fatica molto sul campo sterrato del Canada. La sua gara nel complesso non è brillante e non produce spunti apprezzabili.

VITALE 5 – La produzione offensiva del Sorrento è praticamente nulla e anche lui tocca pochissimi palloni finendo per sparire dal campo fino all’avvidendamento con Scarpa. DAL 25′ st SCARPA SV

MARCUCCI 5,5 – Lotta come da copione, anche perché la scelta prediletta dal Sorrento è quella di cercare sempre le sue sponde nell’impossibilità di giocare palla a terra. Ma, stavolta, l’attaccante rossonero è confusionario e spesso anche impreciso nella protezione della palla.

SAVARESE 5,5 – Parte molle, poi si sveglia con un tiro-cross che per poco non buca le mani di De Luca, e con un’altra accelerazione che pesca Esposito Lauri pronto a smistare per Fontanarosa. Poco, però, per accreditarsi la sufficienza. DAL 9′ st MINICONE 6 – Non trova quasi mai una buona superiorità numerica a destra (lì dove Coppola lo piazza) ma è sua l’unica conclusione che solo per un dettaglio non regala il pari al Sorrento nel recupero. Sarebbe stato un gol da applausi.

COPPOLA 6 – In appena quattro giorni, il suo Sorrento palesa una involuzione marcata dal punto di vista della prestazione. Anche se le condizioni del manto erboso del Canada sono tali da invogliare più al machete che al fioretto. Tuttavia prova a vincerla nella ripresa inserendo forze fresche che non modifichino l’assetto della squadra e, anzi, diano più brillantezza offensiva. La solidità difensiva (anche se meno marcata in terra caudina) resta immutata ma si fa urgente il bisogno di trovare più soluzioni ragionate in fase avanzata. Sebbene anche questo aspetto forse è stata la conseguenza di un campo duro su cui cimentarsi. All’uomo e al professionista diamo un 10 per la pazienza francescana che lo ha contraddistinto dopo la brutale aggressione ai suoi danni e, soprattutto, per non aver accennato ad alcuna reazione inconsulta in seguito a quanto accaduto e per non aver fomentato anche verbalmente gli animi. Chi al posto suo si sarebbe comportato allo stesso modo? Quello che doveva dire lo ha detto nelle interviste successive, sempre con compostezza. Dure quanto scomode verità che qualcuno farebbe prima ad accettare, anche per crescere umanamente, invece di respingerle.

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