SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. Nelle prime giornate, si tessevano le lodi dell’Hinterreggio, affacciato costantemente verso le prime posizioni. Molti, subito dopo le big del girone, menzionavano la compagine reggina, accreditatasi sul campo come una mina vagante. Ma questo è un campionato imprevedibile, in cui gli scenari possono cambiare di settimana in settimana, sono pochi i club esenti da problemi. Molti dei quali vanno a riverberarsi anche sui rendimenti delle squadre, il caso del Sorrento è paradigmatico. L’esperto e attentissimo giornalista Nino Neri di StadioRadio, ci indica tutti i motivi per cui quest’Hinterreggio ha iniziato ad essere discontinuo nei risultati perdendo diverse posizioni in classifica: “Fino ad una settimana la situazione societaria poteva precipitare, ora sembra che il peggio sia passato. Fortunatamente, prima dell’ultima partita contro l’Akragas, sono stati reintegrati tre giocatori fondamentali come Lavrendi, Scoppetta e Papasidero, i quali erano ormai andati via. Il loro ritorno in squadra ha rasserenato un po’ tutti, ma la situazione societaria non è delle migliori, si sapeva che prima o poi il giocattolo si sarebbe rotto perché, in estate, il cambio di proprietà è avvenuto in modo troppo frettoloso con il rischio, poi concretizzatosi, che tutto scoppiasse. Ora si è dimesso il consulente, Nino Chirico, lo stesso ha fatto Fabio Caserta, attuale centrocampista della Juve Stabia, che ad agosto era entrato a far parte della società biancoazzurra. È un momento di stallo, peccato perché questi problemi hanno condizionato il rendimento di una squadra che stava strappando applausi”.

I problemi societari, quindi, riguardano anche l’Hinterreggio, come la maggior parte dei club di quarta serie, ma a contribuire ai risultati altalenanti c’è stato un altro fattore: “Nel primo mese, i giocatori sembravano telecomandati, giocavano benissimo ed era uno spettacolo vederli in campo. Non è un caso che siano arrivati ottimi risultati e che la squadra veleggiasse nei piani altissimi della classifica, poi si è stati costretti a cambiare campo di gioco, passando dall’erba sintetica al terreno di Ravagnese, e ciò ha penalizzato una squadra che eccelleva per qualità tecniche. In questo modo, il rendimento interno è calato notevolmente, infatti, prima della vittoria contro il Montalto, i biancoazzurri hanno impattato due volte consecutive in casa contro Rende e Nuova Gioiese. C’è stata una involuzione inevitabile, non poteva essere altrimenti perché, se l’erba sintetica permetteva ai giocatori di esprimersi palla a terra sciorinando buone trame di gioco, di punto in bianco ci si è trovati in una situazione in cui, giocare palla lunga in modo prevedibile e scolastico, era l’unica alternativa. La mia teoria è che, senza problemi societari e quelli relativi al campo di gioco, l’Hinterreggio avrebbe lottato per obiettivi molto ambiziosi”. Ma cosa si prefigge mister Ferraro in vista dei prossimi mesi? Cosa si proverà a fare? È utopistico pensare di ritagliarsi un posto tra i primi cinque? “Data la contingenza, bisogna salvare la categoria senza pensare ad altro. Prima di tutto, si spera di ripianare i problemi societari, fortunatamente l’organico non è stato rivoluzionato. La squadra non si è indebolita, solo Giuseppe Toscano ha lasciato il gruppo approdando alla Fermana, per il resto quasi tutto è rimasto invariato e ciò può essere un bene”.

Ora scendiamo un po’ di più nei meandri tecnico-tattici dell’Hinterreggio, con il gentile collega calabrese che ci dice tutto ciò che ci occorre circa le luci e le ombre di questa squadra e il modulo e gli interpreti che affronteranno il Sorrento: “Questa è una squadra che mi piace tantissimo, ritengo che Scoppetta e Papasidero siano tra i difensori più forti del girone, Lavrendi a centrocampo è uno che fa la differenza, mentre in attacco Gallon ha una buonissima media realizzativa. Mi fermo un attimo su questo punto perché mi dà lo spunto per parlare anche di cosa mi convince di meno di questa formazione. Gallon è uno che viene dall’Eccellenza sarda, sta andando oltre le più rosee aspettative ma è poco assistito dai compagni di reparto. Si trova a reggere da solo il peso dell’attacco e ciò, alla distanza, potrebbe rappresentare un limite. Per il resto, quest’Hinterreggio mi intriga tantissimo e, ripeto, senza problemi extracalcistici si poteva pensare a qualcosa di più di una semplice salvezza. Relativamente all’undici titolare che andrà ad affrontare il Sorrento, mister Ferraro si presenterà con un 4-4-2. Tra i pali ci sarà Parisi, il pacchetto arretrato sarà privo dello squalificato Papasidero, un’assenza importante per i biancoazzurri visto che stiamo parlando di uno dei leader. La coppia centrale sarà composta dal duo Scoppetta-Cianci, con Maesano a destra e Filidoro a sinistra. In mediana, spicca la stella di Lavrendi che, agirà al centro con Corso, sugli esterni ci saranno Forgione a destra e Manganaro sull’out mancino. In attacco, ci sarà Spanò a supportare Gallon”. Ma che partita potrà essere quella tra Hinterreggio e Sorrento? Che speranze hanno i costieri, rivoluzionati nelle ultime settimane, di riuscire a tornare a casa con un risultato positivo? “Su un campo in pessime condizioni, chi è abituato a giocare sul sintetico, come anche il Sorrento, può avere molte difficoltà. Non si ha la possibilità di offrire belle trame di gioco, ma ci si deve affidare ad un gioco rude e agonistico. L’Hinterreggio, comunque, dopo la sconfitta con l’Akragas, che ci può stare alla luce della forza dell’avversaria, ha la necessità di ritornare a vincere per restare in una posizione di classifica più protesa verso l’alto che il basso”.

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