SERVIZIO DI STEFANO SICA (TMW) PER TUTTOSORRENTO.COM. Otto gol, di cui due su rigore. E otto assist finalizzati dai compagni con la marcatura. Chi aveva pensato che Nicola Mancino, fuoriclasse della Casertana, potesse smarrire in Seconda Divisione stimoli e qualità tecniche si è sbagliato di grosso. Importante per il centrocampista napoletano è stata anche la preparazione precampionato svolta a Pianura con gli svincolati del Team Napoli Soccer. Sì, perché Mancino, dopo la separazione col Grosseto, ha aspettato qualche settimana prima di scegliere la destinazione migliore. Dopo gli interessamenti di Bari, Crotone, Latina, Lecce, Ischia e Cosenza, i Falchetti hanno prodotto l’assalto finale. Assicurandosi un jolly per tutti gli usi. E perno indispensabile per mister Ugolotti. “Sì, con lui gioco da esterno offensivo nel 4-3-3 ma in campionato sono stato impiegato anche da mezz’ala o seconda punta. A me, personalmente, non cambia nulla. Ho sempre interpretato tanti ruoli”, chiarisce.

E col Sorrento come giocherà? “Da esterno nel tridente. Dovremmo proporre il solito 4-3-3 ma il mister può variare anche l’assetto tattico perché ha gli uomini adatti per poterlo fare. Con Ugolotti abbiamo iniziato col 4-2-3-1 poi ci siamo assestati sul 4-3-3. Ma la squadra è forte e consente di sperimentare tante soluzioni”.

Cosa ha portato Ugolotti? “Tanta praticità. E’ un allenatore importante per questa categoria, ma non dimenticherei anche i meriti di Capuano nella costruzione di un organico così qualitativo”.

Però all’inizio avete stentato un po’. “Modulo diverso, tanti giocatori nuovi. Ma abbiamo perso anche delle partite in maniera brutta, come col Cosenza in casa al 95′”.

Con l’Ischia, dopo il 2-0, avete rischiato il pari dopo il gol di Cunzi. “Ci siamo un po’ complicati la vita ma potevamo anche triplicare prima. Tutto sommato abbiamo disputato una buona partita”.

Raggiunto il primato, cercherete probabilmente di mantenerlo anche per una questione di orgoglio. “Noi vogliamo arrivare almeno tra le prime tre. Abbiamo le qualità per farlo e lavoriamo per questo. Se poi raggiungeremo la vetta, sarà ancora meglio”.

Cosa teme di più del Sorrento? “Io penso che il Sorrento abbia giocatori importanti, che hanno militato anche in categorie superiori. E ha un buon allenatore che in questa categoria ha fatto bene. Io penso che prima o poi verrà fuori. All’andata ci hanno messi in difficoltà per buona parte del match prima del mio gol. Ho visto una buona squadra. E mi sembra che a gennaio siano arrivati giocatori importanti. Sarà dura ma noi non vogliamo fermarci. Mancano ancora tanti punti per raggiungere l’obiettivo e non dobbiamo rilassarci. Mi auguro solo che il terreno di gioco del Pinto possa essere in buone condizioni. Solo così ne potrà uscire una bella partita. Spesso ci siamo trovati a giocare in un campo devastato da condizioni pessime. Casertana e Sorrento possono dar vita ad una gara gradevole. Speriamo, quindi, che il tempo anche in settimana non sia inclemente”.

Un suo primo bilancio personale dell’avventura a Caserta? “Positivo. Finora è stata un’annata buona, spero di continuare così. Mi sono calato sin dal primo giorno nella realtà della Seconda Divisione, anche perché in C avevo giocato fino a qualche anno fa. All’inizio avevo un po’ d’ansia, perché tutti logicamente si aspettavano qualcosa in più da me. Poi tutto è andato per il verso giusto. E sono molto contento”.

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