DI STEFANO SICA

 

Le sue note simpatie juventine non gli hanno impedito di vestire l’azzurro con onore e decoro. Azzurro Montesarchio, si intende. Battute a parte, per Carmine Signore, centrale difensivo partenopeo ex Internapoli, quella che finirà fra due mesi sarà certamente una stagione da incorniciare, dovesse confermare le prestazioni sfornate finora. Una vita intera spesa nel club vomerese di Francesco Di Marino, prima del trasferimento della società a Pozzuoli, poi, quest’anno, una scelta professionale innovativa e il ritorno in Eccellenza dopo quattro campionati di D. Signore, peraltro, è stato uno di quegli atleti che hanno impreziosito nel 2014 il roster del Team Napoli Soccer, la rappresentativa di calciatori svincolati che in estate si allena a Pianura. Proprio in quel periodo, la Sarnese si avvicinò molto a lui, prima del nuovo ingaggio alla Puteolana. “Il Sorrento è chiaramente una squadra superiore alla nostra ma noi ci abbiamo messo cuore e grinta, caratteristiche che possono consentirti di fare la differenza contro un avversario più forte”, ci dice a bruciapelo.

Risultato giusto a tuo avviso?

“Secondo me sì. Questa squadra lo ha meritato. E ha vinto anche per la società che non ci fa mancare mai nulla e ci è vicina quotidianamente”.

Avete raccolto probabilmente ciò che avreste meritato all’andata.

“Infatti. A Sorrento mettemmo in mostra davvero un bel gioco imponendolo agli avversari. Tanto che loro, con grande sportività, ci fecero i complimenti a fine partita per ciò che avevamo fatto. Ma i valori in quel caso vennero fuori e i singoli fecero la differenza. Qui non è stata una partita bella, ma sicuramente maschia nella quale ha prevalso la voglia di vincere di un gruppo giovane e che vuole emergere”.

Ora chi vedi favorita tra Sorrento e Città di Nocera dopo averle incontrate entrambe?

“Sono due grandi squadre. Davvero non sta a me fare pronostici e non me la sento di giudicare. Entrambe mi hanno molto impressionato soprattutto all’andata. Magari il Sorrento ha qualche nome più importante ma, ripeto, parliamo di due grosse squadre che sono sullo stesso livello”.

Un tuo bilancio personale di questa stagione? 

“All’inizio ebbi qualche intoppo perché non avevo mai fatto questo girone e non conoscevo tanti avversari. Ora fisicamente sto al top. Il bilancio direi che è proprio positivo”.

Anche dopo il mercato di dicembre al ribasso, avete mantenuto sempre la rotta. Di chi il merito?

“Del presidente, principalmente. Lui è una persona veramente squisita, carismatica e seria. E’ un vero tifoso e non ci fa mancare mai nulla, neanche la sua presenza costante. Insomma, abbiamo una società molto forte alle spalle”.

Resterai a Montesarchio?

“Se vorranno, con piacere. Altrimenti mi guarderò intorno, ho 27 anni e non sono di certo anziano”.

 

Commenti

commenti