SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. Terza vittoria consecutiva in campionato, si è iniziato col Valdiano al debutto, si è stati corsari a Castel Giorgio e anche per il Sant’Antonio Abate non c’è stato scampo. Al “Campo Italia” è andato in scena un altro monologo dell’FC Sorrento, una squadra che godeva di ottime credenziali già in partenza ma che sta confermando di settimana in settimana le aspettative iniziali. Mister Turi può ritenersi soddisfatto del lavoro svolto finora, anche se siamo ancora alle prime battute e non bisogna mai abbassare la guardia, anzi, è necessario alzarla sempre di più perché ora tutti aspettano i rossoneri al varco. Molte faranno la partita della vita contro la compagine costiera, nel tentativo di arginarne la cavalcata, ecco perché questi risultati sonori devono essere accolti con sorriso e fiducia per il futuro. Il giovane tecnico ci tiene a sottolineare il buon livello dell’avversaria: “Il Sant’Antonio Abate è una buonissima squadra, ben assortita e composta da giocatori importanti che hanno militato in categorie superiori. Abbiamo avuto un buon approccio stornando qualsiasi rischio di distrazione, faccio un plauso a tutti i giocatori. Ripeto che abbiamo affrontato un’avversaria che disputerà un buon campionato, non tutti possono contare su un attaccante come Del Prete o su un difensore esperto come Noviello, giusto per fare qualche nome. Penso che il Sant’Antonio Abate potrà terminare il campionato nella zona alta della classifica”. Ancora una volta l’FC Sorrento ha avuto un avvio tambureggiante che ha portato al vantaggio di Gargiulo e allo smorzarsi di tutte le velleità giallorosse. Il tecnico dell’attuale capolista del girone chiede espressamente alla sua squadra di fare la voce grossa sin dal fischio iniziale: “Dobbiamo affrontare ogni avversaria con questa coralità, questo spirito e questa umiltà indipendentemente da chi ci troveremo di fronte. Dipende tutto da noi, bisogna aggredire subito e pressare gli avversari sin dal primo minuto. Questo deve essere il nostro gioco, sia perché è sinonimo di mentalità vincente, ma anche perché, riuscendo ad andare in vantaggio, abbiamo dei giocatori devastanti nelle ripartenze quando i nostri avversari si affannano per recuperare il risultato. I nostri attaccanti sono degli spauracchi non solo per retroguardie di questa categoria ma anche per qualcuna che milita più in alto. Sono contento, comunque, quando riusciamo a mettere in campo tutto ciò che predico: pressare alti, provocare l’errore avversario e cercare di far gol subito”.

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