SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. Ha allenato la Battipagliese fino alla penultima giornata poi, dopo il tonfo interno contro la Tiger Brolo, ha rassegnato le proprie dimissioni. Carmelo Condemi conosce bene le zebrette, è stato lui l’ultimo tecnico prima del ritorno di Squillante, colui che aveva iniziato il campionato prima di essere esonerato per far posto a Corino. Come è successo in costiera, anche in terra salernitana si sono avvicendati diversi allenatori perché quando le cose vanno male, la disperazione spinge a provarle tutte e chi ne paga le conseguenze è sempre il timoniere. Mister Condemi, come si leggerà nel corso dell’intervista, si è ritrovato a lavorare in condizioni davvero difficili e, ad una giornata dalla fine del campionato, ha deciso di defilarsi. Lo contattiamo per chiedergli come veda la partita di domenica prossima, dove la sua ex squadra si giocherà a Sorrento la permanenza in serie D. Ecco la sua risposta: “Sono le solite partite dove la posta in palio è importante e, quindi, anche se farà molto caldo, sarà fondamentale, oltre alla disciplina tattica, riuscire a correre più degli avversari. Naturalmente farà la differenza anche mantenere il sangue freddo e i nervi saldi, difficilmente in partite simile ci potrà essere un grande spettacolo, ma saper gestire le varie fasi risulterà determinante. Mi dispiace per il Sorrento e per tutti gli amici della costiera ma mi auguro che riesca a prevalere la Battipagliese, sarebbe anche un modo per ripagare tutti i sacrifici che abbiamo profuso. Me lo auguro per i calciatori e per tutti gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina bianconera, davvero non è stata una situazione facile ma in qualche modo siamo riusciti a tenere in piedi la barca. Dispiace anche che due squadre campane dovranno salutare la categoria visto che, nell’altro girone, si contenderanno la permanenza in categoria Pomigliano e Arzanese. Comunque vada sarà una giornata triste per il nostro calcio”. Ci focalizziamo sulla sua breve esperienza sulla panchina bianconera, non si può dire che sia stata entusiasmante ma queste situazioni possono insegnare tanto per il prosieguo della propria carriera. Che il contesto fosse molto complicato ormai è di dominio pubblico, ma proviamo a capirne di più: “Non auguro a nessuno di lavorare nelle condizioni in cui abbiamo lavorato io e i miei collaboratori che, nonostante tutto, abbiamo fatto il massimo. E se la Battipagliese è ancora in vita lo deve al nostro lavoro, altrimenti chissà come sarebbe andata a finire, quindi, meriteremmo un Oscar più che un tapiro. Ammetto che non sempre ho fatto l’allenatore perché c’era la necessità di fare con qualcuno il papà e con altri il fratello maggiore, non nego neanche di essere stato leggero in alcune decisioni perché ho dato priorità all’esigenza di costruire più che di distruggere. Ecco perché, sono soddisfatto di questa esperienza e salvare la categoria sarebbe una soddisfazione davvero enorme anche per il nostro lavoro, a Battupaglia ci ho giocato e lì ho lasciato un pezzo di cuore, e poi c’è una città che non merita di subire l’onta di una simile retrocessione”. Uno spareggio così, dove ci si gioca tutto in una gara secca, può portare una tensione emotiva non indifferente. Ci si può impegnare tantissimo per preparare il match nel migliore dei modi e poi, basta un episodio sfortunato o un errore arbitrale, e tutto può essere vanificato. Gli uomini di Pirone hanno il vantaggio di giocare tra le proprie mura ma a mister Condemi chiediamo quanto incida il fattore casalingo: “Il Sorrento ha il vantaggio di giocare per due risultati su tre ma commetterebbe un grosso errore a dosare le forze, per quanto riguarda il fattore casalingo, ritengo che la presenza massiccia di tifosi bianconeri bilancerà le cose. Se proprio devo dire cosa potrebbe favorire leggermente i costieri sarà l’assenza di Leone tra le zebrette, certo ci sono anche altri buoni giocatori, ma il suo estro avrebbe fatto comodo ai suoi mettendo in seria difficoltà gli avversari. Sono comunque partite a se stante, dove tanti fattori possono incidere sul risultato finale”.

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