SERVIZIO DI STEFANO SICA

Critica ed addetti ai lavori hanno sentenziato: l’imminente campionato di Eccellenza vedrà un testa a testa lungo ed appassionante tra FC Sorrento e Città di Nocera per la vittoria finale e l’approdo diretto in D. Un giudizio certamente sollecitato dalle campagne acquisti faraoniche condotte dai due club rossoneri. Ma le insidie sono dietro l’angolo, per entrambe. Ci sarà da testare la qualità delle due compagini di Scafati (Us e 1922) con l’immancabile sorpresa pronta ad emergere per dare fastidio alle big. Insomma, di scontato non c’è davvero nulla al di là di progetti ed investimenti della vigilia. Tuttavia, al momento, i Molossi sembrano possedere l’organico più attrezzato per guastare i piani della corazzata di Mario Turi. Per conoscerli meglio, abbiamo interpellato Marco Esposito, amico e collega che segue da anni le vicende rossonere, firma di punta del portale TuttoNocerina.com.

Che giudizio dai di questo gruppo dopo le prime uscite?
“La squadra ha lavorato bene sin dai primi giorni, in relazione al fatto che la gran parte del gruppo era stato definito da subito. Le prime uscite sono state molto positive con le buone prestazioni messe in campo con Agropoli e Sarnese, e la qualificazione ipotecata col 6-1 ai danni della Rocchese”.

Pregi ed aspetti da rivedere che hai riscontrato finora.
“La squadra rossonera ha molti aspetti positivi. Ha saputo scegliere dei buoni under, privilegiando la loro collocazione sulle corsie laterali e all’interno del centrocampo. La società ha voluto allestire un roster dal grande valore e sopratutto dotato di una miriade di possibilità in tutti i reparti. In porta c’è l’esperienza di Amabile, uno che conosce bene la piazza avendo fatto parte della rosa promossa in B. La difesa, capitanata da Cuomo, ha a disposizione due come Cacace e Criscuolo, entrambi abituati a giocare per vincere e perfettamente complementari. Il primo è uno bravo sulle palle alte e ad imbastire l’azione. Il secondo è il classico marcatore arcigno: uno che gli attaccanti non vorrebbero mai avere contro. In mediana ci sono gli ex Iuliano e Lettieri che conoscete bene. Il primo ha grande qualità e visione di gioco, tanto che potrebbe essere adattato anche da trequartista. Il secondo è un calciatore dal grande dinamismo e da una buona propensione ad attaccare gli spazi. Poi ci sono Di Pietro e Lordi elementi di grande esperienza bravi ad interpretare le varie fasi di gioco. In avanti c’è l’imbarazzo della scelta con Majella, Scibilia e Marcucci, ma il Carotenuto, in versione trequartista, al momento sta sfornando prestazioni eccellenti”.

Cosa manca ancora a questa squadra secondo te?
“E’ difficile dire cosa manca, forse qualche ’97, ma solo per un fatto numerico. Sarà il campo a dire cosa mancherà alla squadra. Sicuramente non il carattere. Mi preme, però, dire una cosa: la tifoseria rossonera, a mio avviso splendida, potrebbe essere davvero il dodicesimo uomo in campo, come si dice ora: il top player!”.

Facci una panoramica sugli under.
“Il ’98 Vitolo è il giovane che al momento sta dando maggiori garanzie in termini di capacità di stare in campo e personalità. E’ la classica mezz’ala che abbina quantità e qualità. Sulle fasce ci sono Mozzilo a destra e De Angelis a sinistra. Quest’ultimo è un ’96 dotato di una buona struttura fisica e muscolare. Ha grande passo, cerca sempre la sovrapposizione e possiede un discreto mancino”.

Un paragone tra i due organici e i due allenatori.
“Sono due rose apparentemente simili, ma allo stesso tempo diverse. Partiamo dalla differenza degli allenatori: Esposito è uno molto preparato dal punto di vista tattico, quasi maniacale per questa categoria. Ha grande esperienza avendo allenato diverse squadre di vertice, che hanno poi vinto il campionato di Eccellenza. La sua Scafatese due anni fa fece un gran campionato. Turi è un tecnico giovane, con idee innovative, che ha dimostrato tutte le sue qualità portando alla ribalta nazionale la Primavera della Juve Stabia, quella dei vari Elefante, Carrotta, Gargiulo, Cardore e Carillo. La differenza tra i due la farà la capacità di gestire i momenti delicati della stagione, ma dal punto di vista tecnico tattico sono entrambi preparatissimi. Turi utilizza un 4-3-3 con gli esterni che tagliano spesso all’interno per cercare la conclusione o il passaggio per l’inserimento della mezz’ala. Calciatori come Vanin e Scarpa del resto hanno ben poco a che fare con questa categoria. Ma vorrei citare anche De Rosa, un mediano che ho visto all’opera diverse volte e penso sia un ottimo giocatore. Esposito, invece, ha dalla sua una grande duttilità. Ha cominciato col 4-4-2: sistema ideale per immagazzinare i suoi primi dettami tattici, ma poi è passato al 4-3-1-2 per utilizzare al meglio il materiale a disposizione. Del resto calciatori come Carotenuto, Majella, Marcucci e Scibilia è difficile tenerli in panca”.

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