SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. Corsi e ricorsi storici. Manuel Lettieri torna a Surriento. Il rossonero nel destino, era scritto da qualche parte che dovesse ritornare in Via Califano. Ci sono strade che sembrano delle storie. Le prime si dividono e poi si rincontrano, le seconde si narrano. La storia del centrocampista di Solofra è quella di un ragazzo giovanissimo che, dopo essere stato capitano della Primavera della Nocerina, lo scorso anno, al di là delle tre presenze totalizzate con i molossi, ha avuto per la prima volta la possibilità di iniziare un campionato tra i professionisti. Forse lo immaginava, oppure no, sta di fatto che si è ritrovato ad essere protagonista. Il Sorrento era stato costruito per salvare la categoria, lui era tra i titolari ma i risultati stentavano. Dopo la prima vittoria in casa contro il Poggibonsi, nella trasferta di Aversa occorreva dare continuità. Al “Bisceglia” scese in campo un Sorrento feroce e un Lettieri in versione goleador, timbrando il cartellino per ben due volte. Poi ci sono stati anche dei momenti di difficoltà, in cui aveva poco spazio ma, quando il campionato volgeva al termine e servivano punti per sperare nella salvezza, al “Campo Italia” venne il Tuttocuoio per uno scontro diretto delicatissimo. A giustiziarlo fu proprio Lettieri che poi andò a segno anche in terra umbra, nella ridente Castel Rigone. Purtroppo, gli spareggi condannarono il Sorrento alla retrocessione, ma lui pensava che il suo rendimento gli avrebbe attirato estimatori dal professionismo. Invece, dopo quattro mesi “sabbatici” per usare un eufemismo, il telefono gli ha squillato e, in quei momenti, poteva già riavvolgere il nastro. “Sorrento, ti aspetta”, e lì è rimasto da solo con il suo passato più recente. Un passato fatto di certezze, tra cui quella di essersi fatto valere contro squadre che ora giocano per ben altri obiettivi. Si è immaginato mentre si rimetteva la borsa sulla spalla, per varcare la soglia dello stesso spogliatoio, per calcare l’erba dello stesso sintetico ma soprattutto per ritornare a sognare.
Lo contattiamo proprio dopo il suo primo allenamento con i nuovi compagni e lui ci racconta le sue impressioni“E’ andato molto bene, sono soddisfattissimo. Ho conosciuto i nuovi compagni, il mister e i dirigenti, ho trovato un bel gruppo e un allenatore come il Pampa con le idee chiare e con la voglia di crescere e migliorare. Vuole dare tutto per la causa Sorrento, è consapevole che quest’avventura potrà essere un trampolino di lancio anche per lui e cura tutto nei minimi particolari”. Ma dopo aver parlato del mister, è giusto spendere due parole sul gruppo, per sapere, di primo acchito, l’idea che si è fatto e cosa bisogna fare perché ci si salvi senza problemi: “Sono rimasto favorevolmente colpito, penso che si possa fare qualcosa di importante. Naturalmente, tutto passa attraverso l’impegno negli allenamenti perché ogni partita ha una storia a sé. Noi intanto faremo di tutto per vincere già domenica, per prevalere sugli avversari bisogna correre più di loro, ecco perché serve massima dedizione in settimana”. Nel corso di questi mesi, sperando sempre di ricevere una fatidica chiamata a cui qualche contatto faceva da preludio, il suo sentirsi calciatore come tratto identitario è stato sempre alla base di tutto, anzi, proprio per questo non è rimasto affatto inoperoso: “Ho ancora bisogno di trovare la forma migliore per essere al top della condizione, ma in questi mesi mi sono allenato con la Costa d’Amalfi, una squadra che milita in Promozione, ci tenevo a non perdere il ritmo e a tenere il fisico allenato”.
Un giovane deve essere sempre animato da una sana ambizione onde competere con realtà sempre diverse e in contesti più prestigiosi. Lettieri è uno che bada alla chiarezza senza infingimenti: “Non nascondo che avrei voluto misurarmi nel contesto professionistico e, insieme al mio procuratore, abbiamo deciso di attendere una chiamata da qualche club di Lega Pro. Con il Sorrento c’erano stati dei contatti sia ad agosto che a settembre ma, quando si è giovani e decisi a costruirsi una carriera dignitosa facendo leva solo sulla propria forza d’animo, la categoria è importante. Così, vista la situazione, quando mi hanno ricontattato da Sorrento non ci ho pensato su due volte ad accettare l’offerta. Ora non vedo l’ora di rimettermi la maglia rossonera e tornare in campo”. Era destino che dovesse riabbracciare Sorrento, magari per accumulare un altro po’ di esperienza, per aggiungere ulteriori mattoni alla costruzione della propria carriera. Per l’irpino, lo scorso campionato è stato molto positivo a livello personale, chissà che non faccia la differenza dimostrando di non avere alcuna attinenza con la quarta serie. Lui trasuda volontà e determinazione: “Voglio arrivare in alto e spero di riuscire a farlo con il Sorrento, il mio intento è quello di migliorare sempre dando il massimo negli allenamenti perché con umiltà, sacrifici e lavoro quotidiano si possono raggiungere i risultati”. Non può dirlo ma è più che pronto per scendere subito in campo, l’attesa strugge ma non assopisce quello spirito guerrier ch’entro gli rugge…