SERVIZIO  A CURA DI MAURIZIO LONGHI
(foto facebook)

“Ragazzi, abbiamo un’idea: che ne dite se facciamo una sorpresa al mister?”, è partito tutto dai giocatori più esperti, dagli “anziani”, ma tutti i ragazzi subito hanno dato il loro assenso. Come non essere d’accordo? Così i giocatori del Sorrento hanno organizzato tutto. Come ogni giovedì, sono andati a cena con il mister, è un rito: lo fanno per concentrarsi in vista della partita della domenica. Sembrava una serata come tutte le altre, forse più allegra del solito per la soddisfazione della vittoria contro il Roccella. Una vittoria sudata, arrivata al fotofinish a coronamento di una rimonta quasi insperata. Per i giocatori, così come è stato bello abbracciarsi a fine gara e negli spogliatoi, lo è stato sicuramente anche quando si sono riuniti in campo per la ripresa degli allenamenti, ma a maggior ragione dopo essersi riuniti tutti intorno ad un tavolo. Magari nella mente di tutti si saranno riaffacciate quelle immagini: lo scoramento sul doppio svantaggio, la riscossa sul gol di La Rosa, la gioia al pari di Maio e l’apoteosi al 3-2 di Vitale. Naturalmente, chi ha la mentalità vincente deve subito dimenticare anche le grandi vittorie per proiettarsi in avanti, altrimenti si correrebbe il rischio di autocompiacersi troppo. Ecco perché, quando ci sono troppi giovani, è importante anche la presenza di veterani, gente con alle spalle anni di esperienza. Comunque, se il Sorrento, tra alti e bassi, sta mantenendo alta la dignità, è anche perché c’è un tecnico, come il Pampa Sosa, che sta facendo di tutto per tenere il gruppo unito e per motivare i calciatori. I quali calciatori, all’unisono, hanno deciso di ringraziare il loro allenatore omaggiandolo con una torta. L’hanno fatto dopo cena, nel momento dei saluti, quando il giovedì sta per finire con il venerdì imminente e, più passano le ore, e più ci si avvicina alla partita. Quindi, il pensiero va lì, a scendere in campo e a vincere. Sembrava stesse andando tutto così quando, spostatisi nella Pasticceria Primavera, i giocatori hanno “confezionato” la sorpresa a mister Sosa. Il Pampa non se l’aspettava, pare che sia rimasto a corto di parole, perché quando sale l’emozione si abbassa la lucidità per pensare a come esprimerla senza essere banali e scontati. Non ci sarà stato un profluvio di parole, ma sicuramente un sorriso più espressivo di ogni altra cosa. Perché queste sono le scene che ci si porterà dietro sempre, anche quando ci si separerà, anche quando ognuno prenderà la propria strada, ma questi ricordi resteranno per sempre.

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