SERVIZIO DI STEFANO SICA

 

La sua avventura a Sorrento è durata poco più di tre mesi. Voluto dal ds Nicola Dionisio, Armando Viscovo non ha trovato molta fortuna in costiera. Il tempo di instaurare un rapporto fecondo col Pampa Sosa, subito dissipato dalle incomprensioni con Roberto Chancone che alla fine sono risultate fatali per la sua esplosione in rossonero. L’esterno offensivo classe ’95, ex Manfredonia, è ora alla ricerca di sistemazione dopo essersi aggregato per un periodo alla Frattese di mister Liquidato. In precedenza, aveva sostenuto la preparazione precampionato a Pianura con gli svincolati del Team Napoli Soccer, fase durante la quale era stato avvicinato anche dal Savoia.

Dicevamo: da Sosa a Chancone il passo è stato per te fatale. Arrivato alla riapertura del mercato a dicembre, sei andato via alla vigilia della sconfitta interna col Noto.
“E’ vero, non sono stato trattato benissimo da Chiancone. Non ha mai avuto fiducia in me e il dialogo con lui è stato praticamente nullo. Peccato perché con Sosa mi stavo trovando benissimo, credeva molto in me. Chiancone mi impiegò nell’ultima mezz’ora di gara contro il Marcianise, in seguito ho avuto un piccolo problema fisico che stavo superando ma lui mi mise definitamente da parte. Tanto da mettermi alla fine fuori rosa senza darmi alcuna spiegazione. Credo che il cambio da Sosa a Chiancone sia stato negativo per tutto il gruppo dal momento che col vecchio allenatore almeno si respirava un’aria serena e di grande professionalità”.

Quando arrivasti a Sorrento, le tue prime parole di ringraziamento furono per Dionisio. Da allora qualcosa è cambiato.
“Sono rimasto deluso anche da lui. Mi aveva voluto ma in definitiva non mi ha tutelato mai lasciandomi al mio destino. Io chiedevo solo un po’ di fiducia per rendere al meglio. A un certo punto si è creata solo tanta confusione, con una società che era praticamente inesistente. In soldoni è stata un’esperienza negativa e questo è il mio grande rammarico. Nel mio piccolo avrei voluto dare una mano a questi colori ma non sono stato messo nelle condizioni di farlo. Anche se resta pur sempre il rapporto che ho instaurato con Sosa e Nunzio Di Somma, le persone a cui mi sono legato di più”.

Sei stato ad un passo dalla Frattese, poi tutto è saltato.
“Non ho raggiunto un accordo. Lì sono stato una settimana ma reputo comunque la Frattese una società seria in grado di fare un buon campionato così come è strutturata”.

Ora cosa ti aspetti dal tuo futuro?
“Mantenere almeno la categoria. In Eccellenza ci andrei di fronte ad un progetto davvero serio che mi consenta di riscattarmi”.

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