SERVIZIO DI STEFANO SICA

La sua storia oramai la conoscono tutti. Talento puro esploso in un vivaio che, a quei tempi, faceva invidia a mezza Italia. Era il Sorrento di Tonino Castellano, il suo vero mentore calcistico. Poi il salto alla Sampdoria, la gioia del triplete (campionato, Coppa Italia e Supercoppa) coi giovani blucerchiati e due campionati vinti in D con Martina e Gladiator. E’ stato un percorso di salite e discese, di quelle che ti forgiano e ti maturano, ma guai a pensare che la fame e le ambizioni di Tonino Di Leva siano finite qui. Tutt’altro. Oggi il presente dice Positano, squadra nella quale mister Guarracino lo impiega da esterno offensivo a destra. Ma, a 25 anni, la voglia di combattere ancora c’è. Il tempo è amico e l’umiltà per provarci ancora, intatta. “In alcuni momenti della mia carriera mi ha tradito forse un po’ di immaturità – dice ai microfoni di TuttoSorrento -. Ho commesso degli errori e tantissime cose oggi non le rifarei. Pecche di gioventù, ma sbagliando si impara. Io aspiro sempre a migliorare, è quello che mi dà la carica. E voglio tornare in alto, lo ammetto“.

Venite da un campionato strepitoso ma qualche pareggio di troppo vi sta tenendo per ora lontani dalla vetta.

Noi tutto sommato stiamo bene. Solo col Solofra abbiamo perso per demeriti nostri: ci fossimo espressi sui livelli a noi abituali, sarebbe finita in ben altra maniera. Ci siamo qualificati in Coppa e il momento non è affatto negativo. Diciamo che questo è un gruppo largamente rinnovato rispetto alla stagione passata, e anche molto giovane. Siamo rimasti in pochi e stiamo affinando amalgama ed intesa pian piano“.

I vostri obiettivi?

Noi guardiamo partita per partita. L’anno scorso lo abbiamo fatto e siamo arrivati in alto. Diciamo semplicemente che non ci poniamo obiettivi, se non quello di far bene e magari stupire“.

Un secondo tempo all’arrembaggio, lo scorso anno, vi fece sfiorare il pari a Sorrento: stavolta con che atteggiamento scenderete in campo?

Ce la giocheremo come facciamo ogni domenica, non rinunceremo alla nostra mentalità. Rispetto per il Sorrento, sì, ma nessuna paura“.

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