SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. C’è tanta attesa per quest’ultima giornata di campionato, un pazzo campionato. Il Sorrento è in lotta per la salvezza e le ultime tre vittorie di fila hanno fatto sì che si possa sperare addirittura di mantenere la categoria senza giocare il play out. Gli uomini di Pirone dovrebbero andare a vincere in casa della Tiger Brolo, anch’essa invischiata nel calderone per salvare la categoria e ringalluzzita dal blitz in casa della Battipagliese, e sperare che l’Agropoli si imponga contro il Noto.

Dal Cilento arriva un grido di battaglia che può far piacere ai rossoneri: sarà una partita verissima. Perché ad Agropoli è sentita particolarmente questa sfida, specialmente dopo i fatti accaduti due stagioni or sono e che ci facciamo raccontare dettagliatamente da Sergio Vessicchio, conduttore di Calcio.Goal, trasmissione in onda ogni lunedì alle 22.15 dagli studi di SudTv. Riportiamo le parole che ci ha rilasciato:“L’Agropoli giocherà alla morte per vincere, il Noto è atteso al varco e troverà un clima infuocatissimo perché la tifoseria cilentana non ha dimenticato i torti del passato. Successe tutto due anni fa, il Noto era ormai retrocesso dopo i soli otto punti conquistati nel girone d’andata, poi dopo il giro di boa iniziarono a sorgere dei sospetti sulla liceità di quello che stava accadendo. Il Noto si salvò direttamente e l’Agropoli fu costretto a giocare i play out per mantenere la categoria, intorno alla squadra siciliana orbitavano dei loschi personaggi che ora lavorano in Campania. Il presidente Cerruti tuonò contro quella situazione, si scagliò duro per denunciare i misfatti e il tutto ebbe ripercussioni sui calendari dell’anno successivo. Infatti, l’Agropoli chiese di non essere inserito nel girone della Turris e fu messo con la corazzata Savoia. Una cosa è sicura: da queste parti, il Noto è vista come una squadra nemica, impensabile che ci possano essere dei regali, tutt’altro! La squadra giocherà con il dente avvelenato perché il Noto sia costretto a giocare la gara del play out. E poi, i delfini devono vincere anche per consolidare il terzo posto e assicurarsi di giocare la semifinale in casa, poi si farà un grande tifo per il Sorrento sperando che vinca in casa della Tiger Brolo senza vanificare lo sforzo di piegare il Noto. Sarà una partita verissima, all’ultimo sangue e i valori sono chiari: ci sono tre gol di differenza tra Agropoli e Noto e, a parità di motivazioni e condizione fisica, non ci dovrebbe essere storia ma, ripeto, occorre sempre che il Sorrento sia corsaro in terra siciliana. Per l’Agropoli è un’occasione troppo grande per rispondere a ciò che di antisportivo successe due anni fa, come se quest’incrocio fosse stato scritto dal destino”.

Il calcio non è una scienza esatta: potrà succedere di tutto al “Guariglia”, ma siamo stati rassicurati sulle motivazioni che avrà l’Agropoli per sormontare il Noto, quindi, se il Sorrento dovesse fare il colpo sul campo della Tiger Brolo succederebbe qualcosa che sembrava impensabile. L’occasione è troppo ghiotta per non andare in Sicilia a sputare sangue, a mangiarsi l’erba, a dare tutto fino all’ultima stilla di sudore, quel sudore che dovrà grondare dalle fronti e inzuppare completamente le maglie.

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