Non si possono non citare le parole dello stesso mister Simonelli, un concetto ribadito più volte durante le sue conferenze stampa: “Nel calcio sono i numeri che contano. Tutto il resto son solo chiacchiere”. E i numeri del professore Simonelli, arrivato in costiera con l’unico obiettivo di far cambiar volto alla stagione della Sorrento, sono da brividi. La squadra costiera reduce da 4 sconfitte di fila, con appena 2 gol segnati e ben 6 subiti, ora dista 6 lunghezze dagli spareggi-salvezza quando mancano solo 10 giornate dal termine del campionato. Le 11 gare con Simonelli in panchina il Sorrento ha conquistato 11 punti, 3 dei quali conquistati alla prima uscita (vittoria in casa del Tuttocuoio in cui è davvero difficile attribuire un merito al tecnico).

E’ palesemente evidente che la ricercata scossa non c’è stata ed in Costiera non erano pochi chi prevedeva tale esito dal momento dell’annuncio del “professore” sulla panchina rossonera. La piega presa da ormai un mese è molto più che preoccupante, il Sorrento ora si ritrova con un piede nel baratro della serie D e le acque sono sempre più agitate in casa rossonera. La piazza è arrivata ad un punto limite ed ovviamente chiede la testa di Simonelli, ormai completamente abbandonato anche dai suoi stessi calciatori. Il tecnico, pur avendo più volte riconosciuto le proprie colpe, difficilmente presenterà le dimissioni (il contratto che lo lega fino al termine della stagione fa sicuramente comodo). Farsi da parte, ammettere di aver fallito la missione, è un gesto di dignità effettuato soltanto da chi ha coraggio ed un pò di rispetto.

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