SERVIZIO DI STEFANO SICA. Fino a qualche settimana fa Sorrento-Torrecuso poteva essere considerata per i rossoneri una gara da disputare pro forma, per onore e gloria di un campionato che salvaguardasse regolarità ed equilibri. Insomma, sembrava gustosa la sensazione che la squadra di Pirone potesse ritrovarsi a soli 20 giorni dalla fine del torneo con tre punti sicuri in classifica in vista della volata finale verso la migliore posizione nella griglia play-out. Addirittura, dopo il forfait di Agrigento, appariva concreta l’ipotesi che i bevenentani adottassero definitivamente il piano A: gettare la spunga, rinunciando agli ultimi impegni ufficiali, invece di “scomodare” la Juniores. Fortunatamente non andrà così. E al campo Italia, domenica prossima, i sanniti schiereranno la loro migliore formazione possibile. Lo diciamo con un sospiro di sollievo perché, a dispetto di calcoli opportunistici e autoreferenziali, a trionfare devono essere sempre i valori dello sport. Quelli puliti e genuini. E non possono esistere ragioni di Stato tanto valide da indurre a riflessioni diverse. Nell’ultimo derby disputato a Ponte, i rossoblù hanno vinto in rimonta con la Battipagliese. Motivo in più per pensare che il prossimo sparring partner del Sorrento vorrà continuare ad essere arbitro imparziale dei giochi play-out cercando nel contempo di conservare la quarta posizione in graduatoria che garantirebbe l’accesso agli spareggi. Fatto sta che per i rossoblù sono state settimane tormentate. Prima il comunicato con cui il club, dopo la sconfitta interna col Due Torri, decideva per le restanti gare di campionato di tenere a riposo i titolari per dare spazio ai ragazzi della Juniores in segno di protesta contro le ultime direzioni arbitrali e in polemica con lo spostamento della gara col Tiger Brolo. Circostanza che ha costretto i beneventani ad affrontare due trasferte nel giro di pochissimi giorni a cavallo di metà febbraio. Poi la scelta di non presentarsi in Sicilia per il big match con l’Akragas. La settimana scorsa la svolta, con la decisione di richiamare gran parte dell’ossatura protagonista di questa annata: Galizia, Iadaresta, Colarusso, Errico, Matteo e Diego Zerillo, Aracri, Furno, Pagano, D’Ascia, Minichiello e Di Maio. Quindi il successo con le Zebrette ed il plateale mea culpa con cui la società, tramite una nota formale inviata ad Iam Calcio Benevento, si assumeva la totale responsabilità per la mancata disputa della partita di Agrigento: “Ci mettiamo la faccia: gli errori si commettono nella vita come nel calcio. Se la Juniores non è scesa in campo in Sicilia è perché la squadra sarebbe poi ritornata dalla trasferta solo il venerdì mattina e poiché i ragazzi, lo stesso pomeriggio, avevano la partita contro l’Arzanese, importante ai fini del torneo Juniores”. Della Juniores, comunque, oltre a qualche effettivo è rimasto il solo tecnico Luigi De Rosa, che aveva già provveduto a rimpiazzare Francesco Dellisanti. Positivo il suo esordio ed occhi puntati ora sul Sorrento per continuare a coltivare il sogno play-off. Galizia, col sigillo contro la Battipagliese, si è ripreso la vetta della classifica marcatori con 21 centri e, nel 4-3-1-2 del trainer sannita, agirà alle spalle di Diego Zerillo e Iadaresta, quest’ultimo giustiziere del Sorrento al Progreditur nella prima gara di campionato, quando militava col Marcianise. Con Minichiello in porta, la coppia centrale sarà composta da Colarusso e Pagano con Furno e D’Ascia sulle corsie esterne, mentre il centrocampo sarà affidato ad Aracri, Pirozzolo e Matteo Zerillo. In soldoni, polverizzata la delusione per la mancata vittoria del campionato per via ordinaria, il Torrecuso riparte ancora più convinto di prima. Anche per onorare i sontuosi investimenti della famiglia Rillo, che ad inizio stagione aveva sognato per la sua creatura un’annata da favola e il salto tra i professionisti. Ora è possibile raggiungere lo stesso traguardo con la coda degli spareggi. L’occasione è ghiotta e non va lasciata sfuggire. Memorabile la domenica in cui il 51enne Fulvio, uno dei membri autorevoli della dinastia Rillo, decideva di scendere in campo al fianco del figlio Andrea nella gara vinta 8-0 contro l’Orlandina. Accadeva appena tre mesi fa. Perchè quando una squadra diventa una faccenda di cuore, può succedere anche questo. E il Sorrento? Formazione ancora in alto mare, anche per le possibili defezioni di alcuni under che hanno costretto la società ad integrare nel gruppo i baby della Juniores Vanacore, Vitolo e Malafronte. Sicuro solo il modulo, che Claudio Pirone imposterà nuovamente sul 4-2-3-1 dopo i segnali incoraggianti visti a Frattamaggiore. Non ci sarà Viscido, squalificato, e il suo posto potrebbe essere preso da Lettieri in mediana, il quale agirebbe con Della Ventura. Linea difensiva che potrebbe vedere ancora la coppia Noto-Ferrara, con Gabbiano a destra e Raimondo a sinistra (in porta ballotaggio aperto Lombardo-Di Costanzo). In avanti spazio certamente a Pignatta con Elefante alle spalle e, ai lati, Polichetti e Schiavone. Majella ha recuperato ma giocherà solo se dovesse rendersi nuovamente disponibile uno tra Ferraro e D’Ambrosio (impegnati con le rispettive rappresentative nazionali), recuperi che consentirebbero l’utilizzo di un altro over. Se ne saprà di più domani nella rifinitura.

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