SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. Sono trascorsi diversi giorni dalla fine del mercato, non si può dire che il Sorrento abbia fatto un mercato entusiasmante, ma la speranza è che gli ultimi arrivati, Vitale e Licata, possano dimostrarsi utili alla causa. Non vogliamo ingerire (o infierire) sull’operato della società ma, alle ore 23 del 31 gennaio, è venuto spontaneo chiedersi: “Ma il difensore?”. Eh già, il difensore? Era una priorità rinforzare la retroguardia almeno con un innesto, soprattutto dopo che Raffaele D’Orsi era stato acquistato, si era aggregato al gruppo prima di dover rifare le valigie e tornarsene indietro per una vicenda grottesca di negligenza e semplicismo. Senza voler sollevare polveroni o delegittimare qualche figura societaria, ma è nostro dovere informare i lettori e, da fonti sicure, abbiamo appreso che, proprio verso le battute finali dell’ultima finestra di mercato, al Sorrento è stato proposto il difensore Ramzi Aya. La risposta dei dirigenti costieri è stata un niet, sicuramente avranno avuto le loro motivazioni per non intavolare la trattativa ma, anche alla luce degli svarioni di domenica scorsa contro l’Aversa dove il solo Villagatti ha dovuto cantare e portare la croce, ci chiediamo se sia stata la scelta giusta. Il difensore italo-tunisino è uno dal fisico di un corazziere che, nonostante i suoi 23 anni (quindi ancora giovane), ha disputato grandi stagioni in Prima Divisione con la maglia della Reggiana. Quest’anno, a causa di dissidi con la società emiliana, non è stato impiegato e, per evitare di arrivare ad un braccio di ferro o a un duello rusticano, era il caso che cambiasse aria. Così è stato proposto anche al Sorrento, e non ci risulta neanche che le sue pretese economiche fossero esorbitanti, il perché non ci sia stato un riscontro, continua ad essere un mistero. Ne ha approfittato il Rimini che l’ha portato alla corte di mister Osio, una squadra quella romagnola, inserita nel girone A di Seconda Divisione, e impegnata anch’essa a restare tra i professionisti. La speranza è che il Sorrento non si ritrovi a dover rimpiangere l’assenza di un difensore, sta di fatto che un tassello per rimpinguare il pacchetto arretrato anche al livello numerico, sarebbe stato saggio e opportuno.
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