SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. Inizio di anno desolante, apertosi con la peggiore prestazione casalinga del Sorrento. Ma la sensazione è che, continuando così, non ci si potrà mai rialzare.

Ci può stare una sconfitta, ma non si può tollerare un’assenza ingiustificata in uno scontro diretto contro un’avversaria priva dei suoi giocatori migliori. La Tiger non poteva contare su De Cristofaro e Di Senso, i suoi elementi di maggiore caratura tecnica, eppure è riuscita a violare il “Campo Italia” con una estrema facilità.

Prestazione imbarazzante e partita indecorosa degli uomini di Sosa, ci si dovrebbe solo vergognare di offrire uno spettacolo simile in partite così importanti. Se qualcuno ha mollato, se non si crede più alla salvezza, che ci si facesse da parte, almeno ai tifosi viene evitata questa sofferenza.

Qualcuno ha pensato a loro? Alle loro sensazioni durante la partita, con un Sorrento praticamente impotente, prigioniero dei suoi limiti, schiavo di una inadeguatezza spaventosa. Come è spaventoso guardare al futuro, perché una squadra simile è impresentabile, meglio non fornire più uno scempio così pena l’azzeramento di ogni forma di dignità.

Una vergogna totale, e ciò che fa più male constatare è che si può ancora peggiorare, perché se si è stati tenuti in scacco da una compagine modesta come la Tiger, chissà cosa potrà succedere contro avversarie più attrezzate. Ecco perché, se non si ha l’intenzione di lottare, sarebbe il caso che ci si facesse da parte. Oltre all’ennesimo fatto ridicolo che vede il Sorrento come l’unica squadra al mondo, probabilmente, ad avere un organico che si fermi al centrocampo, si è affrontata la partita senza un briciolo di intensità, di agonismo, di vis pugnandi.

La Tiger, sin dal primo minuto, l’ha messa sul piano fisico, i tigrotti erano decisi negli interventi, sapevano cosa fare, c’era un criterio nella loro manovra. Nel Sorrento, invece, regnava il marasma più totale, si sbagliava l’impossibile, gli appoggi più elementari. Mancava qualità in campo e, aspetto più grave, mancava anche la determinazione. La verità è che mancava proprio il Sorrento, chi sperava che la rivoluzione di dicembre facesse venire fuori una squadra meno esperta ma più combattiva e sbarazzina è rimasto ampiamente deluso.

E, ripetiamo, è difficile fare peggio di così ma possibile, perché chi si fa umiliare in casa dalla Tiger, può arrivare a fare cose peggiori. Abbiamo anche aperto la questione relativa all’organico mutilato con l’assenza del reparto offensivo, del resto qual è l’attacco? Chi sono gli attaccanti? Majella e poi? Pignatta dopo pochi minuti ha dato forfait ed è uscito dal campo, al suo posto è entrato un esterno, tra l’altro giovanissimo e ancora acerbo seppur molto volitivo, come Simeri.

Che l’organico si fosse decisamente immiserito (e non di poco) dopo la diaspora di dicembre, era un dato incontrovertibile, ma che venisse fuori una squadra da Eccellenza, inquieta molto. È desolante apprendere come stia venendo sempre più meno la passione della gente, ma chi è disposto a metterci la faccia e a rispondere di tutto questo? È ora di dire basta, qui o si lotta o si va via. Non c’è alternativa.

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