SERVIZIO DI MAURIZIO LONGHI. Il Sorrento è arrivato alla pausa natalizia facendo registrare solo una vittoria in trasferta, poi una collezione infinita di sconfitte, alcune indecorose mentre altre un tantino più dignitose. Come quest’ultima in casa dell’Hinterreggio ma, da ora in poi, andare a vedere come si perde diventa un esercizio ancora più umiliante, bisognerà provare a fare qualcosina in più. È vero che quando si attraversano anni bui, non si sa mai cosa ci si aspetta ma, dinanzi a tutte queste mortificazioni, chi ha veramente a cuore l’onore della maglia costiera, si dovrebbe ribellare. Quindi, se non ci si ribella provando ad invertire la tendenza significa che, tutto sommato, a qualcuno sta bene che si vada avanti così, con buona pace di quei tifosi che, seppur non numerosi, vanno rispettati. Sarebbe superfluo aggiungere altro, si correrebbe il rischio di rincarare la dose e non ne vale la pena. Relativamente alla trasferta in terra calabrese, si è stati giustiziati quando mancavano una manciata di minuti alla fine, nell’ultimissima parte di gara, bastava resistere un altro po’ e si sarebbe tornati a casa con un punto prezioso. E, magari, staremmo qui a lodare un Sorrento combattivo e coriaceo, capace di impattare su un campo di patate nonostante sia completamente un’altra squadra rispetto a quella che aveva battuto la Frattese in casa. Il nostro commento non deve essere condizionato troppo dai risultati anche perché, da settembre a questa parte, solo per due ore alla settimana si è pensato ai risultati, per il resto a tutt’altro. Guardando l’attuale classifica, ci viene da fare una constatazione: dietro le due favorite Akragas e Torrecuso, c’è il Rende, una squadra che, alla seconda giornata di campionato, è stata nettamente battuta dal Sorrento in quel di Via Califano. E ai rossoneri mancavano quelle pedine importanti che poi si sarebbero aggregate al gruppo prima che, ad inizio dicembre, si sfasciasse totalmente. Andando avanti per ipotesi, può essere che quei giocatori, non avendo ancora piena coscienza delle vere difficoltà, dimostrarono di non inferiori ad un’avversaria che, dopo pochi mesi, ci ritroviamo sul podio della classifica. Vuoi vedere che, senza i soliti problemi, ci saremmo potuti ritrovare il Sorrento così in alto invece di ritrovarcene uno impantanato nei bassifondi della classifica? Dire sempre che è un’annata storta può stancare, perché lo si diceva due anni fa, lo si è detto l’anno scorso, sentirselo ripetere per il terzo anno consecutivo può davvero snervare. Il livello di frustrazione sale sempre di più, sia ben chiaro, se finora sono stati ottenuti solo tre punti in trasferta, la responsabilità non è solo del contesto, ma anche di chi è sceso in campo. A volte, basta anche un po’ di fortuna per far alzare il morale: contro l’Hinterreggio mancava poco per strappare un pareggio, un punto in più in classifica non avrebbe cambiato molto ma, almeno, avrebbe dato maggiore consapevolezza al Sorrento, specialmente dopo la rivoluzione di dicembre. Alla prossima trasferta, sarebbe scesa in campo una squadra più libera mentalmente, invece, questo tabù rischia di alimentare dei fantasmi che, solo con un diverso rendimento esterno, verrebbero esorcizzati. Basta anche un pizzico di buona sorte per non aggravare una situazione, comunque non resta che essere fiduciosi nel lavoro di mister Sosa e nella volontà, nell’abnegazione e nell’attaccamento alla causa di questi ragazzi. Auguri a tutti!

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