SERVIZIO DI MAURIZIO LONGHI. Complimenti a questi ragazzi! Merita un plauso il Sorrento imbottito di giovani che ha imbrigliato l’Agropoli in rampa di lancio verso il primato. Questa è la dimostrazione che giocatori seri, anche se giovani, possono fare grandi cose e possono fare a meno di “anziani” non degni di indossare la casacca rossonera. In attacco è stato schierato addirittura Roberto Esposito prima punta, e lui ha risposto alla grande con una gara generosa e di sacrificio, tanto da farsi attenzionare da qualche osservatore presente al campo. Era l’unica soluzione per mister Chiancone, perché dopo dicembre, il reparto offensivo è stato totalmente depauperato, sono partiti signor giocatori come Vitale, Caraccio e Maio, bravi ragazzi oltre ad aver dimostrato di poter fare la differenza, e non è arrivato nessuno a sostituirli, a parte uno dall’Eccellenza. Pignatta, purtroppo, è costantemente alle prese con problemi fisici, la speranza è che possa ritornare disponibile quanto prima e mettersi al servizio dell’allenatore.

 Per questo Sorrento improntato alla linea verde, non era facile reagire dopo essere passato in svantaggio dopo pochissimi minuti per un pasticcio difensivo. Si paventava una goleada da parte dei cilentani, invece, subito Lombardo si era alzato e, pur essendo visibilmente stizzito, ha incitato i compagni di squadra. Un comportamento da leader del guardiano dei pali rossonero. Per tutta la prima frazione di gara, l’Agropoli ha amministrato il gol di vantaggio tenendo la palla il più possibile lontana dalla porta di Maiellaro, non sfruttando una ghiottissima ripartenza in cui, pur in cinque contro due, il Sorrento s’è salvato neutralizzando Canotto. Nei costieri, brillava soprattutto la verve di Schiavone che impressionava anche chi era venuto da Agropoli. Dopo i primi 45′, gli ospiti potevano sembrare padroni del match ma si sapeva che il risultato era ancora in bilico.

Così, proprio quel Schiavone, fattosi già notare per intraprendenza, ha confezionato una gemma da applausi battendo Maiellaro ad inizio ripresa facendo esplodere di gioia i pochi tifosi presenti al “Campo Italia”. Che impatto di questo giocatore con la nuova realtà. Sta vivendo un momento d’oro e, dopo aver pareggiato a Rende, si è ripetuto contro l’Agropoli imponendosi subito all’attenzione dei molti. È un ’95 ma gioca con la disinvoltura di un veterano, non ha paura di puntare l’uomo, sa come piantarlo seminando il panico nelle aree di rigore avversarie. Chissà se Chiancone non abbia disegnato così la squadra in modo da sfruttare l’unico punto debole dei cilentani (se così possiamo chiamarlo), in basso a destra, come ci aveva anticipato il collega Sergio Vessicchio, intervistato da noi prima del match. Un punto meritatissimo da parte del Sorrento, risultato giustissimo, sebbene nei minuti finali si sia tremato soprattutto per l’occasione capitata sui piedi di Capozzoli su cui Lombardo è stato prodigioso. Il portierone rossonero si è erto a protagonista di questo pareggio, non che sia stato impegnato tantissimo, ma ha messo davvero il suo marchio sulla sfida.

Contro Rende e Agropoli, si pensava a due ko annunciati, invece, il Sorrento ha arginato entrambe sostenuto dalla forza di recuperare dopo essere passato sotto. Lì dove non arriva la qualità, arriva l’agonismo, e questa squadra ne ha da vendere. Forse, come ha sottolineato anche Chiancone, dovrebbe pensare anche a non accontentarsi sfruttando i momenti positivi per stendere chi si trova di fronte. Anche il centrale Ferrara, che abbiamo sentito la settimana scorsa, ci ha confermato che a Rende c’è stata un po’ di paura di vincere. Tutto normale per una squadra giovane e chissà che, partendo dai pareggi contro le big, non si arrivi alle vittorie attraverso un processo di consapevolezza. Sul piano del morale, questi due pareggi sono grasso che cola. La classifica non è che sia cambiata molto, paradossalmente sarebbe stato meglio una sconfitta e una vittoria e tre punti in tasca, ma perdere a Rende avrebbe fatto parlare di crisi infinita, vincere lì e perdere in casa avrebbe fatto parlare di passo avanti e passo indietro. Quindi, impattare contro entrambe, ha reso il Sorrento consapevole dei propri mezzi e capace di poter tenere testa a chiunque. La strada per la salvezza è ancora lunga ma questa appena tracciata è sicuramente quella giusta, purché ai pareggi si facciano seguire le vittorie, magari negli scontri diretti, quando i punti valgono doppio.

Ci sarebbe da aggiungere altro che non riguarda il campo ma, per il momento, è meglio soprassedere e non foraggiare le meschinità. In alcuni frangenti, si preferisce far finta di niente e dormire, ma non svegliate il can che dorme….

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