(Maurizio Longhi per TuttoSorrento.com). Anche lui è andato a segno nella vittoria di domenica scorsa. Nel colpo corsaro in un campo difficile. Tre punti che hanno ridato slancio e fiducia al Sorrento, tre punti che sono stati un balsamo per la classifica, tre punti su cui ha inciso anche lui con la griffe finale. Il rossonero a cui si fa riferimento è Luigi Canotto, uno dei giovanissimi che sta sciorinando un potenziale tecnico sbalorditivo. Al talento di Rossano Calabro chiediamo cosa la squadra ha messo in campo per espugnare Santa Croce sull’Arno: “Il mister ci ha dato una carica importante. C’erano assenze pesanti, ma siamo scesi in campo con la grinta e la cattiveria che occorrevano. Siamo arrivati in Toscana tutti uniti, convinti di potercela fare e, anche attraverso il bel gioco, siamo riusciti ad imporci in un campo difficile contro una squadra che stava meglio di noi. Sapevamo di dover vincere a tutti i costi, quindi, c’era anche un pizzico di paura di quando sai che se non conquisti i tre punti la situazione può solo peggiorare, ma ripeto, siamo andati in campo consapevoli della nostra forza e abbiamo portato a casa una vittoria meritata”. Mister Simonelli ha subito brindato al primo successo sulla panchina costiera. Un rientro col botto. Ma ci preme sapere dalla voce di un giovane come Canotto, la differenza tra il tecnico attuale e quello che l’ha preceduto: “Premettendo che entrambi sono molto preparati, hanno caratteri molto diversi. Ci tengo a dire che Chiappino ci ha dato davvero tanto, parla spesso con i giovani e questo è un aspetto molto ma molto importante, almeno per quanto riguarda il mio punto di vista. Simonelli, invece, parla a tutta la squadra trasmettendoci una grinta immensa, non che Chiappino non lo facesse, anzi, però il nuovo allenatore è anche più colorito nei modi, come è successo prima della gara con il Tuttocuoio quando ci ha detto: “Uagliù amma vencer”. Canotto ha una buona media realizzativa, è quasi sempre subentrato a partita in corso ma i suoi spazi li ha sfruttati alla grande totalizzando quattro reti più prestazioni superlative. Ci viene in mente quella di Foggia in cui, schierato da prima punta, non andò a segno ma mise lo zampino su entrambe le reti svariando, inoltre, su tutto il fronte offensivo dando verve e imprevedibilità alla manovra. La domanda è se prediliga un ruolo che esalti le sue caratteristiche: “A Siena giocavo da seconda punta, e facevo gli stessi movimenti di Foggia. Sono uno che attacca la profondità e si crea gli spazi, diciamo che nei campi larghi potrei tranquillamente ricoprire una posizione più avanzata, mentre in terreni di gioco un po’ più stretti come il nostro, penso che la soluzione migliore sia quella di partire esterno in modo da avere più libertà di gioco senza un raggio d’azione ridotto”. Tornando al Sorrento, bisogna dire che una rondine non fa primavera. Una vittoria, per quanto salutare e auspicata, non risolve tutti i problemi, quindi, qualsiasi forma di celebrazione sarebbe fuori luogo. E poi questa ventata di freschezza verrebbe vanificata steccando il prossimo impegno casalingo. È d’accordo anche il giovanissimo talento rossonero: “Dobbiamo conquistare quanti più punti possibili per arrivare al giro di boa in una buona posizione di classifica, quindi, già a partire dalla gara con il Messina l’obiettivo deve essere la vittoria. È arrivato il momento di dare continuità, lo sappiamo bene. Quando i risultati non arrivavano, non riuscivamo ad individuarne i motivi. Chissà qualcuno dall’esterno che avrà pensato, che fossimo una squadra di poco valore, invece, siamo un grande collettivo, ne sono convinto e, tutti insieme, potremo toglierci grandi soddisfazioni. Già subito dopo la partita del “Libero Masini”, la nostra attenzione era rivolta a domenica, infatti siamo concentrati esclusivamente a battere la compagine siciliana”.
MAURIZIO LONGHI PER TUTTOSORRENTO.COM
FOTO DI SPORTINPENISOLA

Commenti

commenti