SERVIZIO DI STEFANO SICA

A giugno del prossimo anno convolerà a nozze con la sua compagna di sempre, la splendida Antonia. Chissà se per Rosario De Rosa, il jolly buono per tutti i ruoli e tutte le stagioni, il 2016 non sarà un anno indimenticabile. Mercoledì scorso la firma sul contratto che rinnova un altro legame, quello con il FC Sorrento. E una nuova avventura pronta per essere vissuta fino in fondo nonostante le sirene del Città di Nocera che ha tentato fino all’ultimo di strapparlo ai costieri. Inutilmente, perché fertile ed empatico è il suo rapporto con la Penisola e il patron rossonero Franco Giglio. “Parlando spesso con mister Turi si era affrontato l’argomento rinnovo – ricorda l’ex mediano di Pianura e Pomigliano -. Ma a volte certe strategie possono cambiare da un momento all’altro. Con la firma il sogno è diventato realtà. Volevo restare con tutto il cuore perché conosco bene il progetto lungimirante di questa società, superiore persino a quello di club di categoria superiore, e del presidente Giglio, una persona che è mossa da una passione sconfinata”.

Lo abbiamo rimarcato più volte: nell’ultima stagione hai interpretato più ruoli con grande puntualità pur essendo un incontrista classico.
“Sì. Ho giocato in un centrocampo a due e anche come mezzala, sia a destra sia a sinistra. E poi ho fatto anche il terzino destro, un ruolo che avevo già interpretato alla Viribus e che non mi ha creato problemi. Mister Turi vuole un esterno che abbia gamba e corsa. E che spinga molto. Con questi compiti non è stato difficile per me adattarmi e alla fine ho fatto anche quattro gol, play-off compresi”.

La rosa è in fase di definizione: inutile dire che siete condannati a vincere, specie se si dovesse disputare davvero l’Eccellenza.
“Ne siamo consapevoli. Ma anche l’anno scorso avevamo un organico di grande qualità. Purtroppo abbiamo perso qualche punto di troppo esclusivamente per colpa nostra in gare che avremmo dovuto chiudere prima. In Eccellenza sono fame e personalità a fare la differenza. Conoscendo già questo campionato, per me non è stata una novità anche se arrivavo dalla D. In certi ambienti e certi campi può capitare di perdere gli stimoli, ma senza personalità non si va da nessuna parte. Ecco, quest’anno bisognerà fare tesoro degli errori commessi”.

Quest’anno porterete in giro per la Campania il nome di Sorrento sulle vostre maglie rossonere: un motivo ulteriore per dare qualcosa in più.
“Infatti questo dovrà aumentare il nostro senso di responsabilità. Per noi sarà un onore e uno stimolo per dare il massimo. Non possiamo sbagliare, adesso tocca davvero a noi”.

Ti sei allenato da solo in questo periodo?
“Molto, in pratica non ho mai staccato”.

Come dicevamo in apertura, il 2016 potrebbe essere per te un anno da raccontare ai tuoi figli.
“Campionato, Coppa e matrimonio in estate. Un triplete da sogno. Io ci credo…”.

Commenti

commenti