SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI.  Ci ha tratti in inganno, ma non è colpa sua, bensì del sottoscritto. Tra questa transumanza di giocatori, non è difficile fare confusione, soprattutto in casi di omonimia. Quando il nome di Simeri è stato associato al Sorrento tra gli ultimi colpi effettuati per rinforzare la rosa, si è pensato a ciò che era successo lo scorso anno quando il diesse, Marcello Pitino voleva tesserare Simone Simeri prima che, nel pre-campionato, subisse un grave infortunio. Tutto faceva pensare ad un ritorno di fiamma ricollegando il suo nome a quello del Sorrento senza sapere che avesse un fratello, Armando del ’96. Infatti, è proprio lui, Armando, uno dei volti nuovi aggregatisi al gruppo di mister Sosa. Il quale, impressionato probabilmente dal suo impegno, gli ha conferito fiducia schierandolo dal primo minuto contro il Montalto, una partita da dimenticare per la squadra ma non per lui. Così ci facciamo raccontare se è soddisfatto della sua prestazione (durata 53′) e le emozioni del debutto in questa categoria: “Penso sia andata benissimo la mia partita, considerando che l’anno scorso giocavo con la Juniores della Sibilla Bacoli, facendo registrare quattro presenza in Eccellenza con la Prima squadra, il fatto di giocare in serie D è quasi un sogno. Sono certo di aver dato tutto me stesso come farò ancora, e il mister mi ha incoraggiato a fine gara dicendo che non ho giocato male”. Dalla voce, si sente che è un po’ in soggezione a rilasciare le interviste ma non si tira indietro, sperando che non lo faccia anche nel caso gli si dovesse presentare l’occasione di regalare una gioia ai tifosi rossoneri. Appare convinto dei propri mezzi e, consapevole di come questa esperienza possa essere una vetrina o un volano, vorrebbe spaccare il mondo: “Mi piace molto dribblare, sono un destro che preferisce giocare a sinistra per rientrare e provare la conclusione. Ai tifosi posso garantire il massimo impegno dando il mio contributo con grande dedizione e sacrificio. Spero di riuscire anche a realizzare gol importanti”. Intanto il Sorrento non ne è riuscito a segnare neanche uno per piegare il Montalto Uffugo. Cos’è mancato in tal senso e cosa bisogna fare per essere più incisivi? “Non so quale possa essere la soluzione ideale e se, magari, si stia pensando di cambiare formazione. Sta di fatto che le occasioni le abbiamo create ma non siamo riusciti a sfruttarle. Dobbiamo migliorare in questo e speriamo di farlo già da subito”. Il giovanissimo Armando Simeri, ha rotto il ghiaccio partendo dal primo minuto, ma sicuramente si aspetta qualcos’altro da lui, e ci facciamo dire cosa: “Che il mister mi dia ancora fiducia a livello personale, mettendocela tutta per ripagarlo con una buonissima prestazione. Mentre la squadra ha le carte in regola per riprendersi perché non meritiamo di stare così in basso”. La classifica è allarmante, sulla carta il Sorrento dovrebbe stare molto più in alto, invece, è incappato in una serie di battute d’arresto che ne hanno pregiudicato il cammino e il morale. L’esterno offensivo vede il lato positivo: “Sono convinto del nostro valore. L’organico è composto da tanti giovani che il mister tiene in seria considerazione, questo è molto importante per noi. Poi ci sono gli esperti che ci potranno dare una mano nel nostro processo di crescita”. Non ci sono solo giovani in questo Sorrento, ma anche veterani di un certo spessore per la categoria. La società è intervenuta per dotare l’organico di altri elementi navigati, chiediamo ad uno dei tanti under che atteggiamento adottano verso di loro: “Ci danno dei consigli, non ci giudicano male per la nostra giovane età. Sappiamo che sono dalla nostra parte ma soprattutto dalla parte del Sorrento”. Il pari contro la squadra allenata da Marco Nappi, oltre all’amaro in bocca, ha spazientito qualche tifoso. L’ingresso gratuito allo stadio e la presentazione del nuovo presidente, tra l’altro presente al match, si pensava che fossero fattori capaci di conferire maggiori motivazioni alla squadra che, invece, ha deluso profondamente da questo punto di vista. Ci facciamo dire da uno dei nuovi che aria tirava, negli spogliatoi, al termine di una gara che ha visto il Sorrento opaco e sottotono: “C’era chi stava male e chi vedeva il bicchiere mezzo pieno per aver conquistato almeno un punto dopo tre sconfitte consecutive. La classifica si è mossa un po’ e ora speriamo di risalire posizioni”.

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