SERVIZIO DI STEFANO SICA (FOTO DI ROSARIO CRISCUOLO)

Doveva essere poco più di una sgambata per il Fc Sorrento e così è stato. I rossoneri calano la manita col “Sorrento calcio” e allungano a +4 sul Città di Nocera, sconfitto a Eboli. Partita mai in discussione, sebbene i costieri abbiano giocato un primo tempo più sottoritmo pur producendo diverse palle-gol. Giovanni Ferraro non opera sconvolgimenti alla prima sulla panchina rossonera: confermato il 4-3-3, quasi sempre utilizzato da Mario Turi, con Russo in porta, da destra a sinistra Sozio, Arpino, Scognamiglio e De Gregorio. In mediana Maisto detta il gioco con Temponi e De Rosa ai lati, davanti spetta come sempre a Gargiulo aprire la difesa supportato da Vitale e Scarpa. Proprio Vitale apre le danze colpendo la traversa con un bel colpo di testa prima che Scarpa pennelli un traversone che trova Temponi pronto all’assist con una bella inzuccata, ma non c’è nessun rossonero lesto nel colpire. Viene annullato un gol a De Rosa che aveva ricevuto palla da Gargiulo, pescato in off-side, mentre un altro colpo di testa dell’attaccante massese si spegne di un soffio a lato. In campo c’è solo il Fc anche se i ritmi non sono altissimi e manca la cattiveria giusta per far male negli ultimi 10 metri. Il gap tecnico è, però, talmente evidente da indurre gli ospiti ad interventi durissimi, spesso anche volontari e che qualche volta diventano una vera e propria caccia all’uomo. Uno dei più esagitati è Vangone, che becca il giallo dopo due entrate molto cattive, ma sono diversi i giocatori ospiti ad usare maniere sbrigative. Tuttavia il Fc passa con un eurogol di Vitale che trova Imbimbo fuori dai pali (15′) e lo beffa con un pallonetto teso da grande distanza. Un numero di prestigio lo fa anche Gargiulo che, in semirovesciata, manda il pallone a fare la barba al palo su servizio di De Rosa. In precedenza ci avevano provato Maisto dalla distanza e Arpino con un’inzuccata di giustezza, entrambi senza inquadrare la porta. Vitale continua nel suo show personale e prima confeziona una fiondata che termina sul fondo, poi prova il tacco, su assistenza di Temponi, ma la deviazione di un difensore vanifica la giocata. Chiusura con Gargiulo che si beve Imbimbo ma non prende lo specchio.

Ripresa che si apre sostanzialmente col raddoppio griffato Arpino (52′): l’ex Vico sfrutta una punizione dal lato opposto di Scarpa e incorna di prepotenza lasciando secco Imbimbo. Al 60′ il Fc cala il tris grazie a Vitale che, servito alla perfezione da Temponi, polverizza il numero uno di Omar Vecchione (poi allontanato dalla panchina per proteste) con un sontuoso diagonale. Per Ciccio-gol, undicesima rete stagionale e vetta solitaria della classifica marcatori. Gli ospiti, che già nel primo tempo avevano superato raramente la propria metà campo, implodono visibilmente, anche da un un punto di vista atletico. E scaricano con fallacci e tackle rumorosi tutta la loro frustrazione. Due punizioni di Tiziano Marano si perdono alte e il “fu Sorrento” è tutto lì. Nel frattempo, Scarpa trasforma un penalty (75′) concesso per fallo di Genovese su Gargiulo, poco dopo il giovane Esposito, entrato al posto di Temponi, tenta una conclusione che finisce a lato. Quindi Vitale supera in scioltezza Imbimbo ma il suo pallonetto termina alto davvero di poco. E all’85’ Gargiulo serve la manita capitalizzando al massimo un assist in retropassaggio di Scarpa e fulminando Imbimbo a pochi passi dalla sua porta. Lo stesso Scarpa “telefona” una punizione per Imbimbo e poi taglia un bel pallone per Gargiulo che si vede agguantare il tiro dal portiere. Nel corso della ripresa, erano entrati Serrapica per Maisto e Terminiello per De Rosa. Finisce 5-0 al termine di una sfida fin troppo facile per i rossoneri (guai a chiamarlo derby, per evidenti ragioni di appartenenza territoriale di cui solo la squadra di Ferraro è portatrice) e già chiusa alla vigilia. La corsa del FC Sorrento riprende, quindi, in scioltezza dopo il pari di Palma. Ad Eboli cade il Città di Nocera e sugli spalti si festeggia. Tuttavia di acqua sotto i ponti ne passerà ancora tanta.

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