SERVIZIO DI STEFANO SICA

Tris del Fc Sorrento al malcapitato Castel San Giorgio e distacco che resta di due lunghezze sul Città di Nocera, vittorioso in casa con la Palmese 4-1. Gara che tuttavia è rimasta in bilico fino all’86’, quando Temponi ha chiuso i giochi con la perla del raddoppio. Alla prima in casa del girone di ritorno, mister Ferraro conferma il solito 4-3-3 e, per 10/11, la formazione che aveva sbancato Teggiano col solo inserimento di Maury per Arpino. Col belga, in difesa, c’è Scognamiglio, con Vanin e De Gregorio sulle fasce. In porta si vede Santaniello e in mediana il trio Serrapica-Esposito-Temponi, tridente affidato ai piedi di Scarpa, Vitale e Del Sorbo.

Neanche il tempo di scaldare i motori che Del Sorbo si fa neutralizzare una bella conclusione da Cesarano, ma l’occasione più ghiotta capita agli ospiti quando Santaniello fa il miracolo su Squitieri, che aveva incornato alla perfezione sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Poi inizia il monologo rossonero, finalizzato dal diagonale vincente di Vitale al 12′. Il cross dalla sinistra era stato di Scarpa che non aveva trovato ostacoli in Giordano. Il Castel San Giorgio accusa il colpo e non riesce a proporre trame offensive apprezzabili, pur interpretando a volte la fase difensiva con grande diligenza. Questo perché, se da un lato i costieri fanno la partita e creano tanto, da un altro cadono spesso nell’applicazione rossoblù del fuorigioco, portata avanti senza soluzione di continuità persino con una difesa a cinque (3-5-2 lo schieramento ospite). Viene annullato un gol per off-side a Del Sorbo, che poi sciupa la più facile delle occasioni cercando di mirare troppo l’angolino a Cesarano battuto: il traversone, ancora una volta, era stato di Scarpa, inzuccata fuori misura. Un errore da matita blu. A sinistra, il fantasista di Torre Annunziata fa quello che vuole, ma i compagni non raccolgono cotanta generosità. Un primo cross non trova gambe amiche, un secondo pesca invece la testa di Del Sorbo che manda alto. In sostanza, tra imprecisione, mancanza di cinismo e un pizzico di sfortuna, il Sorrento proprio non riesce a chiuderla questa partita. Poi ci si mette anche il bel pomeriggio del numero uno rossoblù, che ipnotizza una incornata nell’area piccola di Scarpa, assistito nella circostanza da Vitale che poco prima aveva sfiorato il bersaglio. In chiusura è ancora Del Sorbo a doversi mangiare le mani perché si lascia beffare da Cesarano dopo essersi involato da solo verso la sua porta. In pratica, in un Castel San Giorgio quasi inesistente, è il suo portiere il migliore in campo.

La ripresa si apre con una bordata fuori misura di Squitieri, lo stesso che aveva messo paura ai rossoneri proprio ad inizio match. Il copione, però, non cambia di una virgola: dopo la prima chance concessa agli avversari, è il momento di affondare la lama. La semirovesciata di Maury (cross di Vanin) è pregevole ma viene rintuzzata in angolo, poi lo stesso belga va in rete ma l’arbitro, il salernitano D’Urso, aveva fermato il gioco per un fallo di Del Sorbo sul portiere. E’ ancora Cesarano-time quando prima a Vitale e poi a Del Sorbo manca la freddezza giusta per battere a rete e mettere in ghiaccio la gara. Si capisce che è una giornataccia soprattutto per Del Sorbo quando un colpo di testa nell’area piccola (cross, manco a dirlo, di Scarpa) finisce incredibilmente alto. Insomma, il Sorrento è troppo sciupone e questo aumenta ansie ed irritazioni in chi sta in tribuna perché, si teme, la beffa in casi simili può arrivare da un momento all’altro. A questo va aggiunta la temperatura che avvia a farsi sempre più rigida stimolando i malcelati disagi degli spettatori presenti sulle gradinate. Gargiulo, che aveva rilevato Vitale una dozzina di minuti prima, si unisce alla compagnia dei dissipatori quando il suo piattone a colpo sicuro termina a lato alla sinistra di Cesarano. In questo caso, comunque, l’attaccante di Massa aveva vinto un bel contrasto con Giordano. Sozio, subentrato ad Esposito, va a fare la mezz’ala destra con Serrapica smistato in regia. E proprio il ragazzo scuola Aversa Normanna confeziona dalla destra l’assist del raddoppio: sulla sua imbeccata si avventa Temponi (86′) che spara una fucilata di mancino che non lascia scampo a Cesarano. Palla all’incrocio e pratica archiviata. Per il Sorrento è una liberazione ma per il “ministro” l’occasione è gradita per la standing ovation: Ferraro lo richiama in panchina per far spazio a Maisto. La difesa rossoblù è in libera dormita e Scognamiglio cala il tris (91′) con un facile colpo di testa (punizione dalla destra di Scarpa) che fredda Cesarano. Quindi l’ex Gennaro Ferrara (buona la sua performance come leader del pacchetto difensivo) manda una punizione a lato.

Il Sorrento vince così un’altra gara chiusa alla vigilia dal pronostico, ma sotto porta si è sprecato troppo prima di assicurarsi il raddoppio risolutivo. Una carenza di freddezza che contrasta con la crescita dal punto di vista dell’applicazione di certi dettami tattici imposti da Ferraro. Ci sarà tempo per aggiustare la mira e riflettere sugli errori di mentalità. Nel frattempo, la vetta ha un solo padrone. Ed è questo ciò che conta.

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