Fulvio CasconeSi è toccato il fondo con una prestazione indecorosa, un baratro si apre sotto i piedi di Chiappino per l’ennesima figuraccia sul terreno di casa, definirlo tale è un eufemismo considerato che in sette partite le avversarie lo violano cinque volte. Mai così male il Sorrento allo stadio Italia in questa stagione, al pettine emergono tutti i nodi evidenziati in passato, lacune che per un motivo incomprensibile non si riescono ad eliminare. Vengono meno anche i calciatori più rappresentativi, che dovrebbero aiutare i compagni ad uscire da un vicolo cieco. In ombra gli esterni offensivi, e quando mancano all’appello è davvero notte fonda. Una involuzione inattesa, latita il gioco, sotto nel punteggio riescono a collezionare soltanto angoli (8-0) senza calciare mai nello specchio per una supremazia territoriale sterile. Il nuovo acquisto Pisani, lanciato nella mischia per necessità, appare spaesato in un contesto di una bruttezza esasperante. A nulla è valso il ritiro, i giocatori sono in balia di se stessi, incapaci di reagire a una situazione francamente compromessa. L’allenatore nel grigiore generale a venti minuti dalla fine tenta il tutto per tutto, con delle sostituzioni che non sortiscono alcun effetto concreto. Il solito nervosismo assale i veterani, un pessimo esempio per le giovani leve, nel finale capitan Danucci e Chiappino prendono anzitempo la via degli spogliatoi.
Il presidente Durante, in cabina radio per tutto il secondo tempo, esce sconsolato e non nasconde la delusione per una squadra a pezzi. A questo punto occorre dare una scossa, con una decisione sofferta ma necessaria per il bene del Sorrento.
Il Martina ben messo in campo chiude tutti i varchi con accenni di pressing sul portatore di palla davanti l’area rossonera, vince con tre tiri in porta, tanto per cambiare in contropiede come è accaduto a Foggia. Nonostante un portiere insicuro, il peggiore visto quest’anno, porta a casa l’intera posta e, particolare non trascurabile, sorpassa i rossoneri in classifica ed espugna per la prima volta nella storia lo stadio Italia.
In attacco gli uomini sono contati: assenti Catania e Chinellato per squalifica, Musetti in fase di recupero, ai tarantini si concedono anche gli infortunati Benci, Esposito, Pantano.

I padroni di casa partono forte e dopo appena trenta secondi su un traversone di Imparato il colpo di testa in avvitamento di Coppola termina un metro dal palo. Rispondono i pugliesi al 4’con una punizione potente dai venticinque metri di Gai sul palo lontano, Polizzi ci arriva e para in due tempi. Al 7’ incursione da brividi di Ilari, la difesa chiude in affanno. Al 9’ lo scambio Coppola–Improta trova la conclusione del centravanti sul primo palo facile preda dell’estremo. Al 13’ su un cross di Maiorino non approfittano Coppola e Improta di una uscita a farfalle del portiere. Al 32’ il tiro di Canotto è respinto male da Modesti, il tap-in da due metri Improta lo indirizza proprio addosso al numero uno tarantino. Gol annullato al 39’ ai rossoneri, su una punizione di Maiorino rovesciata in bello stile di Improta, Modesti respinge corto, Canotto arriva in corsa e realizza ma in fuorigioco. Sul rovesciamento Bozzi impegna severamente Polizzi.

La ripresa si apre con la rete ospite, De Lucia anticipa Improta e serve Gai che innesca il contropiede con un lancio lungo a beneficio di Bozzi, l’assist al centro è per il solitario Aperi per il vantaggio. La reazione blanda della squadra lascia intendere lo stato psicologico in cui si ritrova, nessuno spunto degno di nota è un chiaro segnale di inconsistenza latente. Dopo dieci minuti Coulibaly prende il posto di Imparato e si piazza al centro della difesa, Pisani ritorna al ruolo naturale di laterale destro basso. Proprio il neo acquisto dopo sessanta secondi su un angolo sfiora di testa da buona posizione, però non riesce a far male. Al 68’ Chiappino tenta di allargare il gioco e inserisce Saudant sulla sinistra per Lettieri. Sessanta secondi e sugli sviluppi di un corner si accende una gigantesca mischia in area ospite per una uscita a vuoto di Modesti, diverse le conclusioni senza centrare il bersaglio. Al 78’ la disperazione suggerisce Chiappino l’esordio dell’esterno offensivo Parodi, formazione a trazione anteriore decisamente sbilanciata. L’ultima emozione all’ 87’, cross di Caldore per Pisani lasciato solo nei sedici metri, il tiro attraversa lo specchio della porta senza che nessun compagno riesca a metterla nel sacco.
Mentre nelle altre esibizioni il Sorrento lascia il campo a testa alta per il buon calcio espresso, in questo caso non merita alcuna discolpa, troppo brutto per essere vero.

IL TABELLINO con i VOTI

SORRENTO: (4-3-3): Polizzi 6; Imparato 5 (dal 16’ s.t. Coulibaly 5), Pisani 5.5, Villagatti 6, Caldore 5; Lettieri 5.5 (dal 23’ s.t. Soudant 5), Danucci 5, Coppola 6.5; Canotto 5.5 (dal 33’ s.t. Parodi s.v.), Improta 5, Maiorino 5. A disp: Miranda, Cavallaro, Lalli, Margarita. All: Chiappino 5

MARTINA (3-4-1-2): Modesti 5; Nucera 6, De Lucia 5.5, Nonni 6.5; De Vita 5 (dal 22’ s.t. Dispoto 5), Bilello 5.5 (dal 18’ s.t. Belli 5), Gai 6.5, Salustri 5; Ilardi 6; Belleri 5 (dal 33’ p.t. Aperi 7), Bozzi 6. A disp: Leuci, Memolla, Casciani, Pinto. All. Cimino (squalificato Bocchini) 6

Arbitro: Fabio Piscopo di Imperia 6.5

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