SERVIZIO DI STEFANO SICA

Rimettere in circolo esaltazione e passione per alimentare un sogno. Sulla scorta di quegli anni d’oro che impreziosirono la storia del Sorrento soprattutto dal 2004 al 2007, prima con una memorabile finale play-off vinta in D contro il Savoia e poi col doppio salto dalla massima serie dilettantistica alla C1. In casa Città di Sorrento sono giorni frenetici per il mercato ma anche per l’impalcatura societaria. La settimana prossima dovrebbe tenersi, infatti, la conferenza stampa di presentazione della neonata società, con la possibile ufficializzazione delle nuove figure che andranno a coprire l’area marketing e l’ufficio stampa. Profili largamente individuati e che saranno resi noti al pubblico insieme al nuovo logo, già disegnato ed approvato in persona dal patron Franco Giglio (non mancherà il riferimento alle cinque losanghe che compongono lo stemma comunale), e magari ad un sito ufficiale di riferimento. Si punterà a coinvolgere nuovamente la città, a farla sentire parte attiva di un progetto di rinascita come una volta, grazie all’impegno diretto di diversi personaggi che avranno cura di pianificare iniziative nel sociale e nelle scuole. Il nuovo Città di Sorrento vuole tornare ad essere protagonista, a rappresentare un’entità viva per chi lo ama e per chi vorrebbe farlo. Ed è anche per questo che Giglio sta studiando una campagna abbonamenti low cost, che recuperi intanto lo zoccolo duro del tifo rossonero e che preveda anche omaggi e gratificazioni per chi cederà alla tentazione di fidelizzarsi a questa nuova avventura. Serietà e programmazione possono essere certamente gli argomenti basilari per provare a riempire da subito le gradinate del campo Italia, il resto potranno mettercelo solo i risultati. In Tribuna centrale, inoltre, sarà prevista un’area hospitality usufruibile prima delle gare e durante l’intervallo. Un modo per avvicinare tifosi ed addetti ai lavori, per rendere accoglienza e familiarità un must di questo nuovo corso.Tutto, insomma, è al vaglio nei minimi dettagli. In chiave mercato proseguono colloqui e sondaggi. Piace l’attaccante Fabio Longo, come peraltro anticipato dal collega Michele Gargiulo su Sportinpenisola. Venti gol, tutti su azione, e la carica di vice capocannoniere del girone con la Frattese, squadra della sua città natale. Turi modellerà il suo dream team su almeno due disegni tattici: il 4-3-3 e il 4-3-1-2. In quest’ottica Longo, che alla corte di Grimaldi ha svolto il ruolo di prima punta nel 4-3-3 tra Celiento e Marotta, sarebbe un elemento assai duttile per il reparto offensivo in quanto capace di disimpegnarsi anche da seconda punta o da esterno. Ma nella rosa nerostellata che ha sfiorato l’accesso ai play-off, gli occhi sono puntati anche su Alessio Bonavolontà, centrocampista classe ’90 che nasce come interno ma che negli ultimi due anni (al Gladiator e a Fratta) è stato posizionato da play davanti alla difesa. Grimaldi lo ha spesso invertito nel ruolo con Claudio Costanzo, anche a partita in corso. E Bonavolontà in questo senso non ha mai deluso le aspettative. Qualche rumor riguarda anche le possibili riconferme. Detto di Rosario De Rosa, l’intenzione del club sarebbe quella di trattenere l’estremo difensore classe ’95 Felice Napolitano, e Giuseppe Sibilli, classe ’96, figlio d’arte. Per una squadra che aspetta il ripescaggio in D, e che aspira a sedersi al tavolo delle grandi nel campionato che verrà, la priorità è quella di inoculare nella rosa almeno 10 under di qualità. Che sono poi quelli che possono spostare davvero gli equilibri in questa categoria al netto dell’apporto degli elementi più esperti. Si vedrà se le idee della dirigenza potranno avere sbocchi importanti già a breve. A tal proposito, occorre ricordare che la cantera rossonera sarà curata ancora dalla dirigenza del FC Sant’Agnello, che continuerà a vivere conservando nome e logo originari.

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