A Sorrento è conosciuto da tutti, ha indossato la casacca rossonera da capitano, ora ritorna nella terra delle Sirene da allenatore. Lo fa in un momento particolare, in cui c’è da riconquistare la gente disillusa dopo anni di umiliazioni. Rileva una squadra prima in classifica a cui deve conferire la mentalità da grande e che, come si dice nel linguaggio ultramoderno, deve stare “sempre sul pezzo”. Il fatto che si sia adagiata dopo la vittoria nel big match contro il Città di Nocera, ha contrariato tutta la dirigenza che ha optato per il cambio di guida tecnica. Non che mister Turi abbia avuto delle responsabilità particolari, anzi, il suo apporto è stato più che positivo ed è giusto che la sua carriera vada avanti perché il suo valore non è in discussione. Ma, in questo preciso momento storico, probabilmente è opportuno affidarsi a chi ha qualche esperienza in più perché, in fondo, in questo FC Sorrento c’è tanta esperienza e un timoniere troppo giovane potrebbe trovarsi a disagio. Domani, alle ore 12, Giovanni Ferraro sarà presentato alla stampa. Dopo la seduta mattutina, il tecnico risponderà alle domande dei giornalisti nella sala stampa del “Campo Italia”. La speranza di tutti i sorrentini è che sia lui l’uomo giusto per traghettare i rossoneri in serie D, del resto questo è l’obiettivo e in classifica non si è messi così male. A Palma Campania si è avvertita la sirena di un campanello d’allarme e si è preferito intervenire perché, in determinate situazioni, bisogna avere il coraggio di assumere delle decisioni, anche se possono apparire impopolari o arrischiate. Il tempo dirà se la scelta di questo ribaltone in panchina si sia rivelata giusta, ma sono tanti i casi di corazzate che, pur guidate bene da allenatori alle prime esperienze, hanno avuto bisogno di timonieri già navigati per superare le acque perigliose di una traversata imprevedibile. A volte, non è detto che un esonero sia una bocciatura, ma ogni tappa ha il suo tempo. Facciamo un esempio e prendiamo il Torrecuso che, qualche anno fa, si contendeva il salto in serie D con il Vico Equense. La forte compagine sannita era guidata da Ciccio Troise, giovane e preparato, ma per condurla all’approdo in quarta serie fu necessaria l’esperienza di uno come Santosuosso. Intanto, mister Troise è arrivato a fare il vice-allenatore in serie A, perché le capacità vengono sempre premiate se si dà al tempo la possibilità di fare il suo corso, ed è ciò che auguriamo anche a mister Turi. Intanto, auguriamo subito buon lavoro a Giovanni Ferraro, per cui la maglia rossonera è una seconda pelle, da giocatore ha vissuto l’ebbrezza di festeggiare a Sorrento, ora è arrivato il tempo di farlo anche da allenatore.

Maurizio Longhi

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