SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. Con lui potremmo parlare di come, calcisticamente, si rinasce con la maglia del Sorrento. Giovanni Ferraro è stato il capitano di quella squadra che andava a vincere ovunque nell’anno della promozione dalla D alla C2. Ma lo contattiamo per chiedergli come ha visto la pirotecnica partita di domenica, con il Sorrento che ha battuto al fotofinish il Roccella. Gara che ha vissuto di tantissime fasi: quella in cui non si sbloccava, un’altra in cui gli ospiti erano ormai convinti di avere in mano tutta la posta in palio, un’altra ancora con un Sorrento rabbioso fino ad azzannare l’avversario procacciandosi l’intero bottino. Al “Campo Italia” c’era proprio mister Ferraro a cui, da addetto ai lavori, chiediamo un commento sulla partita: “Nel primo tempo si vedeva che i giocatori non erano tranquilli mentalmente. Leggo di problemi societari e questo può incidere, perché la domenica si portano in campo anche i disagi di tutta la settimana. Il Sorrento ha un buonissimo organico, con più tranquillità, potrebbe davvero inanellare una serie di risultati utili consecutivi e collocarsi in un’altra posizione di classifica. Del resto, è un campionato molto equilibrato, non ci sono schiacciasassi, con un filotto di vittorie, il Sorrento ha la possibilità di tirarsi fuori dalle secche della bassa classifica perché, ripeto, merita di stare più in alto. Sia perché per un allenatore è importante vedere le partite per una questione di aggiornamento e sia perché sono un tifoso rossonero, ho visto diverse gare casalinghe del Sorrento e si vede che alcuni giocatori non sono tranquilli, ma nello stesso tempo l’organico non è inferiore a nessuno. Questa squadra poteva avere almeno quattro o cinque punti in più, forse il fatto di essere partiti in ritardo ha influito”. Il tecnico vicano elogia il suo collega che siede sulla panchina rossonera per la lettura della sfida: “Credo che i cambi effettuati da mister Sosa siano stati determinanti. Chi è entrato ha cambiato la partita conferendo una marcia in più al Sorrento. Se devo essere sincero, non mi è piaciuto l’atteggiamento dei calciatori che hanno risposto al pubblico. Avranno anche le loro ragioni, però, i tifosi vanno rispettati, non permetterei mai ad un mio giocatore di fare quelle cose. Lo dico perché dall’esterno sono episodi molto brutti da commentare, la risposta migliore la si dà sul campo. Questa è la soddisfazione più bella. Secondo me bisogna fare di tutto per ricucire questo strappo, da un lato c’è da comprendere i tifosi, disillusi dai risultati degli ultimi anni, dall’altro gli stessi non devono alimentare una sorta di disfattismo. Allo stadio si va a tifare per la maglia. Perché si respiri un’aria diversa, c’è bisogno che si lavori sulla tranquillità della squadra nella speranza che trovi un feeling con i tifosi, sono sicuro che mister Sosa, dall’alto del suo carisma, proverà a farlo”. Le varie questioni come la mancata tranquillità evidenziatasi nella prima frazione, la querelle infinita tra giocatori e alcuni tifosi, ci hanno impedito di continuare a commentare la partita. Una vittoria ottenuta nel modo più sofferto ma, paradossalmente, più bello con un carico esplosivo di adrenalina e con una serie infinita di emozioni: “Sul doppio vantaggio, il Roccella pensava di avere la gara in pugno, poi si è materializzata una mia teoria in ambito calcistico. Per me, stare avanti di due gol non può indurre una squadra a rilassarsi perché, basta subirne uno, che il pari è nell’aria. Come se si spostasse l’inerzia della partita, infatti, sull’1-2 il Sorrento si è letteralmente trasformato e l’ha vinta proprio la partita. Ripeto che i cambi hanno fatto la differenza. Benissimo Roberto Esposito, entrato con il piglio giusto mostrandosi subito attivo e propositivo. Anche Maio è subito entrato in partita segnando il gol del 2-2, l’ex Rimini è uno che merita fiducia perché, è reduce da un infortunio, ma si vede che ha tanta voglia di rimettersi in discussione e di rilanciarsi. Pignatta è un giocatore che conferisce ulteriore potenziale al reparto offensivo, lo ricordo dai tempi del Sapri. Poi il 3-2 di Vitale non mi ha sorpreso affatto, conosco bene il giocatore e so che è capace di questi numeri, ha tutto per essere il vero trascinatore di questa squadra. Tra gli under, mi ha colpito molto il terzino Ferraro, ha testa e gamba, penso che potrà fare una buonissima carriera perché non gli manca niente in termini sia di qualità che di spinta. Comunque, tornando un attimo alla partita, il gol vittoria è arrivato a recupero inoltrato, ma dopo il 2-2, il Sorrento ha avuto diverse occasioni per portarsi prima in vantaggio. I giocatori hanno dimostrato che, quando vogliono giocare, possono far male a chiunque e in qualsiasi momento. Ecco perché dico che il modo migliore per rispondere sia alla società che alla tifoseria è giocare sempre con tanto cuore e determinazione”.

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