SERVIZIO DI STEFANO SICA (FOTO DI CARMINE GALANO)

In sala stampa, dopo l’ultima performance del Fc Sorrento nella regular season, fa capolino il coordinatore del club Franco Giglio. E’ tempo di un primo bilancio di questa annata, chiusa con un secondo posto alle spalle del Città di Nocera nonostante un filotto di cinque vittorie consecutive con 18 gol all’attivo e nessuno incassato. Tanti gli argomenti affrontati, a partire dall’accordo tra San Vito Positano e Città di Nocera che ha dirottato il match dal De Sica al 28 settembre 1943 di Scafati.

CONGRATULAZIONI AI MOLOSSI – “A loro faccio i miei complimenti. E’ stata una battaglia aperta per tutto il campionato, anche se dispiace per come è andata. Tuttavia sono rammaricato per alcune cose: abbiamo assistito in questa settimana a un cambio di campo singolare per la loro ultima partita e mi è sembrata una offesa al calcio. Ne va della regolarità di un campionato. In ogni caso voglio scusarmi con chi ama il Sorrento, e ha voluto credere in noi, per non essere arrivati primi. Con loro mi sento debitore. Ma getteremo il cuore oltre l’ostacolo per raggiungere l’obiettivo della D”.

SULLA QUERELLE CON ALBERTO NEGRI – “Parlarne sarebbe fuori luogo, anche perché da parte di Negri si è trattato di sfoghi personali. Sono questioni interne alla società, quindi meglio concentrarci su altro”.

PROBLEMI AMBIENTALI – “Mi ero illuso di ricreare qui una certa atmosfera che rendesse tutti partecipi, come era un tempo. Invece mi sono imbattuto in tante beghe senza senso e le prime avversioni nei miei confronti le ho trovate qui. Sembrava che fossimo un nemico da abbattere prima a Sorrento e poi fuori. Ma c’è tempo per rimediare. La Penisola deve ricompattarsi vicino a questa realtà che rappresenta l’unico futuro del calcio a Sorrento. Nel contempo voglio ringraziare chi ha consentito di portare avanti questo progetto: gli sponsor che ci hanno assistiti, lo staff, tutti quelli, tifosi e non, che ci sono stati, e ci sono vicini. E, in genere, chiunque ci abbia messo lavoro e passione. In questa avventura abbiamo esposto faccia, entusiasmo e sacrificio. E lo abbiamo fatto perché il Sorrento rinascesse dopo gli ultimi anni difficili. Persone come noi andrebbero ringraziate e supportate. Ecco perchè dico che qualcuno dovrebbe vergognarsi per le falsità che ci sono state vomitate addosso. E parlo di chi vive la costiera”.

SULL’ESONERO DI TURI – “E’ una scelta che non rifarei. I numeri hanno confermato che è stato sbagliato farlo. Mi assumo ogni responsabilità. Del resto solo chi non opera non sbaglia, sebbene io non creda di essere l’unico colpevole: anche i calciatori hanno qualcosa da rimproverarsi. Peccato per l’esito finale, dettato da qualche scivolone di troppo. Ma questo era un campionato che presentava un abisso tra due squadre e tutte le altre. Ma ora tutti sono pronti a dare il 100% per raggiungere il traguardo, c’è compattezza e voglia di fare bene”.

SU QUALCHE ARBITRAGGIO SFAVOREVOLE – “Non ne ho mai parlato perché non è nel mio stile. Parlo solo ora, a campionato concluso, perché desideravo che la tranquillità non fosse azzerata dalle polemiche. E volevo ribadire l’incongruità di questa scelta di spostare l’ultimo match del Città di Nocera da Positano a Scafati. Sul resto, ho una linea che non cede a vittimismi di sorta. Ma mi preme ribadire che nessuno ci ha mai regalato nulla in questo campionato, tutti ci hanno affrontati come fosse la partita della vita. Siamo orgogliosi di tutto questo e non accetto che si parli di fallimento. Vogliamo la D. E tenteremo di agguantarla ad ogni costo”.

 

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