SERVIZIO DI STEFANO SICA. Cuore e polmoni al servizio del magnifico gruppo nerostellato. Alessio Bonavolontà, centrocampista classe ’90, è stato certamente uno degli acquisti estivi più azzeccati del ds della Frattese Marco De Simone. Versatile e generoso, l’ex Gladiator è una pedina quasi indispensabile per il tecnico Teore Grimaldi. Tuttosorrento lo ha incontrato allo Ianniello al termine della seduta pomeridiana di allenamento, che il trainer nerostellato ha diviso tra corsa e partitina a ranghi misti. Tutti abili ed arruolabili in vista del derby col Sorrento, ad eccezione di Petrarca. Il centrale difensivo, espulso a Leonforte, non farà parte della gara con i rossoneri. A sostituirlo potrebbe essere Poziello.

Recriminazioni per la sconfitta con la Leonfortese?
“E’ stata una partita un po’ strana. Abbiamo sbagliato l’approccio ma eravamo riusciti a passare in vantaggio. A quel punto avremmo potuto gestire meglio la situazione ma, soprattutto per demerito nostro, siamo andati sotto. Hanno influito un po’ certi episodi che hanno compromesso la partita, tipo l’espulsione nella ripresa e qualche palla persa di troppo nel primo tempo. Tuttavia ad inizio ripresa stavamo giocando bene, in campo c’eravamo solo noi. Sul piano del gioco non è che la Leonfortese ci abbia messo sotto”.

E’ ancora vivo in voi il sogno play-off?
“Ci puntiamo fortemente. Abbiamo fatto bene pur partendo principalmente con l’obiettivo di divertirci e di salvarci. Ma sul campo abbiamo dimostrato di poter stare in alto. Sarebbe un peccato non crederci rinunciando a lottare fino alla fine”.

Le tue caratteristiche?
“Il mio ruolo è stato sempre quello di interno nel 4-3-3. Ma, già l’anno scorso col Gladiator, sono stato impiegato da play davanti alla difesa. Mi sono trovato molto bene e, non a caso, quest’anno il mister mi ha utilizzato sia come centrocampista basso sia da interno”.

Cosa temi del Sorrento?
“Il Sorrento ha cambiato volto rispetto a quello che abbiamo affrontato nel girone di andata. Ma resta comunque una buona squadra. E’ rimasto Pignatta ed è stato preso Majella: si tratta di giocatori di categoria che sanno come affrontare queste partite. E’ una squadra che deve salvarsi e ci attende una guerra anche se giochiamo in casa. Giocheranno fino all’ultimo fiato per strappare punti. Noi però dobbiamo rientrare nella zona play-off e la nostra fame dovrà essere superiore alla loro”.

All’andata il Sorrento vi mise molto in difficoltà vincendo alla fine meritatamente. Come fu quella gara a tuo parere?
“Fu una partita strana. Non riuscivamo a giocare, soprattutto all’inizio. C’erano due spezzoni, difesa ed attacco. Si lottava soprattutto sulle seconde palle, e sui lanci lunghi siamo andati spesso in difficoltà. Facevamo fatica a giocare palla a terra, loro invece erano molto forti fisicamente, soprattutto in avanti. Già nel primo tempo il Sorrento poteva trovarsi in vantaggio. Nella ripresa abbiamo avuto qualche occasione noi per sbloccare la partita ma abbiamo preso gol su una ripartenza”.

Un bilancio personale.
“Personalmente sono contentissimo della mia stagione. Anzi, ci tengo a ringraziare il mister e il direttore che hanno voluto puntare su di me. Spero di aver dato quello che loro cercavano, e mi auguro di poter dimostrare ancora tanto”.

Pensi sia arrivato il momento di cimentarti in Lega Pro viste le tue ultime annate?
“Non devo essere io a dirlo. Devo dare il massimo sul campo e sono dell’idea che quello che arriva ogni anno è quello che merito. Se gioco in D vorrà dire che merito di fare questa categoria. Tuttavia non ho mai avuto favori e ho giocato sempre perché lo meritavo. Quando non ho giocato ho sempre pensato che, evidentemente, non lo meritassi”.

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