SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI.  E’ la squadra che proverà a rovinare il debutto casalingo del Sorrento di mister Sosa, il Rende domenica pomeriggio sarà di scena al “Campo Italia”. I rossoneri saranno animati da una grande voglia di riscatto per cancellare l’ingiusto ko di Marcianise, mentre i calabresi sono reduci da un pari a reti bianche contro la Battipagliese. Dalle cronache, i biancorossi di mister Trocini avrebbero meritato l’intera posta in palio con le zebrette salvatesi grazie ad una buona dose di fortuna, quindi, in costiera poteva venire una squadra decisamente più galvanizzata. Per avere lumi su questa formazione e su come si è disimpegnata nella prima uscita di campionato, abbiamo contattato il gentilissimo addetto stampa del Rende, Francesco Pirillo con cui ci siamo soffermati sulla prestazione del club silano contro la Battipagliese. Questa la sua disamina: “Per ben 70′ c’è stato solo il Rende in campo, poi la giornata molto calda ha un po’ fiaccato i giocatori che non ne avevano più. La squadra ha tenuto bene il campo creando almeno quattro limpide occasioni gol, è stato provvidenziale il portiere delle zebrette che si è opposto alla grande su alcune conclusioni. La Battipagliese si è difesa molto bene, forte di una retroguardia composta da giocatori molto affidabili, mentre l’attacco l’ho trovato un po’ spuntato, solo una volta si sono resi pericolosi ma su una nostra disattenzione”. Archiviata l’analisi della prima gara, passiamo un po’ a scoprire le sfaccettature di questo Rende: “Prima di tutto, ritengo doveroso spendere due parole per il tecnico, Bruno Trocini. Lo scorso anno è stato promosso da allenatore della Juniores a quello della Prima squadra dopo che la società aveva già cambiato due tecnici che avevano fallito. Così si è scelto di affidare a lui il gruppo nel disperato tentativo di rianimarlo pur avendo coscienza di una retrocessione che pareva inevitabile, ma la situazione ha avuto del miracoloso: con 27 punti conquistati su 36, il Rende si è rianimato davvero salvandosi direttamente ed evitando persino la mannaia dei play out. È stata una impresa che ha accreditato Trocini agli occhi della dirigenza facendo sì che guadagnasse sul campo la riconferma. Per quanto riguarda il modulo, parte sempre con un 4-3-3 che poi si trasforma in un 4-2-3-1, a caratterizzare la squadra è una spina dorsale molto robusta. Infatti, tra i punti di forza c’è la coppia centrale di difesa composta da Musca e Ginobili, i due interni di centrocampo Fiore (fratello del più famoso Stefano) e Benincasa, e poi l’attacco dietro all’unica punta Mandarano ci sono Zangaro e Gigliotti che, soprattutto sulle ripartenze, sanno far davvero male”. Linea precisa: asse centrale solido e affidabile con i giovani negli altri reparti, che non è che siano marginali. Avendo parlato dei giocatori che rappresentano l’asse portante, chiediamo al gentile collega di abbozzare una probabile formazione in vista della gara di domenica: “Considerata la regola degli under, in porta ci sarà il ’96 Mancino, gli altri giovanissimi sono i due esterni bassi, Ruffo a destra e Crispino a sinistra, Musca e Ginobili formano l’asse centrale di difesa. Completato il pacchetto arretrato, a centrocampo si staglia la coppia Fiore-Benincasa, mentre nella fase offensiva, a supportare Mandarano, c’è una tripla staffetta tra Grisolia, Caruso e Azzinnaro a contendersi l’ultimo posto per completare il quadro insieme agli inamovibili Zangaro e Gigliotti”.

Le prime giornate riservano sempre delle sorprese: vedremo il Sorrento con la stessa intensità con cui ha affrontato il Marcianise? Con un peso offensivo più consistente e senza errori marchiani in difesa? O sarà il Rende a ripetere la grande prestazione che, per 70′, ha messo alle corde la Battipagliese? Magari essendo più freddi sotto porta? Be’, chiediamo al responsabile dell’area stampa biancorossa che partita prevede: “Il Rende è una squadra che, non avendo un giocatore in grado di accentrare il gioco su di sé, va in difficoltà quando deve fare la partita, mentre si esalta quando è chiamata a giocare di rimessa. Si può dire che sia una squadra da trasferta e, quindi, la logica del difendere e ripartire sarà adottata anche a Sorrento, mister Trocini ha i giocatori adatti perché questa impostazione produca i frutti sperati. Quindi, è bene che la difesa rossonera tenga alta la guardia”. Quasi un consiglio a mister Sosa: tenere alta la guardia perché il Rende sa come castigare. E, quindi, i rossoneri cosa devono temere della truppa di Trocini? “Soprattutto la velocità nel ribaltare l’azione, con i tagli di Zangaro e Gigliotti, se il Sorrento non fa attenzione alle seconde palle potrebbe entrare in netta difficoltà. I difensori costieri devono restare sempre concentrati perché il Rende ha i giocatori dotati della giusta imprevedibilità per colpire in qualsiasi momento”. Il messaggio è chiaro: si dà per scontato che non si sia sottovalutata la forza di questo Rende che verrà in Via Califano per giocarsi la partita. Devono essere Vitale e compagni ad imporsi abbinando all’autorevolezza del gioco anche la giusta dose di cinismo per essere davvero convincenti. C’è, però, un dato curioso ed interessante – rilevato grazie allo studio di Antonio Abbate sul suo blog – il Rende è sempre uscito indenne dal “Campo Italia”. Anche nella stagione 2006-2007, quella corazzata guidata da Cioffi è stata imbrigliata sul pari casalingo da quella che avrebbe terminato la stagione come fanalino di coda. Quel pari non impedì comunque ai rossoneri di brindare al salto di categoria. Mentre nel campionato 84′-85′, anch’esso glorioso con la squadra, passata da Tascone a Cané, promossa in C1 insieme al Licata di Zeman, il Rende addirittura espugnò la costiera. Laconico e scaramantico il commento di Pirillo: “Be’, a quanto pare, è un campo che porta bene, mi conviene sperare che la cabala sia sempre favorevole ai biancorossi e che la tradizione si perpetui ancora”. I veri sostenitori del Sorrento, invece, sperano che sia arrivata l’ora di spezzare l’incantesimo…

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