SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI

Sarà perché ha giocato con uno come Gascoigne, sta di fatto che mister Corino ha già cambiato volto alla Battipagliese. Non c’erano più le condizioni ambientali per proseguire con Squillante, quindi, si è deciso di optare per una soluzione che, al momento, si è rivelata felice. È ancora prematuro esprimere valutazioni, bisognerebbe avere più elementi ma, da quello che ci dice Francesco Piccolo, l’addetto stampa delle zebrette, ora sì che ci si può divertire. Il collega mostra affabilità e grande disponibilità nel fornirci tutte le informazioni che ci occorrono. Partiamo proprio dalla metamorfosi “coriniana”: “Con il nuovo tecnico in panchina, le cose sono totalmente cambiate in meglio. Ora si vede un gioco di squadra, verticalizzazioni, idee, prima si puntava sui lanci verso gli esterni e sull’arroccarsi in difesa per poi ripartire. Contro la Leonfortese, al di là del successo, è stata proprio una bella partita, si è vista una Battipagliese tonica, convinta, determinata. Ora c’è più tranquillità e questo può permettere che vengano fuori i veri valori di questa squadra. A Sorrento, le zebrette dovrebbero essere seguite da almeno un centinaio di tifosi, mentre in tribuna potrebbero essere presenti degli imprenditori dell’agro-nocerino interessati ad entrare in società”.Ma cos’è, nell’intrinseco, che è cambiato nella Battipagliese? Sicuramente l’aspetto mentale ma anche quello tecnico, su cui concentriamo la nostra attenzione: “In vista della partita del “Campo Italia”, il modulo può cambiare in funzione dell’utilizzo o meno dell’esterno d’attacco Di Matera, che dovrebbe agire da trequartista. Dovesse scendere in campo, ci si presenterà con un 4-3-1-2, altrimenti lo schieramento sarà un 4-3-3 che, in fase di non possesso, si tramuta in un 4-5-1. Per Sorrento, ci saranno alcuni problemi di formazione perché mancherà mezza difesa. A meno di clamorose sorprese, il centrale Pascuccio non dovrebbe essere della partita, così come lo squalificato Garofalo la cui assenza, essendo un 95′, crea anche delle problematiche legate all’impiego degli under. Comunque, considerando l’ipotesi di scendere in campo con un 4-3-3, tra i pali ci sarà De Marino, la difesa sarà un po’ ridisegnata rispetto a quella che ha affrontato la Leonfortese: Gordillo, schierato quasi sempre terzino destro ma nato come centrale, dovrebbe essere spostato al centro facendo coppia con Maraucci, con a sinistra Pastore e a destra Fiorillo, quest’ultimo utilizzato pochissimo finora. La mediana a tre dovrebbe prevedere Scuotto al centro con Maisto e il rientrante Viscido ai lati. Mentre il tridente offensivo sarà composto da Esposito punta centrale, ai cui lati dovrebbero agire Botta e Leone. Nel caso in cui, il tecnico decidesse di far partire Di Matera dal primo minuto e collocarlo dietro le punte, Leone retrocederebbe in mediana anche se difficile prevedere chi sarà sacrificato per lasciargli il posto, e il tandem d’attacco potrebbe essere composto da Esposito, sicuro di partire titolare, e uno tra Botta e Minnucci”.

Che i bianconeri siano ritemprati da questo nuovo corso, è una notizia che trova conferma da chi fiuta gli umori dell’ambiente battipagliese. Ma quali sono le lacune più evidenti? “Nell’immediato peserà l’assenza di mezza difesa. Il fatto che non ci sarà un under come Garofalo indurrà il tecnico a rivoluzionare un po’ i piani, e l’indisponibilità di Pascuccio si farà sentire. L’attacco è piuttosto spuntato, anche perché penalizzato dalla regola degli under, che tiene ai margini alcuni giocatori che potrebbero dare un grande contributo in zona gol. Basti pensare che degli otto centri complessivi, tre sono stati siglati da Esposito, due da Draghetti con la doppietta all’Agropoli dopo essere entrato a gara in corso, ed uno da Minnucci, anch’egli subentrato contro la Leonfortese. Sicuramente i ricambi ci sono e, quindi, il tecnico ha diverse soluzioni per cambiare, in corso d’opera, le sorti delle partite”. La Battipagliese non ha quel grande organico che, lo scorso anno, era partito per dare del filo da torcere al Savoia, ma dei valori importanti ci sono anche in questa squadra. Siamo curiosi di sapere quali: “Su questo non ho dubbi e rispondo esaltando il lavoro del tecnico, capace di conferire freschezza e imprevedibilità alla squadra. Per quanto riguarda i nomi, faccio quello di Esposito che, essendo arrivato a campionato iniziato dopo che si era puntato su Longobardi accasatosi poi all’Arzanese, ha segnato tre gol pur essendo uno bravo a mettere gli altri in condizione di segnare, a conquistarsi rigori, a lavorare per la squadra. Anche il centrocampo è di tutto rispetto, c’è Leone che eccelle per duttilità ma anche per esplosività, Maisto è uno che ha calcato i campi di categorie superiori, Viscido ha militato in piazze importantissime ma è soggetto a problemi fisici, mentre Scuotto, prodotto del settore giovanile della Nocerina, è un prospetto molto interessante”. La gara di domenica è alle porte. C’è un Sorrento che vuole ritornare a vincere dopo il ko casalingo contro l’Akragas, mentre la squadra di Corino cerca continuità. Quale atteggiamento prevarrà? La voglia di reagire dei costieri o il desiderio di confermarsi dei salernitani? Francesco Piccolo la pensa così: “Credo che il Sorrento attaccherà da subito a testa bassa per cercare la vittoria con una Battipagliese che, dal canto suo, proverà a fare diga a centrocampo. Ecco, prevedo una partita molto bloccata in mediana. Per quanto riguarda le assenze, sicuramente ai costieri mancherà uno come Vitale, finora molto ispirato, ma noi saremo privi di due pedine importanti in difesa, il che potrebbe rivelarsi rischioso. Queste sono partite che si possono risolvere con degli episodi. I costieri devono stare attenti alle nuove motivazioni che animano i bianconeri dall’insediamento del nuovo allenatore, il quale è stato capace di liberare i giocatori da fardelli mentali”.

Chiudiamo con un’ampia panoramica del girone catturata dall’occhio dell’addetto stampa della Battipagliese: “Ritengo che la classifica sia bugiarda, anche per quanto riguarda Battipagliese e Sorrento. Sono destinate a salire e giocarsela per ritagliarsi un posto nei play off. Non credo molto ad un Torrecuso in testa al girone fino alla fine, per me i sanniti caleranno, l’organico è simile a quello dello scorso anno e, giocatori come Perna e Galizia, pur facendo la differenza in quarta serie, potranno accusare il peso dell’età. Al momento, se si trovano a cinque punti di vantaggio sulle inseguitrici, gran parte del merito va ascritto ad un grande tecnico come Dellisanti, del resto non ci si ritrova per caso lì in alto con un rendimento quasi impeccabile. Un’altra cosa sul Torrecuso: è un momento in cui gira tutto bene, anche la fortuna, molte partite sono state vinte in modo rocambolesco come quella con la Nuova Gioiese. Anche l’Hinterreggio penso non reggerà questo ritmo fino alla fine, diciamo che è un girone in cui non c’è una corazzata come il Savoia che, lo scorso anno, ha disputato un campionato a parte. Penso che l’Agropoli salirà, bisogna vedere l’impatto che avrà mister Rigoli con il nuovo ambiente, mentre l’Akragas non mi ha convinto, facendosi imbrigliare da una Battipagliese incerottata. Certo l’avvento di Feola, può fare bene ai biancoazzurri. Non riesco a vedere chi può aggiudicarsi la vetta del girone, il Torrecuso, un po’ l’incognita ma credo che i primi posti in graduatoria saranno appannaggio di squadre come Akragas, Agropoli, Marcianise, con Sorrento e Battipagliese non molto lontane da Torrecuso e Hinterreggio. Uno snodo decisivo può essere il mese di dicembre, alla 15ma e alla 16ma giornata ci sono molti scontri diretti, mentre la 17ma prevede dei testa-coda dove, le squadre uscite meglio dagli scontri diretti, potrebbero arrivare scariche mentalmente e steccare. Considerando che poi, queste partite si giocheranno al rientro dalla sosta natalizia, davvero sfuggono a ogni pronostico”.

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