SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. Ne sono un po’ sparse in tutto lo Stivale, fanno parlare di sé anche senza far rumore. Sono le tante piccole realtà del dilettantismo italiano, centri circoscritti ma in cui il calcio rappresenta un fattore di orgoglio. Lo stesso vale per Brolo, piccola cittadina di 5mila abitanti in provincia di Messina, la cui favola è attuale e recente allo stesso tempo, ma non vogliamo anticipare niente perché a raccontarci tutto è l’addetto stampa dei gialloneri, Francesco Gugliotta. Se il nome non vi è nuovo, è tutto normale perché, il caro collega siculo, ci ha già rilasciato un’intervista anticipandoci che l’Orlandina non sarebbe arrivata a Sorrento. È espertissimo di questo fazzoletto di terra in cui piccole realtà di provincia si affacciano tra i dilettanti. La Tiger si sta barcamenando per salvare la categoria dopo averla conquistata lo scorso anno con uno campionato stratosferico, ed è reduce da una roboante vittoria ottenuta contro la Battipagliese. I tigrotti hanno sbranato le zebrette con un poker e si apprestano ad affrontare la trasferta in costiera con il morale alto. Ma al collega siciliano chiediamo di farci un punto su questa prima parte di stagione del club peloritano: “Per una matricola diciassette punti non sono pochissimi, però, naturalmente non sono neanche molti, classifica alla mano. La posizione in graduatoria non rassicura perché vede la Tiger invischiata nei play out, mancano dei punti per un po’ di inesperienza considerata la giovane età e il fatto di essere al primo anno in serie D. La squadra ha fornito ottime prestazioni contro le migliori del girone come Akragas, Agropoli e Marcianise, perdendo di misura ma con grandissimo onore, mentre ha espugnati i campi di Rende e Neapolis, due colpi corsari molto importanti. Il vero rammarico è aver perso a Capo d’Orlando, l’unica squadra ad aver lasciato tre punti alla negletta Orlandina. Vincendo, ci si poteva collocare a 20 punti superando squadre importanti e avendo le spalle maggiormente coperte. Comunque, dopo un novembre opaco in cui la Tiger ha conquistato tre punti in cinque partite, ci si è risollevati nell’ultimo periodo e ora si è tonici dal punti di vista sia fisico che mentale. Inoltre, si ha qualcosa in più anche perché la rosa è stata puntellata con innesti mirati”.

A quanto pare, la finestra di mercato non ha provocato ribaltoni come è successo a Sorrento con la diaspora dei giocatori migliori. Anzi, ci si è rinforzati individuando i tasselli adatti da mettere a disposizione del tecnico: “Il diesse Magistro ha optato per dei cambiamenti che ha ritenuto opportuni. Qualcuno è andato via e altri sono arrivati, la rosa comunque è stata completata anche dal punto di vista numerico visto che si è stati falcidiati dagli infortuni, anche questo fattore ha inciso nel calo di novembre. Sono arrivati giocatori importanti come l’attaccante Saani dal Noto e il portiere Valenti, lo scorso anno titolare nell’Akragas. Si è deciso di intervenire lì dove si era carenti attendendosi sempre ad un bugdet limitato come quello messo a disposizione dalle famiglie Tripi e Ricciardello che, con grande amore, stanno portando avanti questa bellissima realtà. Stanno facendo il possibile per garantire efficienza e professionalità, sperando che possano subentrare anche dei partner perché sappiamo che portare avanti una società di calcio è piuttosto oneroso. Finora ci stanno riuscendo alla grande, ma nuove boccate d’ossigeno sarebbero veramente gradite”. Sul mercato si è stati attivi, ma ora stanno venendo fuori anche giocatori che, per diversi motivi, non hanno potuto dare un grande contributo in termini di qualità e minutaggio: “I veri acquisti sono De Cristofaro e Di Senso, i quali sono in giallonero da agosto ma, per dei problemi fisici, solo a metà novembre si sono aggregati al gruppo. Stiamo parlando di due giocatori che, per una squadra giovane coma la Tiger, possono fare la differenza. De Cristofaro è il metronomo ma sarà assente per squalifica a Sorrento e ciò complica un po’ le cose perché non c’è un altro con le sue caratteristiche, mancherà anche l’esterno D’Emanuele. Di Senso, invece, è uno dotato di un grande sinistro da fuori e, pur avendolo avuto a mezzo servizio, è andato a segno già tre volte fornendo altrettanti assist”. Alcuni nomi sono già venuti fuori, conviene fermarsi a questi o ce ne sono altri degni di menzione? “Se la Tiger sta lottando per guadagnarsi il secondo anno di D lo deve anche alla vena realizzativa dei due attaccanti, Sparacello e Calabrese, entrambi andati a segno cinque volte. Il primo è un ’95, cresciuto nel Palermo per poi essere acquistato dal Torino, mentre lo scorso anno era alla Maceratese. Mentre Calabrese è uno che vanta grande esperienza tra D ed Eccellenza e quest’anno si sta confermando su buoni livelli. Più dietro, invece, spicca l’ivoriano Kouadio, partito anni fa dalla serie B con il Messina, la sua carriera poteva spiccare il volo senza i problemi con cui si è ritrovato a far fronte”.

Ma andiamo a scoprire anche le caratteristiche di questa Tiger, cos’è che funziona di più di una squadra che, tra alti e bassi, resta in linea di galleggiamento: “Non ci si può permettere di abbassare l’intensità. Non avendo quei giocatori in grado di spaccare in due le partite, ci si affida ad un asfissiante pressing, ad aggredire alti gli avversari con grinta, agonismo e spirito di sacrificio. Non essendoci molta fisicità, ci si affida alle ripartenze in velocità, una caratteristica essenziale è anche l’umiltà che, in un certo senso, rispecchia il valore della società che, senza proclami, lavora bene e cresce. Non deve mai mancare la voglia di fare bene ma, in tal senso, si può essere soddisfatti perché i giocatori sentono l’orgoglio di rappresentare, in un panorama importante come il dilettantismo nazionale, una piccola realtà di 5mila abitanti come Brolo. Per quanto riguarda lo scacchiere tattico, solitamente mister Bellinvia adotta un 4-2-3-1 ma, con l’assenza del regista De Cristofaro, è facile che cambi assetto in base alle caratteristiche di chi deciderà di impiegare dal primo minuto”. Veniamo al passato più recente di questa società. Il calcio può regalare emozioni, sogni e soddisfazioni anche in un piccolo centro se ci sono le giuste risorse di passione: “Lo scorso anno il campionato di Eccellenza è stato stravinto con quattro turni di anticipo, ciò sta a significa una predominanza netta. Non è un caso che si sia rimasti imbattuti per l’intero girone di ritorno, poi è stato stabilito il record di tenere la porta inviolata per nove partite consecutive. La Tiger è una società giovanissima, nata undici anni fa e, dalla Terza Categoria, ora si ritrova in serie D. Encomiabile l’amore e la passione dei presidenti, mentre negli ultimi tre anni il tecnico Bellinvia è stato uno dei timonieri di quest’ascesa. Tre anni fa si è aggiudicato la coppa Italia regionale di Eccellenza, lo scorso anno ha vinto il campionato stabilendo record su record, mentre in questo campionato sta tenendo alto l’onore dei colori gialloneri in un girone molto difficile”. Non v’è dubbio che il Sorrento debba stare molto attento ai tigrotti, guidati anche da un tecnico che, da tre anni, ha dato la sua impronta alla squadra. Chiediamo a Gugliotta che partita si aspetta al “Campo Italia”, considerando che i rossoneri eccellono nella propria tana, mentre i siciliani si esprimono alla grande lontana da casa: “La Tiger è una squadra da trasferta, lontana dalle mura amiche ha subito solo nove reti, quindi, fa molta attenzione a non farsi perforare. Prevedo una partita molto tattica a Sorrento, i rossoneri, nonostante le difficoltà, hanno giocatori di categoria che in campo vorranno dimostrare il loro potenziale. Diciamo che sarà una gara molto combattuta, tesa ma leale, entrambe hanno bisogno di punti perché stanno lottando per lo stesso obiettivo. Ritengo che le due squadre non vorranno scoprirsi e, in partite così, un episodio può determinare il risultato finale”. Chiudiamo con un veloce punto sul girone quando manca un solo turno al giro di boa: “Viene spontaneo fare un paragone con il girone dello scorso anno, dominato dalla corazzata Savoia. Quest’anno è tutto diverso, c’è un livellamento generale, e le prime non è che siano così tanto superiori anche alle ultime. Non è un caso che, ogni settimana, ci siano risultati sorprendenti. Ciò che sorprende, ma perché come dato è curioso, è il fatto che il podio della classifica veda una siciliana e una campana appaiate in vetta, seguite da una calabrese. Segno che il talento è distribuito in tutte e tre le regioni”.

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