SERVIZIO DI STEFANO SICA

Un tunnel senza fine. Il Sorrento buca la terza partita consecutiva lontano dalla costiera e cade al Roca contro il San Tommaso (1-3) consegnando matematicamente la promozione in serie D all’Ebolitana, che al Dirceu ha impattato 2-2 col Valdiano aumentando però a 11 le lunghezze di vantaggio sui rossoneri a tre giornate dal termine. Solita trasferta, solito Sorrento: molle, abulico, incapace di esprimere indirizzi tattici definiti e facilmente arrendevole per almeno un tempo, nonostante una prima frazione disputata su buoni livelli, con sprazzi di bel gioco e qualche occasione di troppo fallita davanti al portiere irpino.

SI RIVEDONO TERRACCIANO E FAVETTA – Con Pezzella in porta, Ammendola torna a presidiare la corsia destra servendosi dell’apporto di Cioffi e Terracciano, il quale riprende posto al centro della difesa dopo l’acciacco muscolare che lo aveva tenuto fuori per il match con la Rinascita Vico. A sinistra nel 4-3-3 di Coppola c’è Bolzan mentre, in mediana, rientra Fontanarosa dopo il turno di squalifica e al suo fianco ci sono Vitiello in cabina di regia ed Esposito Lauri. Nel tridente offensivo si rivede Favetta, assente dalla gara casalinga con la Picciola dello scorso 26 febbraio. Con lui Marcucci e Scarpa. Nel 4-4-2 del San Tommaso, il duo offensivo è composto dall’ex Mallardo e da Siciliano.

APPROCCIO FEROCE – L’inizio del Sorrento è di quelli efferati, che bruciano subito le resistenze avversarie per corsa ed incisività. Pronti, via e i rossoneri potrebbero già mettere la freccia se Marcucci non venisse disturbato da Capaldi al momento di chiudere un servizio di Esposito Lauri a pochi passi da Mazzone. Uno sfondamento di Scarpa a sinistra produce poi un traversone che Favetta aggancia debolmente, consentendo una presa facile al numero uno biancoverde. Il Sorrento staziona stabilmente nella metà campo irpina e coglie il primo legno di giornata con Scarpa che gira rapidamente sulla traversa un cross teso di Esposito Lauri non carpito da Marcucci. Al di là dell’alveare di palle-gol create, il Sorrento si lascia apprezzare per la qualità e la sveltezza della manovra che chiama spesso Esposito Lauri all’inserimento a destra e i tre assi offensivi di Coppola al movimento perpetuo. Lo stesso Fontanarosa recupera una enormità di palloni in mediana facendo scattare il break rossonero che trova sistematicamente ampiezza sugli esterni e profondità. Insomma, è un Sorrento che piace e che sembra avere la giusta cattiveria per passare. Vitiello imita Scarpa e timbra la traversa con una sassata da oltre 30 metri, poi Favetta non ci mette la potenza giusta nella conclusione che, da distanza ravvicinata, trova pronto Mazzone in seguito ad un calcio franco di Vitiello.

SORRENTO FURIOSO MA SPRECONE – Il San Tommaso è parecchio intontito e, solo dopo 25 minuti, si affaccia dalle parti di Pezzella. Ma il frontal impact avellinese potrebbe fare assai male: il ’99 Buonocore si invola a destra e serve orizzontalmente Mallardo che si inventa uno slalom divertente nel mezzo della difesa rossonera e conclude con una botta poderosa che invita Pezzella ad una deviazione in angolo tutt’altro che facile. Ma il Sorrento ha la partita in mano e anche Cioffi inizia a prenderci gusto, cosicchè un suo missile dai 40 metri rimbalza davanti a Mazzone e sfiora il palo. I costieri fanno tutto bene, dalla preparazione all’interpretazione delle proprie trame, ispirate da un Vitiello veloce di pensiero e perfezionista nelle giocate. Ma al romanzo rossonero manca sempre l’ultimo capitolo, che è quello della finalizzazione. E non è poco, tanto che Esposito Lauri, che aveva approfittato di un liscio clamoroso di Costanzo su un lancio chilometrico di Fontanarosa, si divora un gol fatto a tu per tu con un Mazzone ancora una volta strepitoso. Il Sorrento continua a fare fuoco sulle linee nemiche, a volte persino con una generosità commovente. Scarpa cicca clamorosamente l’ennesimo traversone sdolcinato di Esposito Lauri, arrivando addirittura a servire Ammendola in fuorigioco. E’ praticamente questo l’ultimo pericolo portato a Mazzone dalla truppa rossonera, che poi rischia qualcosa solo quando Siciliano raccoglie al volo un corner dalla destra di Massimiliano Ammendola spedendo largo il proprio bolide.

FINALE DI TEMPO CON GIALLO – Nel primo minuto di recupero il beneventano Ozzella, arbitro di gara, concede una punizione dal limite ai rossoneri scegliendo solo qualche secondo dopo di non farla calciare per la scadenza tassativa del tempo di gioco. Un’opzione stravagante che, a termini di regolamento, magari ci sta ma che a quel punto rende incomprensibile la stessa decisione del fischietto sannita di ordinare il calcio franco a favore dei costieri. Qualche protesta ma tutto finisce lì. Resta però una direzione non sempre convincente sotto l’aspetto della personalità: sono frequenti, peraltro, i momenti nei quali Ozzella arbitra un po’ all’inglese ignorando diversi interventi fallosi da un lato e dall’altro.

ROSSONERI TIMIDI, AVANZA IL SAN TOMMASO – Da Dr. Jekyll a Mr. Hyde: il Sorrento dopo l’intervallo cambia totalmente pelle e il San Tommaso prende campo ed inizia a crederci. Ed al 10′ arriva il vantaggio: Cioffi commette fallo su Siciliano, Ozzella fa proseguire per il vantaggio e Massimiliano Ammendola si infila nella retroguardia rossonera come lama nel burro beffando Pezzella in uscita con un pallonetto morbido. Fatali gli errori di Vitiello, che non svolge la prima chiusura, di Terracciano, che non interviene forse per paura di beccarsi il rosso per aver interrotto una chiara occasione da rete, e di Ammendola, immobile su una diagonale che in questa circostanza può e deve fare. Ma il Sorrento pur essendo inopinatamente (e immeritatamente) sotto, non mostra segni di reazione. La staffilata di Mallardo va alta, quindi Savarese rileva Bolzan e i rossoneri si piazzano sul 4-2-3-1. Difesa rivoluzionata con Ammendola che si sposta a sinistra ed Esposito Lauri che arretra a destra. Non cambia tuttavia nulla perché i costieri sono impacciati, senza idee e a corto di carattere e personalità. I reparti sono scollegati e Coppola prova a dare un po’ vivacità alla fase offensiva con l’avvicendamento tra Scarpa e Minicone. Ma è ancora San Tommaso: una punizione di Siciliano si spegne di poco a lato, ennesima sortita di una squadra rinata e più intraprendente rispetto a quello vista nel primo tempo.

FOLLIA SAVARESE, SI RESTA IN 10 – Vitale rileva Favetta ma, poco dopo, Savarese non trova di meglio che farsi buttare fuori per una gomitata rifilata a Massimiliano Ammendola “reo” di marcarlo in modo un po’ troppo rude alle spalle. Una ingenuità colossale che costringerà i rossoneri a giocare in 10 nell’ultimo quarto d’ora. Per l’ex Sarnese appena 15 minuti di gara, e pure disastrosi. La prima conclusione in porta del Sorrento arriva soltanto dopo mezz’ora, un lasso di tempo colossale e ingiustificato: Vitale riprende al volo una punizione calciata sulla barriera e sollecita Mazzone all’intervento in presa diretta. Quindi altri due tiri a giro (Vitale e Minicone) senza pretese non inquadrano la porta, prima che l’Ammendola sorrentino non si addormenti ancora una volta su un cross dalla sinistra di Muro permettendo a Siciliano di battere celermente a rete con la palla che finisce però alle stelle. Il San Tommaso meriterebbe il bis ma, al 44′, arriva il pari come un fulmine a ciel sereno: il lungo rilancio di Pezzella è pane per i denti di Marcucci, il quale fa la voce grossa su Capaldo e allunga di testa per l’inserimento di Cioffi che sbuca alle spalle di un ingenuo Costanzo e la mette dentro con Mazzone in uscita. 

REAZIONE SORRENTO, POI LA BEFFA – A quel punto il Sorrento tenta il tutto per tutto per portare a casa la vittoria e Vitale avrebbe due palle buone per operare il sorpasso: prima una girata ispirata da un indemoniato Cioffi viene neutralizzata da Mazzone, poi un tocco sottomisura su punizione di Vitiello termina incredibilmente fuori di un soffio. E, coi rossoneri tutti sbilanciati in avanti, gli irpini completano al 93′ il loro breve interregno da lupi griffando il 2-1 con Mallardo che di sinistro mette a sedere Pezzella uscito inutilmente dopo la verticalizzazione raffinata di Siciliano. Una combinazione che fotografa peraltro l’atteggiamento tattico dissennato e presuntuoso della squadra di Coppola, che viene giustamente punita. Impazziscono i tifosi biancoverdi stipati nella curva alle spalle di Pezzella, giusto il tempo di gustarsi il terzo cioccolatino (95′) con la zampata di Siciliano che, nell’area piccola, fa strame di un Ammendola imbambolato e chiude di piatto una assistenza bassa di Costanzo. Mallardo è pizzicato dall’arbitro in un alterco con Cioffi e va a farsi la doccia con qualche secondo di anticipo, ma la parità numerica dura pochissimo ed è solo un dato utile alle statistiche.

ROCA IN FESTA, COSTIERI ADESSO A RISCHIO – A fine gara è festa grande tra i giocatori irpini e il loro entourage presente in Tribuna. Il San Tommaso, nonostante il blitz esterno del Santa Maria (attualmente salvo) in casa della Picciola, mantiene invariati i tre punti di ritardo proprio dai cilentani e può sperare nella salvezza diretta. Traguardo che un pari avrebbe messo seriamente a repentaglio. Per il Sorrento un pomeriggio tre volte amaro: al Roca arriva l’ennesima umiliazione per un gruppo oramai svuotato e tradito da troppi elementi a cui di prestigioso è rimasto solo il curriculum, l’Ebolitana vola in D e, soprattutto, la Battipagliese accorcia a -1 dopo aver vinto a Nola. Ora anche il secondo posto è a rischio e mercoledì, al campo Italia, arriveranno proprio i bruniani ancora a caccia dei due punti necessari per garantirsi la salvezza. Ma un Sorrento così non può suscitare tranquillità nè ottimismo. E chissà se dopo il tempo delle scuse (tanto fresco quanto già superato) non arrivi anche quello della vergogna.

 

Reti: 10′ st Ammendola M. (SA), 44′ st Cioffi (SO), 45’+3 st Mallardo (SA), 45’+5 st Siciliano (SA)

SAN TOMMASO  (4-4-2) Mazzone; Tucci (34′ st Serino), Cavallini, Capaldo, Costanzo; Buonocore (4′ st Renna), Saveriano, Ammendola M., Muro; Siciliano, Mallardo.

A disp: D’Auria, Mallozzi, Sorrentino, Del Sorbo, Cotumaccio.

All: Ciaramella

SORRENTO  (4-4-2) Pezzella; Ammendola S., Cioffi, Terracciano, Bolzan (15′ st Savarese); Esposito Lauri, Vitiello, Fontanarosa, Scarpa (21′ st Minicone); Marcucci, Favetta (27′ st Vitale).

A disp: Santaniello, Esposito, Arpino, Paradisone.

All: Coppola.

Arbitro: Oscar Ozzella di Benevento  (Pregevole/Piedipalumbo)

Note: Espulsi: Savarese (SO) al 29′ st per gioco violento, Mallardo (SA) al 45’+6 st per doppia ammonizione. Ammoniti: Siciliano  (SA), Ammendola S. (SO), Tucci (SA), Mazzone (SA), Serino (SA), Esposito Lauri  (SO). Corner: 5-9. Recupero: 1′ pt, 6′ st.

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