SERVIZIO DI STEFANO SICA

 

Un brutto FC Sorrento viene fermato allo stadio XXIII Giugno di Pontecagnano dal Faiano del tecnico Carmine Turco. 0-0 il risultato finale al termine di una partita nella quale i rossoneri si sono inventati ben poco per portare a casa i tre punti, a parte una fiammata finale con due chance che, se finalizzate, avrebbero forse penalizzato oltremisura i salernitani. Nel giorno del suo compleanno, mister Turi opta per il solito 4-3-3 col debutto ufficiale di Ronaldo Vanin sulla corsia destra, supportato da Arpino e Scognamiglio al centro e da De Gregorio a sinistra. Con Russo in porta, la cabina di regia torna nuovamente nelle mani di Maisto (rimpiazzato da Serrapica in Coppa), coadiuvato da Esposito e dal rientrante De Rosa. Tridente, infine, griffato Gargiulo-Scarpa-Vitale. Si capisce dall’inizio che sfondare la barriera del Faiano sarà complicato senza un atteggiamento più proletario e meno lezioso. Snervante, a tratti, il catenaccio dei biancoverdi, piazzati da Turco con un solido 3-5-2 con Nunziata alle spalle dell’unica punta Di Giacomo. Vitale e Scarpa sono poco incisivi anche perché viene riservato loro un trattamento particolare e tutt’altro che amichevole. Così i rossoneri faticano a trovare profondità e anche Gargiulo corre spesso a vuoto producendosi solo in un bel traversone che De Rosa impatta bene di destro vedendosi respinta all’ultimo momento la traiettoria del pallone da un difensore avversario in calcio d’angolo. Resterà questa l’unica vera occasione creata dai costieri nel primo tempo, seguìta da un pallonetto velleitario di Vitale finito di poco alto sulla traversa. Sull’altro fronte, Valentino Russo non è meno in vacanza del numero uno biancoverde Senatore. Il solo Grieco ci prova a botta sicura ma Arpino si frappone tra la palla e la porta evitando la rete. Insomma, i primi 45 minuti non sfornano spettacolo ed emozioni anche se, sul terreno battuto del XXIII Giugno, il Faiano si fa apprezzare per generosità e ferocia agonistica al cospetto di un avversario molle che, spesso e volentieri, cerca cross e palle lunghe che puntualmente si perdono nel vuoto dell’area salernitana. Ma è nella ripresa che, paradossalmente, il Faiano prende ancora più coraggio creando i pericoli più violenti per Russo. Di Giacomo, intuendo che il pipelet rossonero è fuori dai pali, prova senza fortuna una palombella dalla lunga distanza (palla alta), poi tentano la conclusione Erra e Nunziata col tiraccio di quest’ultimo che si spegna di un soffio a lato alla sinistra di Russo. Nel frattempo era entrato Cappelluccio per Esposito con lo spostamento in mediana di Vanin, apparso comunque già in buona forma. Quando poi Temponi rileva Maisto, è De Rosa ad impossessarsi della cabina di regia ma il copione del match non cambia: Sorrento timido che si fa vedere solo con una conclusione di De Gregorio che non inquadra la porta. A quel punto, quando manca un quarto d’ora esatto al termine della sfida, Turi tenta il tutto per tutto: fuori Vanin e dentro Fragiello, e schieramento che palesa un 4-2-3-1 con Gargiulo spostato a destra e l’ariete napoletano terminale offensivo. Ma è sempre il Faiano ad andare vicino al vantaggio con un colpo di testa di Di Giacomo, sugli sviluppi di un angolo, che però non sorprende Russo. I rossoneri, al di là del possesso palla assai sterile e impoverito da una scarsa intensità, non pungono più di tanto. E, ad onor del vero, continuano ad essere penalizzati dalle barricate asfissianti dei salernitani e da un comportamento ostruzionistico assai fastidioso, con continue perdite di tempi ed infortuni simulati. A De Rosa viene lasciato il compito di lanciare lungo per la testa di Fragiello, l’unica soluzione possibile con la gara oramai compromessa e tatticamente bloccata. Ma non succede nulla di particolare fino ad una manciata di secondi dal fischio finale, quando Temponi si gira con abilità al limite dell’area e spedisce verso la porta di Senatore una sassata che fa il solletico alla traversa. Poco dopo, tuttavia, il Faiano non concretizza una buona ripartenza in netta superiorità numerica: Di Vece sfugge ad Arpino ma il suo traversone viene arpionato da De Rosa che impedisce la battuta a rete di Di Giacomo, già pronto ad appoggiare la sfera alle spalle di Russo. In pieno recupero l’episodio più gustoso: Temponi va via sulla destra e mette in mezzo un pallone che Gargiulo aggancia a colpo sicuro trovando la ribattuta miracolosa di Mongiello che evita praticamente un gol fatto. La punizione senza pretese di Scarpa, qualche secondo dopo, non sposta di una virgola l’equilibrio, col Sorrento che deve arrendersi al pari senza la possibilità di sfruttare l’onda lunga degli ultimi minuti disputati all’arma bianca. Ma sarebbe stata una beffa atroce per il Faiano. Finisce col nervosismo di alcuni rossoneri tra cui Vitale, che non le manda a dire a qualche avversario, e Scognamiglio, che si lascia andare ad una piccola polemica con Turco che, durante la gara, lo aveva invitato senza successo ad allontanare il pallone fuori dal terreno di gioco per avviare i soccorsi ad un proprio calciatore infortunato. Per i costieri un punto terapeutico, che magari potrà aiutare il gruppo a comprendere che i campionati non si vincono a settembre e che occorre una maggiore empatia con lo spirito di una categoria in cui ci si può concedere di tutto pur di salvare la pelle. E, dopo il blitz del Città di Nocera contro la Mariglianese, la squadra di Turi viene agganciata in vetta, oltre che dai molossi, anche da Ebolitana e US Scafatese, corsare rispettivamente in casa di Castel San Giorgio e Valdiano. Tutto da rifare.

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