SERVIZIO DI STEFANO SICA. Da oggi la batteria dei difensori del Sorrento si arricchisce ufficialmente di altre tre pedine. Tra questi spicca Davide Avagliano, classe ’92, tesserato insieme ad Alexandro Noto e Roberto Raimondo. L’ex Salernitana era aggregato al gruppo di Chiancone da martedì scorso. Avagliano, tuttavia, non parteciperà alla spedizione di Rende. Il motivo è presto spiegato. “Ho un affaticamento muscolare e mi dispiace molto non poter dare una mano alla squadra e al mister – rivela -. Ero pronto a farlo ma, fortunatamente, si tratta di un problema di lieve entità”.

Come sei arrivato a Sorrento?
“Conoscevo già il direttore Dionisio e avevo lavorato con i mister Chiancone e Viscido ad Aversa. Ne conosco le metodologie e in granata avevo disputato una ventina di partite da titolare. Appena mi si è prospettata la possibilità di allenarmi col Sorrento, non ci ho pensato due volte. Anche perché questa è una piazza prestigiosa”.

Prima di venire qui eri svincolato.
“Purtroppo un ’92 a volte è penalizzato. Intanto perché non rientri nella regola degli under, e per altri versi tante società magari preferiscono tesserare calciatori più grandi”.

Nasci calcisticamente nella Salernitana: rimpianti per non aver proseguito il tuo percorso con la squadra della tua città?
“Non parlerei di rimpianti. Quando abbiamo vinto il campionato col Salerno Calcio, magari, mi sarei aspettato una telefonata che non ho ricevuto. Poi ci sta che un club possa fare altre scelte e non puntare più su di te. Comunque con la Salernitana ho fatto la trafila in tutte le squadre giovanili, fino alla Primavera”.

I tecnici a cui devi di più?
“Pierluca Cincione, che ho avuto ai Giovanissimi, Teore Grimaldi nel periodo degli Allievi e Grassadonia che mi ha allenato alla Primavera”.

Le tue caratteristiche?
“Sono un terzino di piede mancino ma mi ritengo un difensore duttile. Con la Primavera della Salernitana ho fatto anche il centrale difensivo. Poi mi è capitato di essere impiegato anche come quinto di sinistra in una difesa a cinque e come terzino destro. Insomma, so adattarmi in tutte le posizioni”.

E’ un momento difficile per il Sorrento: come hai trovato il gruppo?
“C’è voglia di riscattarsi e di mettersi in evidenza col nuovo allenatore, anche perché in casi simili certe gerarchie possono cambiare. Sono fiducioso. Il gruppo è sano e composto da ottimi ragazzi. Anzi, ti confesso che sono un po’ arrabbiato per non poter dare già il mio contributo a Rende…”.

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