(SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI). È di Castellammare, ma ama Sorrento. Raffaele Ametrano ha giocato ad alti livelli, ha calcato i campi più prestigiosi dello Stivale e si è sempre fatto valere nelle squadre in cui ha militato. Uno che ci metteva cuore, tenacia, una grinta illimitata, un ardore irrefrenabile. Uno di grande personalità in campo e di indiscussa signorilità e competenza fuori. La personalità, termine tanto utilizzato nel mondo del calcio ma che ne racchiude l’essenza. Non si può farne a meno, perché se non ce l’hai sei destinato a soccombere, e tutti i giocatori del Sorrento se ne devono armare per mantenere la categoria. Anche per questo abbiamo deciso di contattare uno che l’ha incarnata alla grande, che è stato il prototipo del giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere. Con lui abbiamo iniziato a parlare della situazione dei costieri e di un rendimento casalingo tornato positivo dopo momenti di crisi: “Una squadra che deve salvarsi deve fare punti in casa, altrimenti difficilmente si raggiungono gli obiettivi. Il Sorrento si è posto come obiettivo la permanenza in categoria e, quando tra le mura amiche le cose non andavano per il verso giusto, la classifica ne risentiva, mentre ora con due vittorie consecutive, è cambiato il trend e anche la collocazione. Sorrento è un posto che amo, mi auguro davvero che la squadra possa restare in Lega Pro”. Il Sorrento avrebbe preferito intraprendere un cammino meno tortuoso, dal momento che erano stati acquistati già a giugno elementi di un certo calibro, ma i risultati disastrosi hanno indotto la società a cambiare anche allenatore ingaggiando Simonelli al posto dell’esonerato Chiappino. Questo il pensiero dell’ex giocatore di Napoli e Juventus: “Sì, ad un certo punto ci si è resi conto che l’obiettivo era lontano e sono cambiati i programmi. La squadra ora sta reagendo e iniziano ad arrivare i primi risultati. Penso che anche un tecnico come Simonelli possa essere utile al gruppo, stiamo parlando di una persona valente e di esperienza che ha il compito di traghettare la squadra verso le posizioni che consentono di restare tra i professionisti”. Fiducia per il prof. di Saviano quindi, poi passiamo ad una breve analisi sulla situazione generale di questo girone che vede quattro squadre fare un campionato a parte, mentre tutte le altre a contendersi gli altri posti utili per la permanenza tra i professionisti: “Le prime quattro la stanno facendo da padrone perché hanno strutture adeguate e grandi tifoserie, mentre dal quinto posto in giù, ci sono tantissime squadre racchiuse in pochissimi punti, quindi, il Sorrento ha tutto per sperare di scalare altre posizioni. Pensiamo all’Arzanese, che sembrava ormai condannata alla retrocessione, invece, si è ripresa e ora anch’essa può alimentare speranze di salvezza. Tutto sta nella continuità, quella che non deve perdere il Sorrento, sarebbe un peccato arenarsi proprio adesso. Non avrebbe senso fare un filotto di risultati positivi e poi sprecare tutto con ripetuti passi falsi, ecco perché auspico un Sorrento agguerrito nella trasferta di Poggibonsi e che scenda in campo con la necessaria cattiveria agonistica per portare a casa un risultato importante”. Non si può non parlare della trasferta che attende i rossoneri in terra senese, Ametrano auspica di vedere un Sorrento con un piglio bellicoso affinché continui a collezionare punti, anche per un motivo ben preciso: “Più si va avanti, più diventa difficile recuperare i punti persi, ecco perché ogni gara è fondamentale. Abbiamo detto che in casa non bisogna steccare, poi vanno preparate bene anche le trasferte, tutte puntano a fare bottino pieno davanti ai propri tifosi, anche il Poggibonsi, sta al Sorrento dimostrare di avere fame facendo valere la propria forza”.
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