SERVIZIO DI MAURIZIO LONGHI. La societa’ e’ attivissima sul mercato. Sembrava dormiente, invece, era sorniona e fiutava i colpi. Il Sorrento vuole restare tra i professionisti ed intende rinforzare la squadra con gli innesti giusti, quelli richiesti espressamente da mister Simonelli.

Ma sono gli innesti giusti? Questo non possiamo ancora saperlo, in passato ad indossare la casacca rossonera sono arrivati diversi giocatori in pompa magna per poi rivelarsi dei flop. E non bisogna andare neanche troppo lontano nel tempo, basta girarsi indietro e guardare all’annata dello scorso anno, ma ormai questo lascia il tempo che trova.

Proviamo, comunque, ad individuare cio’ che i nuovi acquisti possono dare alla causa dei costieri. Partiamo dalla retroguardia e da Raffaele D’Orsi, per il quale e’ ormai imminente l’annuncio, l’operazione con la Spal prevede che in terra emiliana approdi Giancarlo Improta, che non hai mai convinto in questi mesi. Il roccioso difensore salernitano, un corazziere con il suo 1.87 di altezza, avra’ il compito di rendere piu’ solido il pacchetto arretrato che, finora, si e’ affidato soprattutto all’esperienza e al carisma di Villagatti e qualche buona prestazione di Benci. Coulibaly ha dimostrato di essere ancora acerbo, mentre l’ultimo arrivato Pisani, ha palesato difetti temperamentali facendosi espellere due volte nonostante le poche presenze. Questo ha indotto la societa’ a ritenere impellente un rinforzo per un reparto tanto processato e che si spera di rendere piu’ granitico. E chissa’ che il 22enne di Roccapiemonte, uno che nella vita ha dato spazio anche alla fede essendo cattolico praticante e alla cultura portando avanti studi di Giurisprudenza, non si ambienti subito nella realta’ sorrentina risultando un elemento prezioso e affidabile.

Un altro acquisto ufficializzato proprio nelle ultime ore e’ stato Emanuele D’Anna. Gia’ da qualche giorno si parlava di lui e all’inizio, secondo quanto raccolto dai colleghi di SportinPenisola, pareva che le perplessita’ fossero preponderanti sulla convinzione di accettare il corteggiamento del Sorrento, poi i dubbi si sono dileguati e il matrimonio s’e’ celebrato. Non c’e’ dubbio che si tratti di un acquisto di lignaggio superiore stante il suo passato nella massima serie, ma e’ reduce da una stagione non proprio entusiasmante con la maglia del Benevento di cui era icona e capitano. Il passare degli anni, ora ne ha 31, ha fatto si’ che renda al meglio partendo come esterno basso nella corsia di destra. Pare che non abbia piu’ lo smalto per fare scorribande offensive e poi essere puntuale anche in copertura. Di questi aspetti bisogna tenere conto altrimenti, impiegandolo in una posizione non confacente ai suoi pregi, si rischia di fare un danno sia al giocatore che all’intera squadra. Che mister Simonelli stia attento nelle sue valutazioni prima di schierare la squadra in campo. Anche i dettagli possono fare la differenza.

Veniamo ora alla questione attacco. Finora il vero bomber e’ stato Maiorino, poi anche Canotto e Catania hanno dato il loro contributo in zona gol, gli assenti ingiustificati sono stati i centravanti, Chinellato e Improta. Era necessario acquitare una pedina di un certo spessore e, forse, lo e’ ancora. Sia ben chiaro Riccardo Innocenti e’ un ottimo giocatore per il quale parla il pedigree, ma non sarebbe azzardato affidare l’attacco ad uno che conta 39 primavere? L’attaccante, reduce dalla fugace esperienza nella massima divisione maltese, potrebbe fare un po’ come Corona a Messina. Ritagliarsi spezzoni di gara in cui essere devastante e far prevalere i guizzi da cecchino. Sarebbe la mossa piu’ intelligente, perche’ si puo’ mai pretendere a quell’eta’ di essere sempre al top? A costo di ripetere il concetto, uno come Innocenti puo’ fare davvero comodo al Sorrento, purche’ non gli vengano affidate mansioni che non sarebbe in grado di sostenere. Comunque, c’e’ da prendere atto di come la societa’ sia vigile sul mercato in attesa di piazzare i colpi, sperando in un pronto e immediato rilancio in classifica.

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