SERVIZIO DI MAURIZIO LONGHI. Ci risentiamo dopo un intero girone, tante cose sono cambiate in questi mesi, sia per quanto riguarda il Sorrento ma anche in casa Marcianise. Ricontattiamo Domenico Birnardo, ottimo professionista di “SportCasertano.it”, che ci fa il punto della situazione in casa gialloverde. Anche per la squadra di mister Sanchez, il mese di dicembre è stato foriero di novità non proprio positive ma, in qualche modo, si cerca di tenere alta la dignità e di vendere sempre cara la pelle. Domenica scorsa, infatti, è andata ad impattare in casa della Leonfortese, una squadra dal grande ruolino di marcia tra le mura amiche. Domenica sarà una sfida particolare anche per il Sorrento, visto l’esordio in panchina di mister Chiancone che, in questi giorni, cercherà di dare una scossa ai giocatori soprattutto a livello mentale. Ma, con il collega casertano, partiamo da ciò che filtra dall’entourage gialloverde: “C’è stato un ridimensionamento degli obiettivi, a dicembre la dirigenza aveva consegnato il titolo nelle mani del sindaco, poi è rientrata promettendo di mantenere l’impegno fino a fine campionato, poi si vedrà se ci saranno i presupposti per continuare. Sta di fatto che si è creata una frattura tra proprietà e tifoseria, all’inizio si era caricato troppo l’ambiente, Marcianise è una piazza assetata di calcio e, allo sfumare di tutte quelle aspettative, naturalmente ci sono stati dei malumori. A quanto pare, la dirigenza non ha gradito e la situazione sembrava precipitare prima che le acque si placassero. Però, non si può negare il ridimensionamento, sono andati via i giocatori migliori, come Campanella, Allegretta, Iadaresta, Carotenuto, anche se quest’ultimo per una scelta tecnica non essendo adatto al modulo dell’allenatore, e quindi ci sono stati anche dei tagli alla spesa. Ora gli obiettivi sono diversi e si punterà ad un campionato tranquillo, con il fieno già messo in cascina in questo girone di andata, credo che non ci saranno problemi a conquistare il prima possibile i punti necessari a raggiungere la quota salvezza”. All’inizio, si parlava di un Marcianise candidato ad un campionato di vertice con una società ambiziosa. Poi ci sono state varie vicissitudini che hanno mutilato l’organico. Il collega ci dice tutto circa le operazioni più importanti e ci presenta anche il probabile undici che vedremo a Sorrento: “La rivoluzione c’è stata perché si sono registrate cessioni eccellenti ma la squadra resta competitiva in alcuni reparti e piuttosto esperta. Tra i pali c’è un volto nuovo, è arrivato Barone dalla Sessana, un ’96 che ha iniziato bene in maglia gialloverde e dovrebbe essere riconfermato anche per la gara di Sorrento. In difesa, è andato via un signor giocatore come Campanella, approdato alla Cavese, ma ha recuperato uno come Lagnena che lo scorso anno ha dimostrato di essere uno dei top della categoria e che, con Giordani, forma una coppia di centrali di difesa esperta e affidabile. Il tecnico ruota più gli esterni della retroguardia tenendo sempre in considerazione la regola degli under ma, in vista di domenica, credo che a destra giocherà un altro elemento esperto come Ciano, con il 95′ Ciocia a sinistra. Nei tre di centrocampo, la regia sarà affidata al confermato Partipilo, a cui si aggiungono Temponi, per il quale si tratta di un gradito ritorno, e il ’94, D’Anna. In attacco, l’altro under è Picozzi, un ’96 prodotto del vivaio gialloverde e che l’anno scorso è stato il bomber della Juniores, lui agirà a sinistra e Conte a destra mentre al centro ci sarà El Ouazni, proveniente dal Rieti. A dicembre è ritornato anche il colored Tenneriello, già lo scorso anno nelle file gialloverde mentre quest’anno ha iniziato il campionato con il Pomigliano, il suo arrivo offre più soluzioni ma penso che, in vista di domenica, non partirà dal primo minuto. Ricapitolando, nel 4-3-3 di Sanchez, la formazione anti-Sorrento dovrebbe essere questa: Barone in porta, Lagnena e Giordani al centro del pacchetto arretrato con Ciano a destra e Ciocia a sinistra. In mediana, ai lati di Partipilo agiranno Temponi e D’Anna, mentre in attacco El Ouazni punta centrale, con Picozzi a sinistra e Conte a destra”.

Non è stata una rivoluzione copernicana come quella che ha riguardato il Sorrento, ma il Marcianise è comunque una squadra diversa rispetto a quella affrontata alla prima giornata. La curiosità ci spinge a chiedere quale sia il reparto più affidabile dei gialloverdi: “Credo che la difesa offra ancora determinate garanzie, c’è tanta esperienza e poi anche gli ultimi risultati lo dimostrano. A Leonforte si è tenuta la porta inviolata in una trasferta non molto facile, quindi, ritengo che la retroguardia sia piuttosto attrezzata. Molto importante il recupero di Lagnena, un giocatore per cui parla il curriculum, uno come lui è un lusso per la quarta serie. Certo, avere anche uno come Campanella sarebbe stato l’ideale, ma il ridimensionamento societario ha portato a questo e, nonostante addii di lusso, il pacchetto arretrato conserva una certa solidità”. I dati dicono che il Marcianise è una squadra più da trasferta, avendo conquistato lontano da casa 15 dei 26 punti in classifica, per ben quattro volte si è andati fuori ritornando con il bottino pieno. È davanti al proprio pubblico che qualcosa non è andato, ci facciamo spiegare i motivi: “Sì, a differenza dello scorso anno, dove ci si esaltava al “Progreditur” con un ruolino di marcia da applausi, quest’anno sono arrivate diverse battute d’arresto inaspettate in casa a cui hanno fatto da contraltare blitz importanti in trasferta. Probabilmente, si è avvertita oltremodo la pressione dei tifosi, in effetti c’è stata qualche lamentela e può essere che i giovani l’abbiano percepita molto non riuscendo ad esprimersi con la necessaria tranquillità”. Con un Marcianise alla ricerca dei punti necessari per blindare quanto prima la categoria per poi pensare a qualcosa di più importante, e un Sorrento con l’impellenza di ritornare a muovere la classifica, facile prevedere una gara tesa e nervosa. Chiediamo al collega casertano che partita si aspetta: “Difficile da valutare, in prima battuta mi verrebbe da dire che è una gara da tripla ma, considerate le novità in casa Sorrento, vedo il Marcianise favorito. Il mio ragionamento è semplice: credo che ciò che stanno vivendo i costieri, i casertani l’abbiano già vissuto qualche settimana fa superando quella fase di rivoluzione. Il fatto che sia la prima di Chiancone sulla panchina rossonera, da un lato può stimolare i giocatori per convincere il nuovo tecnico, dall’altro c’è l’impellenza di assemblare i tanti tasselli nuovi. Per questo, non c’è dubbio che il Marcianise arrivi più pronto e coeso alla sfida, ma in campo tutto può succedere. Anche perché, c’è un nuovo giocatore del Sorrento che i tifosi casertani temono particolarmente....”. Non ci resta che andare a fondo e scoprire di chi si tratti: “Della Ventura ha lasciato un ottimo ricordo a Marcianise, vi ha giocato dalla serie D alla C1 disputando stagioni di altissimo livello. Eppure quando vede gialloverde si esalta, non ha perdonato con la maglia del San Severo e lo stesso anche lo scorso anno quando militava nel Vico Equense di Cioffi. Nei minuti di recupero, fu lui a battere il rigore che sbagliò prima di farsi trovare pronto sulla ribattuta e regalare tre punti importanti ai vicani e una beffa al Marcianise”. Mai come in questi tempi, a Sorrento ci si può attaccare anche a queste cose sperando nel detto “non c’è due senza tre”. Intanto, chiudiamo questa intervista con una panoramica generale sul campionato vista dalla sponda gialloverde: “E’ un campionato livellato verso il basso, ci sono squadre nettamente inferiori rispetto a quelle dello scorso anno. L’Akragas a Marcianise si è difeso per tutti i 90′, trovando il primo gol su un rigore inesistente e il secondo su un errore marchiano della difesa gialloverde. Anche il Torrecuso, ha vinto a Marcianise sbloccando la gara su un rigore dopo un primo tempo tutto di marca casertana. Ho parlato delle prime due delle classe e, francamente, non mi hanno affatto impressionato. I siciliani hanno più individualità importanti che un grande assetto di gioco, quella sannita è una buona squadra ma non da vertice, a mio avviso. Ritengo che il Marcianise dello scorso anno, avrebbe dominato questo girone vincendo con largo anticipo. Anche il Rende è una buona squadra ma non da primi posti, se si trova lì è perché le altre sono meno attrezzate. L’unica squadra ad avermi colpito favorevolmente è stata la Frattese, l’unica capace di sciorinare un gioco piacevole e di far divertire”.

Commenti

commenti